Anche il consiglio comunale di Faenza approva la mozione sull’emergenza climatica
Anche Faenza dichiara l’emergenza climatica e la pone come uno dei temi prioritari, ma la discussione consiliare per arrivare a questo esito è stata tutt’altro che serena. Dopo i due scioperi scolastici per il clima indetti il 15 marzo e il 24 maggio 2019, il gruppo Fridays for future Faenza ha presentato giovedì 18 luglio in consiglio comunale, con il supporto dei gruppi consiliari del Pd, L’Altra Faenza, La Tua Faenza e Art. 1, la mozione “Richiesta dichiarazione Emergenza climatica”.
Nello specifico, tra i 13 punti indicati dalla dichiarazione (che presentava alcuni emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle) si è chiesto al sindaco Giovanni Malpezzi e ai gruppi consiliari di: riconoscere l’emergenza climatica in atto; puntare a una riduzione del 60%, (invece del 40%) per le emissioni di gas climalteranti entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050; anticipare il recepimento della Direttiva europea contro l’usa e getta; rendere pubblici e trasparenti i documenti di monitoraggio annui delle emissioni di Co2 già previsti dalla mozione; accelerare la partenza della raccolta differenziata di rifiuti su tutto il territorio urbano; favorire l’uso della bicicletta; promuovere la collaborazione con associazioni su questo tema, così come di sensibilizzazione della cittadinanza.
Fridays for future Faenza: “Siamo contenti, ora confidiamo che i punti da noi indicati possano diventare realtà”
La mozione è passata con 15 voti favorevoli (ai proponenti si sono aggiunti anche i gruppi consiliari di Insieme per Cambiare e del Movimento 5 Stelle) e 3 voti di astensione (Lega e Rinnovare Faenza). «Siamo molto felici dell’approvazione della mozione – spiegano i giovani Nicola Bassi, Kladi Karaj e Andrea Fortini dei Fridays for future – e speriamo che dalle parole si passi a fatti concreti nell’affrontare questo tema. Ci è dispiaciuto però vedere come si sia sviluppata la discussione in consiglio comunale, con diversi battibecchi e accuse reciproche tra i vari gruppi consiliari. Eppure si è ripetuto molte volte, nel corso della discussione stessa, l’importanza del tema ambientale e la necessità di affrontarla ‘tutti insieme’; speravamo quindi che si arrivasse a un’approvazione condivisa».
Il centrodestra si astiene
E in effetti la discussione – che inizialmente sembrava dovesse unire trasversalmente i vari gruppi consiliari – ha visto diverse critiche da una parte e dall’altra; non tanto sui contenuti in sé, ma sulle modalità di dialogo tra i vari esponenti del consiglio prima e durante la seduta. Dopo il confronto tra maggioranza e 5 Stelle (che avrebbero voluto essere coinvolti maggiormente e hanno criticato le modalità d’azione della maggioranza, ma hanno comunque votato a favore visti i temi che da sempre legano i pentastellati alla sostenibilità ambientale), Tiziano Cericola (Rinnovare Faenza, centrodestra) si è astenuto: «pur apprezzando gli intenti – ha affermato – non sono stato coinvolto nella stesura di questa mozione e non la ritengo in linea con quello che sta facendo questa amministrazione sulle tematiche ambientali e di sostenibilità». Anche la Lega, con le parole di Stefano Fantinelli, si è astenuta «non perché non condividiamo le ragioni di principio – ha dichiarato – ma perché per l’ennesima volta non siamo stati coinvolti». Ilaria Visani (Art.1) in un successivo intervento ha sottolineato come, pur avendone la possibilità con diversi giorni di tempo a disposizione, sia Rinnovare Faenza sia la Lega non abbiano presentato alcun tipo di emendamento al testo, suscitando la replica di entrambi i gruppi. La discussione è andata avanti, anche con qualche parola censurabile, fino alle 23 circa con l’esito delle votazioni indicato precedentemente. In questo caso parole come ‘insieme’, ‘essere uniti’, ‘dialogo costruttivo‘ sono rimaste parole e non fatti. Si spera che almeno sui contenuti – su cui tutti i gruppi si sono ritrovati d’accordo – le parole diventino anche azioni concrete.