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“Donare parte di te per salvare un altro”. Il pensiero di una giovane donatrice di sangue in epoca covid

L’altruismo alla base della scelta di donare il sangue per qualcuno è un grande gesto di amore verso la propria comunità e non solo. A insegnarlo sono proprio i più giovani che anche in questo difficile periodo non hanno smesso di donare al centro Avis di Faenza. Tra loro Giulia Carnazzini, diciannovenne faentina, iscritta al primo anno di Biologia. Le abbiamo chiesto di raccontarci cosa significa donare e che valore ha farlo in questo periodo così difficile.

Intervista a Giulia Carnazzini

Quando hai donato la prima volta e cosa ti ha spinto a farlo? Quali sono state le tue impressioni?

Ho donato la prima volta un anno fa, pochi mesi dopo aver compiuto i diciotto anni. Me ne hanno parlato a scuola ma è stato principalmente mio nonno, membro dell’Avis da tempo, a spingermi a farlo. Ricordo che mi sono sentita contenta e fiera di aver fatto una cosa nuova e importante.

Com’è donare in questo periodo?

Ho donato di recente, qualche mese fa. Tutte le norme di sicurezza sono rispettate: igienizzante, distanze, mascherina finchè non sei sul lettino. Donare è sempre sicuro. Quest’ultima volta sono andata a donare di pomeriggio e devo dire che c’era molta gente, sia adulti che giovani.

Cosa significa per te donare e che valore ha farlo proprio in questo momento?

Donare è sempre una cosa molto importante. Come mi ha detto l’infermiera l’ultima volta che sono andata a donare ogni volta che dono io prendo una parte di me per darla a chi ne ha bisogno. Con una sola donazione si possono salvare tre vite. Basta poco tempo per salvare qualcuno: ne vale la pena, soprattutto ora!

“Non è vero che non torna indietro nulla”

Perché pensi che una persona giovane debba farlo? Cosa consiglieresti a chi è indeciso se diventare donatore o meno?

Prima di tutto è un’esperienza da provare. E poi è importante: salvare vite non è una cosa da poco! Credo sia un ottimo modo per approcciarsi al servizio verso gli altri.

Donare è dare qualcosa senza aver nulla in cambio?

Ogni volta che doni ti viene restituita la consapevolezza di aver fatto qualcosa di utile, qualcosa che può accrescere te e che aiuta gli altri. Non è vero che non torna indietro nulla.

 

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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