Donate da La Bcc 3 apparecchiature respiratorie per pazienti Covid a Ravenna, Faenza e Forlì
Una nuova strumentazione che permette di fare anestesia sicura in pazienti Covid: tre innovative apparecchiature respiratorie per anestesia sono arrivate agli ospedali di Ravenna, Faenza e Forlì donate da La Bcc ravennate, forlivese e imolese. Le tre apparecchiature, dal costo complessivo di 90mila euro, sono state installate nelle sale operatorie destinate ai pazienti affetti da Covid, per eventuali necessarie manovre da effettuare in anestesia. I pazienti con problematiche respiratorie hanno infatti bisogno di particolare attenzione e queste nuove stazioni di anestesia top di gamma renderanno possibile un ulteriore miglioramento di qualità delle prestazioni anestesiologiche per i pazienti con problematiche cliniche acute, particolarmente utili in questa nuova ondata di contagi.
“Una Ferrari che ci permetterà di lavorare al meglio in anestesia con pazienti Covid”
I pazienti che hanno una problematica polmonare e respiratoria necessitano di una strumentazione particolarmente aggraziata nei confronti dei loro alveoli e le tre apparecchiature permettono così di svolgere l’anestesia in sicurezza, in pazienti che non possono rimandare l’intervento chirurgico. «Questa è una ‘Ferrari’ per noi – commenta il dott. Pierpaolo Casalini dell’ospedale di Faenza – e significa lavorare in sicurezza e prepararsi per il futuro. Anche una volta terminata l’emergenza questo apparecchio sarà utile. Avere in casa una macchina di questo tipo infonde grande sollievo e speranza».
Mattia Altini: “Strumentazioni che saranno utili ad affrontare l’emergenza sanitaria”
«Esprimo gratitudine e riconoscenza per il sostegno che La Bcc ha voluto assicurare con questa importante donazione alle strutture sanitarie pubbliche dell’Ausl Romagna, in un momento difficile, in cui è particolarmente importante avere a disposizione risorse materiali per fare fronte all’emergenza sanitaria – commenta il direttore sanitario di Ausl Romagna, Mattia Altini – che rappresentano allo stesso tempo attestazioni concrete di solidarietà e vicinanza, fondamentali per la migliore risposta che l’intero sistema sanitario è chiamato a dare». «Il rapporto tra la La Bcc e l’ospedale è l’esempio di come la comunità risponde ai bisogni di tutti – prosegue Altini – siamo ora di fronte alla grande sfida di affrontare la pandemia senza rimandare le attività su altre patologie, e in questo siamo impegnatissimi a preservare l’ospedale dal riempimento di attività pandemica per continuare a rispondere ai bisogni acuti dei cittadini. Oggi come non mai, per fare questo, è importante l’azione del territorio».
“Al momento la situazione degli ospedali in Romagna è sotto controllo”
«Vanno potenziate le attività territoriali – conclude Altini – e va precisato che la situazione di oggi non è quella di marzo scorso: nel 55% di casi di positività al Coronavirus si tratta di asintomatici, e hanno bisogno del ricovero solo il 6-7% dei cittadini positivi che presentano sintomi e infine solo lo 0,7% presenta situazioni critiche. Per superare questa situazione siamo in mano al senso di responsabilità della comunità, sono i nostri comportamenti che aumentano o diminuiscono il rischio. Io sono ottimista, il riempimento degli ospedali al momento non è critico, ma abbiamo bisogno che comunità tutta ci aiuti».
La Bcc: un investimento per i 3 ospedali da 90mila euro
«La sanità pubblica – afferma il presidente della Bcc Secondo Ricci – è uno dei settori che la banca sostiene attraverso la destinazione di risorse del plafond di beneficenza che annualmente l’assemblea dei soci mette a disposizione del territorio. E lo abbiamo fatto anche e anzi soprattutto durante l’emergenza Covid. Con questa donazione ambiamo rafforzato il nostro impegno per la comunità, in un settore molto importante e supportando ben tre ospedali dell’ambito del territorio ravennate».
Massimo Isola: “Gesti che testimoniano il farsi carico del diritto di tutti a essere curati”
«E’ un momento chiave della nostra vita civile e sociale, una fase complessa che vede le questioni socio-sanitarie al centro della nostra quotidianità – dichiara il sindaco Massimo Isola – Il presidio socio-sanitario rappresenta un pezzo importante di ciò che siamo e della nostra storia. In un territorio come il nostro, dove lo spirito di comunità è così sentito, anche di fronte a una situazione di forte stress emerge nella comunità la volontà di farsi carico della costruzione di una sanità che va avanti e innova nonostante tutto, dove nessuno rimane indietro e tutti hanno il diritto di essere curati».