Inaugura Argillà, “Punto di partenza e non di arrivo”. Nel 2020 l’Irlanda Paese ospite
Espositori provenienti da tutto il mondo, strade del centro storico piene di turisti, mostre e performance in grado di affascinare dal bambino alle persone più mature. Venerdì 31 agosto si è dato ufficialmente il via ad Argillà Italia 2018, il festival e mostra mercato internazionale della ceramica che ogni due anni si svolge a Faenza, una delle principali città di tradizione ceramica al mondo, tanto che lo stesso nome della maiolica in francese, “faiance”, richiama il nome della città romagnola.
Di fronte al Mic, il Museo internazionale delle Ceramiche – il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, il vice sindaco Massimo Isola (presidente Aicc, associazione italiana Città della Ceramica), la direttrice del Mic Claudia Casali, l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, il senatore Stefano Collina e la consigliera regionale Manuela Rontini – assieme ai delegati delle altre nazioni – hanno dato il via al festival con il tradizionale taglio del nastro.
«Argillà rappresenta non solo un punto di arrivo ma un punto di partenza per tanti progetti e per consolidare l’unione tra diverse culture nel nome dell’arte e della ceramica – hanno spiegato Isola e Collina – e siamo lieti di annunciare che nel 2020 il Paese ospite di Argillà sarà l’Irlanda, un Paese la cui cultura ceramica sta crescendo molto».
Gli appuntamenti di sabato 1 settembre
Sabato 1 settembre sarà possibile curiosare tra gli stand degli oltre 200 espositori provenienti da tutto il mondo, ma partecipare ad un’altra giornata ricca di eventi. Si comincia alle 12 con l’inaugurazione di una serie di mostre allestite al ridotto e al foyer del Teatro Masini (piazza Nenni). Le mostre saranno dedicate alle città italiane della ceramica con una collezione inedita di gioielli in ceramica, ideati da designer e realizzati da ceramisti di Laterza, a cura di Maria Christina Hamel per Milano Makers; un viaggio nell’innovazione stilistica del distretto ceramico di Nove, un excursus tra le “forme dell’utile” realizzate da Angelo Spagnolo nelle manifatture della città veneta; la tradizione di Albisola Superiore e Albissola Marina, con un progetto sui quindici stili storici della ceramica albisolese, dalla fine del cinquecento al futurismo, con opere realizzate dalla quasi totalità della Fabbriche Ceramiche delle due Albisole; la creatività di Castelli, con opere di botteghe e ceramisti della città abruzzese; una installazione del progetto Materia Montelupo, a cura di Matteo Zauli, in cui, dall’incontro fra le maestranze locali della ceramica di Montelupo Fiorentino e artisti nazionali, negli anni sono state realizzate nella città toscana opere d’arte, oppure sono state progettate linee di design o oggetti particolari. Per l’occasione il pianista Matteo Ramon Arevalos si esibirà in una un performance musicale intitolata “Piano Terra”. Sempre al Ridotto, il Museo Tramonti sarà presente con alcune opere di Guerrino Tramonti legate al periodo in cui l’artista visse a Castelli, dove fu direttore dell’Istituto d’Arte per la Ceramica Grue dal 1953 al 1958 (del quale fu uno dei maggiori artefici del rinnovamento).
Alle 18 la premiazione del Ceramic & Colours Award
Alle 15 cominciano le gare del “Mondial tornianti” una competizione internazionale che vede sfidarsi nella piazza Molinella di Faenza ceramisti italiani e stranieri nella realizzazione del vaso più alto e di quello dalla circonferenza più ampia. Alle 17.30 nella Sala delle Bandiere (Residenza comunale piazza del Popolo 31) un progetto racconterà le relazioni tra Faenza e Jingdezhen, la capitale cinese e mondiale della porcellana, con alcune opere degli artisti faentini che hanno trascorso recentemente un periodo di residenza nella città cinese (Ana Cecilia Hillar, Fiorenza Pancino, Luce Raggi, Abdon Zani). A seguire avverrà la premiazione del “Ceramic&Colours Award 2018” le cui opere selezionate sono esposte nella Sala delle Bandiere fino al 2 settembre.
Gli eventi serali
Alle 21.30 l’artista coreano Hyangjong Oh realizzerà un grandissimo vaso Onggi (vaso che appartiene alla tradizione ceramica coreana) nel corso di un workshop al Museo Carlo Zauli, e lo smalterà davanti a tutti, in una performance che prevede anche il lancio di smalti in piazza della Libertà (evento in collaborazione con Officine Saffi Milano e Museo Carlo Zauli). Infine alle 22 la performance di Mikado: entrerà in azione il grande forno spettacolare progettato e coordinato da Antonio Bonaldi, ceramista e torniante di Bassano del Grappa, al cui interno saranno cotti 31 pali alti 250 cm in refrattario appositamente formulato.
Fino al 2 settembre saranno visitabili, al liceo Artistico Torricelli Ballardini e sede del corso ITS (corso Baccarini 17), le mostre degli studenti Its e una personale di Andrea Salvatori a cura di Viola Emaldi e, nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo (Via Santa Maria dell’Angelo), la mostra Il profumo del pane che intende riflettere sul valore del pane come elemento centrale della vita degli uomini, con opere di terracotta, scultura e pittura di Matteo Lucca, Daniela Novello, Ettore Frani. La mostra è realizzata in collaborazione con la diocesi di Faenza-Modigliana.
Insieme per Cambiare: “Viva Argillà!”
«Argillà Italia è una manifestazione splendida per il nostro paese, per la nostra regione e per Faenza» è il parere unanime di Insieme per Cambiare Faenza che, nella prima serata della manifestazione, ha visitato gli espositori e alcune mostre presenti insieme alle proprie famiglie. «L’auspicio è che Argillà Italia possa essere il volano per aumentare il business dei ceramisti faentini, veri e intramontabili artisti».
«Insieme per Cambiare Faenza è presente – conclude la nota – a differenza di tante altre forze politiche faentine pronte a criticare, ad aizzare le folle, ma assolutamente silenziose quando gli amministratori della città sanno costruire eventi straordinari per la cultura, il turismo e l’economia della città».