https://cdn.hu-manity.co/hu-banner.min.js

Bilancio di metà stagione per la Rekico Faenza: serve più continuità

Fino ad ora non è stata certo una stagione semplice quella della Rekico Faenza, che sta disputando il campionato di serie B di pallacanestro. Domenica 5 gennaio si è giocata l’ultima partita del girone d’andata, persa contro Teramo, ed è dunque tempo di fare un bilancio di questa prima metà di regular season. Attualmente i Raggisolaris si trovano in 11esima posizione appena sopra la zona play out, figlia di sei vittorie e nove sconfitte: se la stagione finisse oggi dunque i manfredi otterrebbero una salvezza senza troppi patemi ma l’obiettivo per la stagione è in realtà quello di strappare un posto per i playoff. Con la mentalità giusta e più continuità questo traguardo si può ancora raggiungere.

La scorsa estate tanti cambiamenti per la Rekico Faenza

Per capire meglio questa prima parte di stagione occorre però riavvolgere il nastro fino alla scorsa estate. Il campionato 2018/2019 era stato il più importante nella storia dei Raggisolaris: la squadra infatti aveva terminato al quarto posto la regular season ed era arrivata fino alla semifinale dei playoff. Durante l’estate però la società ha deciso di cambiare filosofia per puntare con più forza sui giovani: ecco allora lo stravolgimento della rosa, con coach Friso, Zampa e Sgobba a rappresentare gli unici elementi di continuità rispetto alla scorsa stagione. Sotto le plance è arrivato il centro Klyuchnyk, mentre nel ruolo di playmaker la società ha firmato Bruni (classe 1981), unico neoacquisto con una lunga esperienza a questi livelli. A questi si sono aggiunti Santucci, Rubbini, Oboe, i fratelli Tiberti (Amedeo ed Edoardo) e, poco prima dell’inizio del campionato, Anumba: tutti nati tra il 1996 e il 2000. Una squadra giovane e lunga per puntare su tanta energia e per lavorare sugli ampi margini di miglioramento. A complicare il quadro c’è stato il cambio di girone, con la Rekico inserita nel girone C, di alto livello e con tante squadre che puntano alla promozione.

Discontinuità e sfortuna in questo avvio di stagione

La discontinuità e un brutto approccio alle partite sono stati il filo conduttore di questa prima metà di campionato per la Rekico Faenza. In diverse occasioni i faentini si sono trovati a dover inseguire la diretta avversaria già dai primi minuti (contro Civitanova, Cesena e Ozzano) oppure hanno alternato ottime partite a prestazioni decisamente sottotono (esemplare la brutta partita contro Ozzano arrivata una settimana dopo la brillante prestazione contro Jesi). Inoltre la fortuna non si è messa di certo dalla parte dei manfredi, come testimoniano le sconfitte ai supplementari arrivate a Montegranaro e a Chieti e le buone partite giocate contro le prime della classifica ma poi perse in volata come a Piacenza (3° in classica, altra sconfitta arrivata al supplementare) e contro Fabriano (1°). A questo si aggiunge l’infortunio del lungo Klyuchnyk, assente nelle ultime cinque partite. Il momento migliore di questa prima parte di campionato è stata la vittoria a Rimini, nel derby: unica vittoria in trasferta finora, contro una squadra che è al momento quinta in classifica. Il momento peggiore, invece, l’ultima partita persa a Teramo, penultima in classifica.

Le statistiche parlano chiaro: ottimo attacco ma troppe palle perse

A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, contro tutte le squadre che sono alle spalle della Rekico Faenza i manfredi hanno sempre vinto, fatta eccezione per Teramo. A far ben sperare ci sono poi le statistiche, che inquadrano i punti di forza e di debolezza della squadra: i giocatori più continui finora sono stati Sgobba (8° nella classifica marcatori), Edoardo Tiberti (4° nella classifica dei rimbalzi e 1° in quella delle stoppate) e Bruni (1° nel girone per numero di assist). La Rekico Faenza, inoltre, risulta essere il quinto attacco del campionato, la prima squadra per numero di assist e la seconda nella percentuale da due, nei rimbalzi e nella valutazione complessiva. Il vero tallone d’Achille è rappresentato però dall’alto numero di palle perse. La squadra ha poi subito degli aggiustamenti in corso d’opera: hanno lasciato la squadra Amedeo Tiberti e Santucci mentre a dicembre è arrivato Petrucci che aveva già giocato per i Raggisolaris nella scorsa stagione.

andrea baccarini gm raggisolaris
Andrea Baccarini, il GM della Rekico Faenza

Il GM Baccarini: “Troppi alti e bassi e poca fortuna. Ora dobbiamo pensare a una partita alla volta”

«Non siamo soddisfatti di questa prima parte di campionato – ha affermato il GM Andrea Baccarini – Abbiamo vissuto troppi alti e bassi ed episodi in cui siamo stati poco fortunati: l’ultima partita contro Teramo dimostra che non abbiamo ancora la solidità giusta per vincere le partite che dobbiamo vincere. Abbiamo comunque l’intero girone di ritorno per rifarci, le potenzialità per fare meglio ci sono sicuramente, ce la siamo giocata con quasi tutte le squadre del campionato. A questo punto però dobbiamo pensare a una partita alla volta, senza obiettivi a lungo termine: la classifica è ancora corta, quindi il primo obiettivo è quello di mettere più squadre possibili alle spalle».

Matteo Nati

Matteo Nati

Nato a Faenza nel 1993, sono laureato in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Ho insegnato per un anno all’Istituto Alberghiero di Riolo Terme ma continuo a non sapermi orientare in una cucina. Appassionato di pallacanestro, politica e storia inglese, datemi una serie tv con dialoghi ben scritti e sarò completamente vostro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.