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Ricambi auto Tassinari è Bottega Storica, dagli anni ’60 la passione per i motori

Un riconoscimento per un’attività che ha accompagnato Faenza lungo oltre 50 anni di storia. Nella giornata di lunedì 18 marzo 2019, l’azienda Ricambi auto Tassinari Snc di Tassinari Paolo e Figli di Faenza, ha ricevuto la visita del sindaco di Faenza per la cerimonia di affissione della targa di “Bottega storica dell’Emilia-Romagna”. L’azienda Ricambi Auto Tassinari nasce e opera a Faenza fin dal 1968 nel settore dei ricambi e accessori per auto. Dagli anni ’60 a oggi la passione per il mondo dell’auto e dei suoi componenti è stata la spinta propulsiva dell’azienda che vanta ormai un’esperienza cinquantenaria.

Il boom economico portò all’ampia diffusione dell’automobile

Nei primi anni la società “Pezzi-Tassinari-Carapia” nasce per volontà dei tre soci fondatori che, visto il progressivo aumento esponenziale del numero di auto in circolazione, decidono di sviluppare un magazzino distributore di pezzi meccanici un po’ per tutti i settori: agricolo, industriale e automobilistico. Negli anni ’80 sono avvenuti i primi cambiamenti societari e uno dei soci fondatori, il Pier Giorgio Pezzi, ha lasciato l’attività in mano ai soci Alberto Carapia ed Enzo Tassinari, che hanno continuato insieme fino alla fine del decennio.

Ricambi auto Tassinari, un’azienda di famiglia

Negli anni Novanta anche Carapia abbandona l’attività in favore dei figli di Enzo Tassinari: Paolo e Luca, che, in momenti differenti, entrano a far parte della nuova società dedita all’attività primaria di commercio di parti e accessori per auto abbandonando progressivamente il settore agricolo. Nel 2001, deceduto prematuramente Enzo, l’attività viene condotta dai figli e diventa “Tassinari Enzo e figli Snc di Tassinari Paolo e Luca”, i quali continuano con regolare impegno gli obiettivi storici dell’azienda ormai diventata di famiglia. Nel 2004 subentra anche il nipote di Enzo, Cristian che si unisce alla società in qualità di socio occupando il ruolo di ragioniere. Un passaggio delicato della società viene affrontato nel 2006 quando, ancora ignari della crisi che di lì a poco colpirà progressivamente tante aziende anche del comprensorio faentino, il socio Paolo Tassinari rilevando la partecipazione societaria del fratello Luca decide di proseguire con il figlio Cristian l’attività di famiglia e traghettarla verso una fase di cambiamento di tutto il mercato “dei ricambi” non solo di quelli per auto.

Oggi l’azienda a conduzione familiare è ancora sostenuta dall’impegno della famiglia Tassinari, a cui nel 2015 si è aggiunto tra i soci Mirco, sviluppando e ponendo particolare riguardo al settore automobilistico: meccanico, elettrico-termico, accessoristico. Il magazzino si trova da sempre nel centro storico di Faenza e si estende per una superficie di circa 150 mq, al suo interno, può contare su una gamma di prodotti molto varia di marchi leader del mercato dei ricambi aftermarket per fornire un servizio di qualità e supporto al cliente post vendita.

La missione aziendale è fornire un servizio alla cittadinanza e non solo, un servizio che comporta il perpetuo raggiungimento dell’obbiettivo aziendale cioè fornire al cliente, sia esso officina o privato, il prodotto giusto per una corretta riparazione ed una circolazione stradale in sicurezza. La consegna della targa Bottega Storica a Bertaccini è stata effettuata dal sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, dal presidente Confcommercio Ascom Faenza Paolo Caroli e dal direttore Francesco Carugati.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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