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“Francesco Nonni e la fotografia”: la mostra alla Bottega Bertaccini dal 7 dicembre

La Fototeca Manfrediana è entrata in possesso di un cospicuo numero di lastre fotografiche originali (circa 350) che documentano l’attività di Francesco Nonni e di un numerso gruppo di amici (letterati, intellettuali, artisti) che si erano raccolti prima nel Cenacolo Baccarini (fino al 1907) e in seguito nella casa di Antonio Missiroli (fino al 1914). Mercoledì 7 dicembre alle 18, alla Bottega Bertaccini di Faenza, sarà inaugurata quindi la mostra “Francesco Nonni e la fotografia”, una scelta di 40 scatti provenienti dal fondo acquisito.  Si tratta di una preziosa testimonianza visiva che va dagli inizi del Novecento fino agli anni 1914-15 quando Nonni andò in guerra. La mostra resterà aperta fino al 14 gennaio 2023 nei seguenti orari: 9-12.30 / 15.30-19.30.

La mostra allestita fino al 14 gennaio

L’acquisizione ha consentito di restituire alla collettività una testimonianza sulla vita di inizio Novecento, vista dagli occhi di un artista e di un gruppo di appassionati che vedevano nella fotografia un mezzo e uno strumento di documentazione dalle molteplici potenzialità. “L’importanza di questo fondo è per noi molto rilevante – prosegue la Fototeca nel suo comunicato – anche perché al suo interno troviamo le lastre originali di alcune fotografie già presenti nel nostro archivio dagli anni ‘70 e pubblicate in volumi come ‘Faenza 100 anni’ e ‘Faenza 1860-1943’. La mostra è accompagnata da un catalogo (che sarà pronto a breve) che contiene una selezione di un centinaio di fotografie. Dopo la presentazione di Gian Marco Magnani, responsabile dell’Archivio della Fototeca Manfrediana, vi compaiono due scritti di Claudio Casadio “La fotografia a Faenza. Dai primi scatti alla diffusione nei circoli culturali” e di Stefano Dirani “Nonni e la fotografia: una lunga passione”.

Le precisazioni della Fototeca sugli spazi

Come scrivono i volontari della Fototeca nel loro comunicato alla stampa “Purtroppo questa mostra si apre in un brutto momento per la Fototeca Manfrediana che vede a rischio addirittura la propria sopravvivenza, legata – anche – alle nubi oscure che si vedono all’orizzonte con la possibile chiusura del DLF (Dopo Lavoro Ferroviario) che ci ha ospitato in questi anni. In questo momento ancora non sappiamo che fine farà il DLF, se resterà aperto o se cambierà pelle. Le prossime settimane ci daranno – si spera – qualche risposta”. Per correttezza e precisione c’è da dire che attualmente la Fototeca può ancora utilizzare i propri spazi ma è ovvio che una soluzione va trovata in tempi brevi. Le fotografie in mostra fanno parte, come si diceva, di un fondo di 350 lastre in vetro che sono state acquistate dalla Fototeca Manfrediana, che ha poi provveduto al loro restauro conservativo e alla digitalizzazione.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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