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La Fondazione Banca del Monte di Faenza a sostegno di progetti di welfare

La Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza ha attivato per la comunità territoriale faentina l’accesso alle risorse poste a disposizione dal sistema delle Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna per il sostegno finanziario di iniziative di “Welfare”. La costituzione di un apposito fondo per il sostegno dei bisogni dei singoli territori in difficoltà, alimentato volontariamente dalle Fondazioni dell’Emilia-Romagna, fra cui anche la Fondazione faentina, rappresenta una concreta risposta del sistema regionale delle Fondazioni di origine bancaria ai bisogni delle varie comunità territoriali. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata anche dalla associazione nazionale Acri, quale esempio anche per altri territori.

Dalla disabilità alle donne vittima di violenza: i progetti sostenuti

I progetti che saranno finanziati riguardano il sostegno del Gruppo disabilità, l’accoglienza di persone disagiate o senza fissa dimora o madri soggette a pene detentive, il miglioramento del servizio di distribuzione di pacchi viveri a famiglie in stato di disagio economico, la definizione di percorsi di recupero per donne vittime di violenza, ma anche il sostegno di progetti atti a attivare percorsi di responsabilità civile in complessi abitativi multiculturali.

E’ stata inoltre recepita l’esigenza emersa a vari livelli tra cui il “Tavolo dell’Adolescenza”, di alleviare la criticità che riguarda i ragazzi delle scuole medie, che spesso si trovano a trascorrere il pomeriggio soli, sostenendo luoghi dove stare insieme svolgendo non solo i compiti, ma anche altre attività con l’obiettivo di prevenire possibili rischi legati al disagio sociale e alla dispersione scolastica.

Paolo Bontempi, nuovo presidente della Fondazione

Il presidente Paolo Bontempi, a nome della Fondazione, ringrazia l’associazione fra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna per la sensibilità dimostrata nei confronti delle esigenze del territorio faentino e conferma, verso quest’ultimo, l’impegno della Fondazione a un attento ascolto delle sue varie istanze a cui cercherà di rispondere sia con risorse proprie sia attivando ogni forma di collaborazione e solidarietà possibili.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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