Lidl Italia: Cisl e Uil soddisfatte dal nuovo contratto di lavoro, Cgil verso lo sciopero

Il 6 marzo 2018, dopo oltre due anni di trattativa unitaria, le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno sottoscritto con la direzione aziendale Lidl Italia un accordo sul rinnovo del contratto integrativo aziendale applicato agli oltre 14mila e 650 addetti, a differenza di Filcams Cgil che ha chiesto al tavolo di trattativa una settimana di tempo per potersi confrontare al proprio interno sui contenuti dell’integrativo stesso che ad oggi non ha sottoscritto. Cgil, che ha indetto uno sciopero nazionale per il 13 luglio 2018, con una manifestazione organizzata anche di fronte allo stabilimento Lidl di Massa Lombarda

Cisl e Uil: “Migliorate le condizioni di oltre 14mila lavoratori”

Stante che l’integrativo è il frutto di una piattaforma e trattativa unitaria, la Fisascat Cisl e la Uiltucs Uil rilanciano i contenuti di una intesa che migliora le condizioni di lavoro dei dipendenti del gruppo tedesco della grande distribuzione organizzata presente in Italia con circa 600 punti vendita. All’interno dell’impianto vi sono la Flessibilità contrattata, il potenziamento del welfare sanitario e i diritti sociali che vanno ad arricchire il nuovo contratto integrativo aziendale di Lidl Italia: un’intesa triennale in cui hanno importante spazio anche i temi della salute e sicurezza sul lavoro e delle tutele individuali e che implementa e rafforza il sistema di relazioni sindacali esistente con l’attivazione del confronto a livello regionale e l’estensione dei diritti sindacali. Ma non solo. La nuova organizzazione del lavoro contempla nuove norme sulla flessibilità contrattata con l’introduzione della programmazione plurisettimanale degli orari e la volontarietà della prestazione domenicale, in base al principio dell’equa ripartizione, retribuita con una maggiorazione del 135%.

Potenziamento del welfare, programmazione degli orari, volontarietà della prestazione domenicale

La vera novità del nuovo integrativo riguarda poi il monitoraggio sperimentale per sei mesi del lavoro supplementare rispetto all’aumento strutturale volontario dell’orario individuale di lavoro con una gestione concordata e flessibile del monte ore settimanale, da cui il lavoratore potrà recedere in qualsiasi momento se non dovesse gradire l’impianto durante la sperimentazione, ritornando di fatto al contratto di lavoro precedente. I lavoratori con contratto di lavoro part-time, su base volontaria, potranno infatti incrementare la prestazione settimanale di 5 ore; la retribuzione mensile sarà pari alle ore stabilite dal contratto individuale del part-time sperimentale.

Ai lavoratori verranno inoltre concessi “Buoni Spesa” del valore di 100 euro utilizzabili presso le filiali Lidl, oltre al “Buono Nascita” di 100 euro per ogni figlio nato o adottato da utilizzare per l’acquisto di prodotti legati all’infanzia. Sui diritti sociali il nuovo integrativo prevede l’istituzione della banca delle ferie e dei Rol donati da dipendenti e Azienda in favore di colleghi meno fortunati che hanno necessità di allontanarsi dal lavoro per lunghi periodi di malattia non coperti dalla previdenza nazionale.

A oltre quattro mesi dalla sottoscrizione dell’intesa di rinnovo del contratto integrativo il confronto tra Lidl Italia e sindacati, ha permesso di portare a casa un nuovo importante tassello, Fisascat Cisl e Ultucs Uil, Filcams Cgil assente, hanno infatti siglato con la direzione aziendale l’intesa sulle prestazioni sanitarie integrative e sulla banca ore e dei permessi solidali.

Sindacati Cisl e Uil soddisfatti: “Verso la giusta direzione”

«A nostro avviso – conclude la nota congiunta dei sindacati Cisl e Uil – la normativa sulla flessibilità contrattata con la possibilità di incrementare il salario, il potenziamento degli interventi di welfare aziendale e l’introduzione di importanti misure sui diritti sociali in una azienda dove l’occupazione femminile è prevalente, si muovono verso la giusta direzione, quella della partecipazione dei lavoratori e lavoratrici per i quali crediamo di aver dato una importante risposta alle loro esigenze. La sola intesa sulle prestazioni sanitarie integrative e sul welfare solidale realizzano di fatto le previsioni di un integrativo aziendale innovativo che migliora le condizioni di lavoro degli oltre 14mila 650 dipendenti del gruppo».

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