Giovani autori faentini, Enrico Alpi: “Mariarita è speciale, ma ancora non lo sa”
Buonsenso@Faenza e il settimanale il Piccolo presentano uno speciale dedicato ai giovani autori faentini e le loro ultime pubblicazioni. Si parte con Enrico Alpi, 27 anni, docente di Italiano dell’Istituto Marri – S. Umiltà di Faenza, che ha scritto il libro “Mariarita è speciale, ma ancora non lo sa”, edito dalla casa editrice Bookabook tramite un’iniziativa di crowdfunding. Mariarita non è infatti una bambina come tutte le altre: dentro la sua testa le emozioni vorticano un po’ troppo forte e questo la costringe a rallentare rispetto ai suoi coetanei… un racconto sull’infanzia, superare le disabilità e sul rapporto adulti e bambini.
Intervista a Enrico Alpi
Come nasce il tuo libro?
L’idea di questo libro è nata dopo due esperienze di volontariato estivo in cui ho accompagnato i ragazzi che seguivo durante l’anno come catechista: il campo “Credici”, rivolto ai ragazzi con disabilità e l’esperienza alla spiaggia “Insieme a te”. Tornato a casa, sentivo il bisogno di parlare di ciò che avevo vissuto e ho scelto di farlo attraverso la vita di Mariarita: una ragazza che affronta la sua quotidianità, diversa da quella dei suoi coetanei, con spensieratezza ma anche con un senso di inadeguatezza che non la vuole abbandonare.
A chi si rivolge?
Sono sincero: non c’è un destinatario preciso; avevo voglia di tirare fuori ciò che avevo vissuto e ho deciso di inventare una storia. I temi che si intrecciano non riguardano solamente la disabilità, ma anche le difficoltà che gli adolescenti di oggi si trovano a vivere e lo scontro con il mondo degli adulti.
Quanto è stato difficile immedesimarti nei vari personaggi, raccontando tramite il loro punto di vista?
Questa è stata la parte più semplice: ho scritto tutto a getto, in pochi giorni. La parte più difficile è stata trovare il coraggio di far leggere il mio libro ad una casa editrice, ma le opinioni che ho raccolto sono state tutte positive, perciò ho pensato che valesse la pena tentare la strada della pubblicazione.
Sei anche docente: quali sono i pregiudizi che ancora persistono sul tema disabilità? Come superarli?
Su questi argomenti spinosi cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno e posso dire con tranquillità che in questi primi tre anni di insegnamento ho visto da parte delle varie classi tanto rispetto e comprensione su queste situazioni. È una cosa che mi fa ben sperare per il futuro.
Come è nata la tua passione per la scrittura?
Fin da piccolo scrivere mi è sempre riuscito molto facile: ero uno di quelli che durante i temi impiegava fogli su fogli. Pubblicare un libro è sempre stato un sogno nel cassetto: mi sto approcciando a questo mondo con umiltà, sapendo che ho tantissimo da imparare.
Hai in mente ulteriori libri o racconti su questo o altri temi?
La scrittura per ora rimane un hobby da praticare durante le vacanze, anche se le idee in testa ora come ora non mi mancano e tutte hanno a che fare con il mondo dei ragazzi. L’autore a cui mi ispiro è Alessandro D’Avenia: lo ritengo onestamente un faro nel panorama scolastico e editoriale italiano.
Come avverrà la pubblicazione del libro e come funziona il crowdfunding promosso dalla tua casa editrice?
Il mio libro, “Mariarita è speciale, ma ancora non lo sa”, è preordinabile sul sito della casa editrice milanese “Bookabook”: l’obiettivo è quello di arrivare ad un totale di 200 preordini prima di lanciare la pubblicazione su Amazon e su un circuito di librerie dedicato. Preordinando il volume, è possibile leggerne le bozze per farsi un’idea delle tematiche e della storia raccontata. Ad oggi siamo a poco più di metà dell’obiettivo, ma c’è ancora il tempo necessario per farcela: per me sarebbe una grande vittoria.
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