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Infermieristica: il corso di laurea attira sempre più studenti da fuori regione

Sempre più provenienti da fuori regione e… in pari con gli esami. È questo il profilo degli studenti iscritti al corso di laurea in Infermieristica dell’università di Bologna con sede a Faenza. Secondo i dati pubblicati dal Rapporto del corso riguardante l’anno accademico 2015/2016, negli ultimi anni sono in aumento gli studenti provenienti da fuori regione: segno di un polo universitario sempre più attrattivo per aspiranti infermieri anche al di fuori dell’Emilia-Romagna. Ma questo non è l’unico dato che emerge dal Rapporto. A differenza dei loro colleghi che studiano a Bologna o Cesena, i laureandi faentini sarebbero molto più diligenti nello studio e rispettano con più dedizione le scadenze universitarie: mentre nel polo faentino sette studenti su dieci sono infatti in pari con gli esami, la media scende a quattro studenti su dieci per corsi di laurea similari di altri campus universitari. In genere uno studente di Faenza al primo anno riesce a dare più dell’80% dei crediti formativi richiesti nel piano di studio, “mettendo in salvo” vacanze o momenti di svago.

Nell’anno accademico 2015/16 il 15% degli studenti proviene da fuori Emilia-Romagna

Il corso di laurea triennale con sede a Faenza, abilitante alla professione di infermiere, comprende i territori di Ravenna, Forlì e Cotignola. Ogni anno il corso accoglie nella città manfreda 145 nuovi studenti, provenienti – come detto – da tutta la provincia ma non solo. Nel giro di tre anni gli studenti da fuori regione sono triplicati: se nel 2013 era solo il 5% la percentuale degli studenti provenienti da altre regioni italiane, nel 2014 il dato è salito al 10% per arrivare al 15% dell’anno accademico 2015/2016.

Restando invece sui dati complessivi, il numero degli iscritti nel corso degli ultimi tre anni è rimasto stabile e si allinea con le presenze previste dal numero chiuso. A Faenza la professione di infermiere continua ad attirare principalmente il genere femminile (circa il 75% sono studentesse), un dato in controtendenza a quello degli altri campus dell’università di Bologna che invece vedono nelle aule universitarie solo una leggera prevalenza di laureande (54%). Ma con quale diploma si presentano gli aspiranti infermieri alla prova d’ammissione? Nell’ultimo anno gli iscritti si dividono principalmente tra licei e istituti tecnici, ma nel tempo è cresciuta la quota degli studenti provenienti da istituti professionali (14%).

Infermiere professione senza età. Stando ai dati del corso di Faenza, negli ultimi tre anni è cresciuta anche l’età di immatricolazione: più di uno studente su dieci decide di iscriversi quando ha ormai più di 25 anni, un dato nettamente superiore ad altri corsi di laurea simili (fermi al 5%).

Salesiani: una sede storica che ha inizio nel 1884

Le aule del corso di laurea in Infermieristica si trovano nel complesso ex Salesiani (via San Giovanni Bosco, 1) e sono attualmente gestite dalla società Faventia Sales. Le lezioni frontali teoriche svolte a sezioni formative riunite si svolgono nelle aule 1, 4 e 5. Una storia che ha inizio nel 1884, quella dell’Istituto Salesiano, che ha visto transitare tra le migliaia di alunni iscritti alle varie classi e di ragazzi che ne hanno frequentato l’oratorio e le strutture sportive, illustri personalità come monsignor Vincenzo Cimatti, che portò l’opera salesiana in Giappone, il cardinale Pio Laghi, il poeta Dino Campana, il sismologo Raffaele Bendandi, il musicista Lamberto Caffarelli, il ginnasta olimpionico Mario Tambini e persino Benito Mussolini.

Oggi come ieri Faenza, nel suo piccolo, città universitaria: capace di spaziare dall’arte all’enologia, dal design alla ricerca sui materiali innovativi. A sfornare laureati (o titoli di studio similari), oltre al campus di Infermieristica, sono il dipartimento di Chimica industriale e l’Isia – l’Istituto superiore per le industrie artistiche. A questi si aggiunge anche il Polo di Tebano che “sforna” ogni anno laureati in Viticoltura ed Enologia.

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