“In cammino per salvare la Vena del Gesso”: presentato il programma di passeggiate e conferenze

Promuovere un percorso di conoscenza per tutelare la Vena del Gesso. Questo l’obiettivo del progetto “In cammino per salvare la Vena del Gesso romagnola”, promosso dal Parco Regionale della Vena del Gesso in collaborazione con molte associazioni del territorio sensibili alla salvaguardia dell’ambiente. Le iniziative avranno inizio domenica 9 maggio e si concluderanno domenica 20 giugno e prevedono un programma di passeggiate guidate e conferenze articolato nel rispetto delle disposizioni Covid e quindi soggetto a eventuali modifiche.

Le iniziative: passeggiate guidate e conferenze dal 9 maggio al 20 giugno

Le iniziative previste a maggio

Ad aprire il calendario delle iniziative sarà una camminata guidata a Monte Mauro che avrà luogo il 9 maggio alle 9 con ritrovo a Zattaglia per conoscere i caratteri geologici della Vena del Gesso.  Seguirà il 21 maggio alle 21 in luogo ancora da definire una conferenza sul patrimonio scientifico della Vena e sui danni dell’estrazione ai sistemi carsici che vedrà relatori il prof. Jo de Waele dell’Università di Bologna e il prof. Leonardo Piccini dell’Università di Firenze. Il 23 maggio alle 9 invece è in programma un’altra camminata guidata per approfondire il tema dei fenomeni carsici, con ritrovo presso il campo sportivo di Borgo Rivola, in via Caduti dei Crivellari.

Le iniziative previste a giugno

Sabato 5 e domenica 6 giugno invece, in luogo ancora da definire, ci sarà un forum di tutte le associazioni aderenti all’iniziativa che prevede l’incontro con l’associazione “Salviamo le Apuane” e il comitato in difesa dei Monti Lessin, ma anche una camminata guidata sul tema della biodiversità nei gessi. Nella serata di sabato 5 invece lettura espressiva a cura dell’associazione Acsè di “aspetti antropici legati alla storia della zona carsica”. Il ciclo di passeggiate si chiuderà domenica 20 giugno con la “catena umana” simbolicamente proposta per ricordare l’importanza della tutela della Vena del Gesso che partirà da Sasso Letroso a Monte San Carlo e si espanderà lungo il sentiero 705 Cai.

Le ragioni del progetto: conoscere per tutelare

Questo progetto ha tra gli scopi non solo di consentire una visione d’insieme del territorio della Vena del Gesso, ma anche quello di promuovere una riflessione che sottolinei l’importanza della tutela dell’ambiente interessato. “Vogliamo coinvolgere e rendere partecipi coloro che hanno a cuore l’ambiente” spiega lo speleologo Massimo Ercolani che ricorda anche l’auspicio alla coerenza da parte della regione Emilia Romagna nel preservare la Vena del Gesso e i fenomeni carsici presenti al suo interno, già candidati a patrimonio dell’umanità. A questo proposito Ercolani ricorda l’urgenza della creazione di un piano territoriale che autorizzi la possibilità di intervenire sulla Cava che rientra nel Parco Nazionale della Vena del Gesso e che per via delle notevoli dimensioni – è persino più estesa del vicino comune di Casola – necessita di ampliamenti.  In accordo anche il Cai che, come ha ricordato Maria Teresa Castaldi, “promuove, in accordo con quanto stabilito dal suo statuto, attività di divulgazione per le scuole e gli enti”

Aderiscono anche Legambiente e Wwf Ravenna

Anche il Wwf di Ravenna aderisce all’iniziativa: Davide Emiliani sottolinea “l’importanza di difesa dell’ambiente in relazione alla tutela di alcune condizioni ambientali specifiche per la sopravvivenza di alcune specie animali a rischio”. In accordo anche Giorgio Della Valle di Legambiente Faenza: “abbiamo promosso percorsi di conoscenza nella Vena del Gesso e da questa prima iniziativa è nata anche l’idea di organizzare una mostra che avrà luogo, covid permettendo, a settembre presso il Museo Malmerendi, proprio a fini divulgativi”

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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