https://cdn.hu-manity.co/hu-banner.min.js

Giornate Fai 2018: ecco le 7 meraviglie da riscoprire in provincia di Ravenna

Dagli straordinari mosaici del Palazzo Arcivescovile di Ravenna ai secoli e secoli di storia racchiusi nella cripta di Pieve Tho, a Brisighella, passando per la Rocca estense di Lugo al suggestivo Centro climatico di Cervia. E’ in arrivo la 26esima edizione delle Giornate del Fai (Fondo ambiente italiano) una grande festa per valorizzare i beni culturali del Bel Paese con visite guidate e aperture straordinarie. Sabato 24 e domenica 25 marzo 2018 l’Emilia-Romagna si presenterà all’appuntamento con quarantasette siti aperti in 26 località da Piacenza a Rimini. Più di 2mila studenti “Apprendisti ciceroni” pronti ad accogliere turisti e curiosi alla scoperta delle bellezze ‘nascoste’ del nostro territorio. In particolare, per coloro che non potranno spostarsi molto nel weekend, ecco i sette siti aperti e visibili – in via del tutto eccezionale per le Giornate Fai 2018 – nella provincia di Ravenna.

Giornate Fai 2018: ecco i siti della provincia di Ravenna

Da palazzi storici a edifici degli anni ’60 abbandonati, da istituti culturali a quelli religiosi: si presenta molto vario il piatto offerto ai turisti per la Giornata del Fai 2017. Ecco di seguito i siti selezionati dai volontari con i loro orari di apertura.

Cervia – Centro Climatico Marino

Il Centro Climatico Marino (viale II Giugno, 67) è una delle colonie più antiche di Milano Marittima: fu costruita nel 1927 per ospitare gli orchestrali milanesi, ma già dai primi anni ’30 divenne colonia dei Frati Camilliani e poteva ospitare fino a 300 bambini. Durante la Seconda guerra mondiale fu usata come ospedale dalle truppe canadesi e subito dopo tra il 1946 e 1949 ospitò le scuole elementari Mazzini.

Apertura: Sabato: 10 – 12 / 15 – 18; domenica: 10 – 12 / 15 – 18. Le visite sono a cura di: Apprendisti Ciceroni IPSEOA Cervia

Faenza – Cripta di S. Ippolito

Un tempo la chiesa di S. Ippolito era un complesso monastico benedettino, probabilmente anteriore al IX secolo, divenuto poi camaldolese e ricostruito nel Settecento. La chiesa costituisce il più importante esempio del tardo barocco faentino, ormai con evidenti influssi neoclassici e complesse interferenze romane e venete. Della primissima costruzione benedettina rimane proprio solo la cripta, bellissima, la più importante di Faenza per la sua antichità e integrità. E’ composta di tre ambienti ed è stata realizzata certamente in più fasi costruttive, fra cui una collocabile nel VII-VIII secolo e un’altra nel XII-XIII.

Faenza – Fontana Monumentale

La Fontana Monumentale rappresenta uno tra i più rappresentativi monumenti della città. Fino a poco più di un secolo fa, però, essa rivestiva anche un’importantissima funzione pratica, in quanto forniva alla popolazione un’acqua ben più salubre di quella dei pozzi interni alla città, spesso inquinati da liquami provenienti da stalle o fogne a dispersione. Faenza fu una delle prime città della Romagna a dotarsi di un acquedotto che, seppur limitato a pochi punti di emissione, rappresentò per lungo tempo un vanto per la comunità. Grazie all’attività dell’associazione Amici della Fontana, oggi è possibile visitare il ‘lato nascosto’ di questo monumento, il suo ipogeo, non meno affascinante della sua struttura in superficie.

Le visite guidate – sia alla cripta di Sant’Ippolito sia alla Fontana Monumentale – saranno disponibili sabato 24 e domenica 25 dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso 17.30). Nelle visite della domenica mattina non sarà possibile effettuare la visita guidata della parte alta della chiesa, ma solo cripta, causa Messa.

Brisighella – Cripta di Pieve Tho

Cripta_Pieve Tho

Un gioiello storico che solo recentemente ha potuto essere valorizzato appieno: nel 2014 è stato infatti inaugurato il nuovo percorso di visita dei vani sotterranei della Pieve di San Giovanni in Ottavo, detta del Tho, arricchito da pannelli che ne narrano storia e vicende con l’esposizione dei materiali di epoca romana e medievale rinvenuti nel corso degli scavi degli anni ’50 e ’60. Pieve Tho è un suggestivo tempio in stile romanico a tre navate, definite da archi che poggiano su undici colonne di marmo grigio e una in marmo rosso di Verona. La cripta della Pieve Tho era principalmente usata in antichità per recitare la liturgia delle ore ed è stata costruita utilizzando mattoni e laterizi di recupero e blocchi di spungone.

