Rinnovare Faenza si presenta: è la 1^ lista che scende in campo per le comunali 2020

«La nostra lista civica vuole essere l’espressione del centrodestra moderato e popolare, rappresentando le idee e le istanze dei faentini che vogliono veramente migliorare la nostra comunità in tutti i suoi aspetti, che dalle parole e dai proclami astratti della sinistra vogliono passare a condividere e a realizzare progetti e azioni che diano risultati concreti»: con queste parole Tiziano Cericola ha dato il via all’avventura della lista civica Rinnovare Faenza verso le elezioni amministrative 2020 che si terranno nel prossimo maggio. La lista civica, nata durante le elezioni 2015, proseguirà dunque il proprio progetto politico che la vede, al momento, rappresentata all’opposizione in consiglio comunale e nell’Unione della Romagna Faentina dal consigliere Cericola stesso, all’epoca candidato sindaco.

“Ci stiamo confrontando con Lega e FdI per trovare un candidato comune”

Una decisione, quella di ripresentarsi per Faenza 2020, che non era affatto scontata. «Abbiamo riflettuto molto – spiega Cericola – se proseguire o chiudere il nostro percorso per dare voce ai moderati, e ci siamo confrontati a lungo. Alla fine abbiamo deciso di rimetterci in gioco, ma non vogliamo ritrovarci nella stessa situazione di cinque anni fa, quando si sono presentati per Palazzo Manfredi ben nove candidati a sindaco. Per questo abbiamo già avviato colloqui e confronti anche con gli altri esponenti del centrodestra, per trovare un programma e un candidato comune; mi riferisco a Lega e Fratelli d’Italia in particolare. Da parte nostra – prosegue l’esponente di Rinnovare Faenza – vorremmo trovare convergenze su programma e candidato già prima di Natale, ma questo ovviamente deve essere rapportato alle esigenze dei diversi gruppi»; cosa non facile visto che diverse settimane fa la Lega, per voce del consigliere regionale Andrea Liverani, ha indicato che difficilmente prima delle Regionali di gennaio sarà presentato il nome del candidato.

Cericola: “Vogliamo dare rappresentanza ai moderati di centrodestra”

Tornando agli obiettivi di Rinnovare Faenza, «vogliamo dare voce ai moderati – prosegue Cericola – secondo le nostre stime, a Faenza c’è un bacino elettorale di 3mila, 4mila elettori che si potrebbero riconoscere pienamente nel progetto politico che proponiamo. Un progetto politico così forte, innovativo e ambizioso – continua Cericola – che ha necessariamente davanti a sé un arco di tempo di almeno dieci anni; la nuova stagione dovrà avviarsi con il prossimo mandato amministrativo 2020/2025, ma dovrà anche avere l’ambizione di durare nel tempo, per consolidare i risultati attesi. Il progetto politico che intendiamo avviare sta ricevendo il contributo di molti amici e sostenitori, con idee, spunti di riflessione, segnalazioni di carenze e di opportunità: il programma finale da sottoporre al voto dei cittadini a maggio 2020 è e sarà un “work in progress” costruito in modo partecipato, con l’apporto di tutte le persone e gli enti che vogliono essere protagonisti di un nuovo risveglio cittadino». E sono due le parole chiave utilizzate da Cericola: manutenzione e innovazione. 

«Il nostro progetto politico prevede una necessaria opera di manutenzione dell’esistente – dichiarano gli esponenti di Rinnovare Faenza – volta a rendere più bella e fruibile la nostra città sotto l’aspetto tangibile e con servizi pubblici più efficienti, e una fase di innovazione con la definizione di obiettivi strategici che siano in grado di generare un percorso di sviluppo sostenibile per una Faenza che recuperi una sua precisa identità nel contesto regionale e nazionale e che offra maggiori occasioni di lavoro e maggiori tutele per le famiglie, in tutte le sue componenti e attività».

“Ci vuole un riordinamento degli investimenti e dell’Unione dei Comuni”

«Abbinare manutenzione e innovazione per una nuova visione di Faenza comporterà un riorientamento generale dell’azione amministrativa e degli investimenti del Comune, dell’Urf e di tutti i servizi pubblici (comunali e non comunali) che incidono sulla vita delle imprese e dei cittadini – commenta Cericola – un lavoro notevole che dovrà superare gli ostacoli creati ad arte dalla presente amministrazione di sinistra per meri interessi di partito (vedi il ruolo dell’Urf e la situazione delle partecipate) e le pastoie burocratiche in cui sono persi tutti gli enti sovracomunali (trasporti, sanità, sociale, scuole, ecc.)». Secondo Cericola infatti: «a pagare di più i costi dell’Unione è Faenza».

Alcuni progetti di sviluppo: welfare, cultura, lavoro

Tra i progetti di sviluppo figurano il recupero della colonia di Castel Raniero, la necessità di una nuova Casa Protetta per anziani («a Faenza ci sono oltre 150 anziani e relative famiglie – commenta Cericola in lista di attesa, dato Asp, che non trovano una soluzione ai loro problemi. Noi crediamo che il Comune debba farsi parte attiva in questa vicenda».

Per quanto riguarda al cultura, per Rinnovare Faenza occorre redigere un progetto di massima per destinare totalmente il Palazzo Studi a sede della Pinacoteca, con sale per la parte moderna e con adeguati spazi per mostre temporanee anche di rilievo nazionale. Altro punto chiave è la Chiesa dei Servi «da recuperare – afferma Cericola – per destinarla a completamento dei servizi della biblioteca e come sala conferenze e per manifestazioni a servizio dell’intera comunità». Tra gli altri punti: il lavoro; «per creare posti di lavoro di qualità occorrono due linee di intervento principali – spiega Cericola – creare collegamenti con la rete regionale della ricerca e innovazione e con i principali gruppi industriali della regione per attirare investimenti su Faenza; creare strutture e progetti per incentivare il turismo, con il superamento di IF,  guardando con favore a collaborazioni con città romagnole e con le aziende del settore turistico (specie termale e convegni)».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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