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Le nuove avventure dei Musicanti di Brema del Teatro Due Mondi a Piangipane il 3 aprile

Un messaggio etico sul valore dell’accoglienza alla base del riallestimento a cura dello storico gruppo faentino della fiaba dei fratelli Grimm, in programma al Teatro Socjale nell’ambito del progetto Sciroppo di teatro di ATER Fondazione. Le nuove avventure dei Musicanti di Brema, spettacolo di teatro d’attore con musica dal vivo andrà in scena domenica 3 aprile alle 16 al Teatro Socjale di Piangipane, a pochi chilometri da Ravenna, nell’ambito de La Stagione dei piccoli. Lo spettacolo è  interpretato da Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa e Renato Valmori e realizzato con la direzione musicale di Antonella Talamonti.

Uno spettacolo per bambini

«E se gli animali che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come I Musicanti di Brema uscissero dalla loro favola o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero?» Le nuove avventure dei Musicanti di Brema, ideato per bambini dai 5 anni d’età, è parte del progetto di welfare culturale Sciroppo di teatro a cura di ATER Fondazione, grazie al quale è possibile andare a teatro con la ricetta del pediatra: in ventuno comuni dell’Emilia-Romagna i bambini e le bambine, assieme ai loro accompagnatori, possono andare a teatro con un voucher fornito da pediatri e farmacisti a soli 2 euro a spettacolo.

Teatro Due Mondi

L’attualità nella favola

«E se ai protagonisti della nostra storia, l’asino, il cane, il gatto e l’oca, che si unisce al gruppo dopo la morte del gallo, capitasse d’incontrare una cicogna disorientata che sta facendo il suo lavoro di distribuire bambini nelle famiglie del mondo, cosa accadrebbe?» aggiunge il drammaturgo Gigi Bertoni «Da qui parte il racconto de Le nuove avventure dei Musicanti di Brema, sulle strade dei nostri Paesi e dell’Europa, attori e pubblico alla ricerca di una città ospitale, un luogo che possa accogliere un bambino il cui colore della pelle racconta la provenienza da terre lontane. La storia di quel bambino è la storia dell’intera umanità a volte costretta ad allontanarsi o fuggire dalla propria terra alla ricerca di un luogo migliore nel quale approdare e costruire il futuro». «Coi nostri spettacoli rivolti a bambini e ragazzi e giovani, ricordiamo a tutti -anche a noi stessi- che esiste un mondo diverso da quello quotidiano, il mondo fantastico e reale delle storie che ci permettono di capire la realtà, e che queste storie vengono narrate dalla voce degli attori» conclude Alberto Grilli, regista e fondatore del Teatro Due Mondi «Tutti devono sapere che questo mondo esiste, può esistere, e forse un giorno potranno capire che è necessario e indispensabile che esista, proprio come lo è una foresta».

Il Teatro Due Mondi

Nato a Faenza nel 1979 come teatro di gruppo, il Teatro Due Mondi è da allora impegnato in una ricerca tesa alla costruzione di un teatro colto e popolare, sia per spazi al chiuso che all’aperto, radicato nelle tradizioni ma teso a costruire un linguaggio accessibile a tutti, attento a cogliere le urgenze della società. Uno degli obiettivi del
lavoro è, da sempre, creare un dialogo con le fasce di pubblico con minori opportunità (stranieri, persone distanti dalla fruizione culturale, fasce socialmente deboli, giovani). In oltre quarant’anni di attività militante hanno portato i loro spettacoli e i loro progetti artistici e sociali in tutto il mondo, dal Nord Europa al Sudamerica, dall’Asia all’Est Europa (più di quattromila repliche nei teatri e nelle piazze di trentasei Paesi di quattro continenti).

Info e biglietti

Il Teatro Socjale si trova in via Piangipane 153 a Piangipane (RA). Info e biglietteria: 0544 36239, 333 7605760, info@drammaticovegetale.com. Altre info sulla replica di domenica 3 aprile: https://www.ater.emr.it/it/progetti-
speciali/sciroppo-di-teatro/565.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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