Le visite guidate durante le Giornate Fai 2018 si terranno sabato 24 marzo dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso alle 16.30, a causa della Messa delle 17). Domenica 25 marzo gli orari saranno gli stessi, ma con ultimo ingresso alle 17.30). Apprendisti Ciceroni del liceo Torricelli-Ballardini, dell’istituto Oriani e dell’istituto Persolino-Strocchi.

Lugo – Rocca Estense

Dal Novecento alla contemporaneità: un itinerario artistico nel cuore urbano di Lugo. Il primo sito è la Rocca Estense, il monumento più caratteristico di Lugo, tale da significarne il passato di centro di grande importanza strategica e commerciale. Di un nucleo fortificato, attestato all’incrocio di due aree della centuriazione romana (cardo e decumano) si ha notizie a partire dal X secolo. Il complesso fu distrutto dai Faentini nel 1218 e ricostruito a più riprese nei secoli XIII-XIV. l periodo più significativo per lo sviluppo della fortificazione corrisponde comunque alla dominazione estense durante la quale i connotati dell’apparato difensivo vennero modificati almeno due volte. Nella seconda metà del Quattrocento, per iniziativa di Ercole I, la piazza d’arme antistante la Rocca fu trasformata in cittadella, provvista di una cinta muraria dotata di torri rotonde e completamente racchiusa da un fossato.

Apertura: sabato: 9.30 – 12:30 / 15 – 18 (ultimo ingresso 17), domenica: 9:30 – 12:30 / 15 – 18 (ultimo ingresso 17).

Lugo – Complesso del Carmine
Lugo – Chiesa del Carmine

A partire dal 1524 iniziano i lavori per la costruzione della nuova Chiesa, che proseguono per tutto il XVI secolo. Della Chiesa cinquecentesca, oggi, si conservano il perimetro murario per un’altezza di circa 5 metri, gran parte della parete pentagonale dell’abside, il campanile e la sacrestia con la volta ad ombrello. Nel 1748 viene affidato l’incarico per il rinnovamento della Chiesa al Capomastro, architetto di origini luganesi, Francesco Ambrogio Petrocchi, ma solo dal 1751 al 1755 vengono realizzati i primi lavori di ristrutturazione, che prevedono l’innalzamento del nuovo edificio. Nel rinnovato volume interno si realizza il colonnato addossato alle pareti che delimita gli spazi delle cappelle della navata, dell’area presbiteriale e del catino absidale. Dal 1760 al 1772 vengono completati gli apparati decorativi plastici in stucco degli interni, il coro ligneo e l’altare maggiore.

Apertura: sabato: 9.30 – 12.30 / 15 – 18 (ultimo ingresso 17), domenica: 9.30 – 12.30 / 15 – 18 (ultimo ingresso 17). Entrambe le visite a Lugo sono a cura di Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico-Classico di Lugo (progetto di alternanza Scuola-Lavoro). Esclusivamente per iscritti Fai con tessera, e su prenotazione al n. 3496026435 (Efrem), visita guidata da un esperto ad alcune opere pittoriche altrimenti non visibili, presso locale della biblioteca Trisi di Lugo (piazza Trisi, 19).

Ravenna – Palazzo Arcivescovile

Dell’originaria struttura del palazzo del vescovo (oggi Museo Arcivescovile) sono note tracce, specie pertinenti alla massiccia torre Salustra; ulteriori fasi antiche sono state rinvenute in occasione degli scavi archeologici. L’espansione edilizia, tra la tarda antichità e l’XI secolo, rese l’area un importante centro del potere cittadino che, nelle sue fasi più estese, comprendeva numerose domus, un vivarium, e i cosiddetti ‘bagni del clero’ (area termale e per le abluzioni). La Cappella del Palazzo Arcivescovile di Ravenna è una cappella situata al primo piano del Palazzo ed è inserita, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dall’Unesco, all’interno del sito seriale “Monumenti paleocristiani di Ravenna”. Unico monumento di natura ortodossa a essere stato costruito durante il regno di Teodorico, la Cappella Arcivescovile, conosciuta anche come Cappella di Sant’Andrea, è l’antico oratorio dell’Episcopio ravennate, voluta dal Vescovo Pietro II e dedicata a San Pietro Crisologo, arcivescovo di Ravenna dal 433 al 450. La cappella fu allestita nel 495.

Apertura: sabato: 10 – 18 (ultimo ingresso 16.30), domenica: 10 – 18 (ultimo ingresso 16.30). Gli orari potranno subire variazioni a seconda della disponibilità di volontari/Ciceroni soprattutto durante l’orario di pranzo (12-14). La visita ha una durata di 1 ora e 30/45 min. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni Istituto Comprensivo guido Novello, Istituto Comprensivo San Pier Damiano, Istituto Tecnico Commerciale Giuseppe Ginanni, Istituto Tecnico Nullo Baldini, Liceo Artistico Nervi-Severini, Liceo Scientifico Alfredo Oriani, Liceo Classico Dante Alighieri Visite in lingua: ucraino, rumeno, spagnolo, russo, a cura dei mediatori – progetto Fai ponte tra culture.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.