Confesercenti Emilia-Romagna: “Il nuovo Dpcm penalizza chi si è tenuto scrupolosamente ai protocolli”
Rabbia, delusione e scoramento, sono i sentimenti più diffusi fra le imprese emiliano-romagnole dei settori più colpiti all’indomani dell’approvazione dell’ultimo Dpcm del 25 ottobre 2020 in materia di provvedimenti anti Covid-19. È quanto emerge dalla riunione della Giunta regionale di Confesercenti Emilia-Romagna, a cui hanno partecipato i presidenti di tutte le realtà provinciali della regione, convocatasi d’urgenza per questa mattina per esaminare i contenuti del decreto e definire le iniziative da intraprendere.
Per Confesercenti una legislazione incoerente
«Le cose più difficili da accettare – si legge in una nota rilasciata al termine dell’incontro – riguardano l’assoluta incoerenza del provvedimento, che non tiene conto degli investimenti fatti dalle imprese per mettere in sicurezza le attività e i consumatori ma, anzi, finisce col penalizzare proprio quei settori che in modo scrupoloso seguono i protocolli condivisi e approvati, mettendo a rischio la loro sopravvivenza e ponendo le basi per la creazione di un problema sociale di cui difficilmente si possono immaginare gli sviluppi. Si tratta di migliaia di imprese della regione, da ristoranti, bar e pubblici esercizi a chi lavora con le fiere, ai gestori di palestre, piscine, impianti sportivi, sale gioco e tante altre imprese di diversi settori che rischiano la chiusura definitiva facendo perdere migliaia di posti di lavoro».
Per questo motivo, la Giunta di Confesercenti Emilia-Romagna ha deciso una serie di iniziative che verranno realizzate nei prossimi giorni, compresa la presentazione alle Istituzioni locali e nazionali delle richieste in favore delle imprese nel corso di incontri già richiesti e programmati con la Regione Emilia-Romagna, le Prefetture e fino al Presidente del Consiglio Conte che ha già annunciato la sua disponibilità per incontrare a breve la Confesercenti.