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Contratto di lavoro per i 4.300 metalmeccanici delle imprese artigiane ravennati

“Anche i circa 4.300 lavoratori metalmeccanici delle quasi 900 imprese dell’artigianato della provincia di Ravenna avranno gli aumenti in busta paga che sono stati definiti lo scorso 24 aprile alla fine del percorso del rinnovo del contratto nazionale di lavoro” afferma Davide Tagliaferri, segretario generale della Fim Cisl Romagna. “Un rinnovo contrattuale difficile, portato avanti unitariamente, che ha impiegato quasi tre anni per vedere la luce – continua Tagliaferri – ma finalmente anche i lavoratori metalmeccanici dell’artigianato hanno il loro contratto e possono contare su incrementi economici e miglioramenti normativi.” Nel dettaglio l’aumento salariale va dai 42 euro del 5° livello ai 54 euro del 1° livello, con la prima tranche erogata nel prossimo mese di maggio e la seconda a settembre 2018, più l’una tantum di 150 euro a giugno e l’altra di 149 euro a ottobre 2018. Inoltre sono stati rivalutati i valori della trasferta a 35 euro giornaliere e della reperibilità a 13 e 7 euro giornaliere.

Davide Tagliaferri: “A maggio assemblee per spiegare le novità del rinnovo”

La cosiddetta parte normativa, ovvero le previsioni che regolano il rapporto di lavoro, sono state migliorate partendo dall’aspettativa non retribuita ai fini della conservazione del posto di lavoro per i lavoratori con malattie lunghe e gravi, il riconoscimento aggiuntivo dell’aspettativa non retribuita per necessità personali e/o familiari per un periodo minimo di 1 mese e massimo di 6 mesi, l’introduzione e l’aggiornamento delle figure professionali, la revisione del numero di contratti attivabili nelle piccolissime imprese e la possibilità di utilizzo dei contratti a termine fino a 18 mesi nei casi di avvio di nuove attività. “Nel prossimo mese di maggio – conclude il sindacalista cislino – si terranno le assemblee unitarie per illustrare ai circa 14mila lavoratori romagnoli e ai 500mila italiani le novità di questo rinnovo. Il lavoro continuerà nei prossimi mesi per migliorare il contratto integrativo regionale sui temi dell’occupazione, dei premi di risultato, del welfare contrattuale e dello sviluppo delle imprese dell’artigianato.”

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