Faenza Sport: una videoconferenza per ragionare sui problemi del mondo sportivo
L’emergenza Covid-19 ha messo a dura prova il mondo sportivo faentino e le varie società del territorio. È per questo motivo che le realtà che si riconoscono in Faenza Sport (Atletica 85, Club Atletico Lotta, Centro Sub Nuoto Club 2000, Club Atletico Sezione Tennis “Teo Gaudenzi”) hanno voluto riattivarsi insieme, unendo le forze per ripartire coinvolgendo dirigenti, allenatori, atleti e tutta la città in un evento pubblico in programma giovedì 28 maggio. La videoconferenza “Sport – Anticorpi per il futuro”, con inizio alle ore 21, sarà un confronto online, aperto a tutti, per condividere e approfondire strategie in grado di far ripartire al meglio, e su nuovi paradigmi, il mondo dello sport faentino. Per poter partecipare e assistere alla conferenza in programma giovedì 28 maggio alle ore 21 sulla piattaforma “Zoom” è necessario iscriversi, gratuitamente, al link: https://mailchi.mp/1aec7e10802b/faenzasport entro mercoledì 27 maggio ore 23.59. I posti alla videoconferenza sono limitati.
Un confronto per dare risposte comuni
Come riprendere le attività sportive in sicurezza? Come riorganizzare i corsi all’interno di palestre e impianti sportivi? Come salvaguardare la professionalità degli allenatori? Da queste e altre domande partirà il confronto, durante l’evento, per trovare risposte comuni. Riflessioni che interessano tanto l’addetto al settore quanto famiglie, appassionati amatoriali e istituzioni, che potranno così fare il punto sugli scenari futuri e sulla pianificazione di riapertura delle varie attività. All’evento online parteciperanno come relatori Carlo Zoli, presidente del Tennis Club Faenza; Gianni Morsiani, presidente Club Atletico Faenza Lotta; Roberto Carboni, presidente della Nuova Co.G.I.Sport; Alberto Morini, coordinatore di Faenza Sport; Antonio Marcelli, presidente Centro Sub Nuoto Club 2000 e Carlo Visani, presidente Atletica 85 Faenza. L’evento sarà moderato da Francesco Ghini condirettore di Buonsenso@Faenza.
Faenza Sport: un po’ di numeri
I Club di Faenza Sport svolgono un ventaglio di attività che hanno come scopo la promozione dello sport, per ogni età, valorizzando inclusione e partecipazione con numeri annui oltre le 150mila presenze, quasi 5mila associati e un centinaio tra allenatori e istruttori. L’emergenza Covid-19 ha colpito al cuore questo sistema mettendo in discussione diversi aspetti cardine dello sport: la socialità, la formazione dei giovani talenti, i servizi al cittadino e la sostenibilità economica delle attività. Di fronte a queste difficoltà le società sportive non stanno passivamente a guardare: con l’evento del 28 maggio i Club appartenenti a Faenza Sport vogliono presentare, ad associati e non, lo scenario che si presenta loro al tempo della convivenza con il Covid-19, una sfida non priva di incognite, unitamente a una pianificazione di ripresa delle attività perseguibile nel rispetto dei vincoli normativi previsti.
Faenza sport si aspetta risposte concrete dall’Amministrazione
Le quattro realtà di Faenza Sport hanno stilato un documento comune, che condivideranno con i propri associati e con tutti i partecipanti alla conferenza online, all’interno del quale si individuano le azioni necessarie da mettere in atto. Non solo planning di attività ma anche l’aspettativa di reali scelte strategiche da parte dell’Amministrazione capaci di assecondare l’azione di Club, come quelli che si riconoscono in Faenza Sport, che hanno come elementi fondanti il servizio alla città anche in funzione sociale, la ricerca e sviluppo del Talento agonistico, la salvaguardia delle competenze di istruttori e allenatori, il servizio al ben-essere della comunità dai bambini agli anziani, la capacità di gestire impianti sportivi. Su questi temi, l’azione della presente e della futura Amministrazione deve essere in grado di dare risposte concrete.
Le criticità per le società sportive
Il mondo dello sport sta attraversando due grandi criticità strettamente legate: normativa ed economica. Il susseguirsi di protocolli ha infatti messo in grande difficoltà le associazioni sportive che si sono ritrovate a doversi adeguare a regole nuove in tempi molto brevi e che per farlo hanno dovuto investire risorse in un periodo già difficile sotto questo aspetto. Un altro punto critico riscontrato da Faenza Sport è legato alla responsabilità penale dei datori di lavoro nei confronti dei dipendenti che si dovessero ammalare durante la loro attività professionale. A questi elementi si unisce anche l’impatto sociale che l’emergenza Covid-19 avrà: il rischio è quello che nei prossimi anni riprenda a fare attività motoria solo chi appartiene a famiglie benestanti, ritornando a una concezione elitaria di sport tipica degli anni Cinquanta. «Il coronavirus ha scardinato il legame che univa sport e socialità. – ha spiegato Alberto Morini – Quello che come Faenza Sport stiamo cercando di fare è uno sforzo per dare un messaggio comune alla città e per non disperdere tanti anni di lavoro ed esperienza, sapendo anche che siamo responsabili del lavoro di tante persone. La videoconferenza di giovedì rappresenta un momento utile per restare in contatto con i nostri associati e con la cittadinanza in generale».
Matteo Nati