Il segretario Randi apre a L’altra Faenza: “Al via una nuova stagione di dialogo”
Prove di dialogo in corso tra forze politiche della città manfreda. La lista “L’altra Faenza” saluta positivamente l’elezione di Maurizio Randi come segretario del Partito Democratico di Faenza. L’apertura di credito della formazione politica di sinistra (che nel giugno 2015 aveva visto Edward Necki correre come alternativa a Giovanni Malpezzi) segue alle dichiarazioni di Randi, che durante la propria prima presentazione pubblica nella sede Pd di via Pistocchi aveva fornito un’autocritica alla gestione del partito negli ultimi anni ed una rinnovata disponibilità al dialogo con le forze politiche e sociali della città.
L’altra Faenza: “Ci aspettiamo una fase nuova”
“Visti l’esito del voto di ballottaggio del giugno 2015 – affermano i coordinatori della lista L’altra Faenza in una nota – e la riconferma risicata del sindaco Malpezzi, ci aspettavamo l’avvio di un dialogo e la ricerca delle convergenze possibili, rispettose delle diverse opinioni e del diverso ruolo in città, sui grandi temi che riguardano la situazione e il futuro di Faenza. Così non è stato per quella che abbiamo giudicato una condotta miope e di basso profilo. Ci aspettiamo che anche su questo terreno si apra una fase nuova, di dibattito e di maggiore coinvolgimento nei confronti de L’Altra Faenza, delle altre forze di minoranza presenti in Consiglio comunale e delle espressioni più attive della nostra comunità. Nel formulare a Maurizio Randi l’augurio di un lavoro proficuo, ribadiamo la piena disponibilità a misurarci con spirito costruttivo, nell’interesse innanzi tutto dei faentini, a partire dai temi di maggiore attualità: il disagio sociale, il lavoro, le prospettive di sviluppo, la sanità, la cultura”.
Pd e L’altra Faenza: Jobs act e riforma costituzionale i nodi da sciogliere
Non è tardata a pervenire la risposta del neo-segretario: “Credo che la politica debba recuperare la capacità di ascolto – afferma Maurizio Randi – e di confronto reciproco e, quando possibile, valorizzare i punti di sintesi. Diversamente, il rischio è quello di farci trascinare sempre di più nel populismo militante dell’insulto quotidiano, incapace di prospettare soluzioni ai problemi. Per questo motivo ringrazio l’Altra Faenza per l’auspicio di una nuova stagione all’insegna di un maggiore dialogo”. Desiderata però che non fanno nascondere le profonde spaccature in essere fra il Pd e i suoi ex alleati di sinistra, non solamente sull’azione amministrativa locale ma soprattutto sulla direzione impressa dal governo Renzi, in particolare sul versante del lavoro (Jobs Act) e della riforma costituzionale. Randi non nasconde questa diversità di vedute ma afferma fiducioso che “se fino ad oggi vi sono state incomprensioni, anche nei lavori in consiglio comunale, assicuro il mio impegno per superarle”. I prossimi mesi ci diranno se le forze politiche faentine troveranno maggiori spazi di dialogo.