Massimo Isola nuovo sindaco di Faenza: sfiora il 60%, Cavina si ferma al 38%

Una vittoria netta per Massimo Isola, impensabile forse alla vigilia, dove si ipotizzava un testa a testa fino all’ultimo voto tra centrosinistra e centrodestra o dove i più ottimisti indicavano il 55% di preferenze come il migliore dei risultati possibili. Al termine degli scrutini Isola ottiene un risultato che sfiora il 60% (59,53%), mentre Paolo Cavina, il principale sfidante e candidato sindaco del centrodestra, si ferma al 38,24%. Percentuali basse per gli altri due contendenti, che assieme arrivano a circa il 2% e restano fuori dal consiglio comunale: Roberto Gentilini (Potere al Popolo) ottiene 363 voti (1,19%), mentre Paolo Viglianti (Lista Comunista) ottiene l’1,04%.

Un passaggio di consegne tra sindaco e vicesindaco del Partito Democratico che vuole segnare ‘un nuovo inizio’ per Faenza: dopo dieci anni da vicesindaco Massimo Isola succede a Giovanni Malpezzi, con cui ha condiviso due esperienze di mandato amministrativo. Dai primi dati, Massimo Isola supera abbondantemente la soglia del 50% arrivando anche a sfiorare il 60%  ed evita così ogni possibile dubbio su un possibile ballottaggio. Colpisce, dalle prime proiezioni, il dato della Lega che non raggiunge il 20% e i buoni numeri della lista civica Faenza Cresce e di Coraggiosa. Insieme per Cambiare in calo rispetto cinque anni fa. Da segnalare il fatto che in tutte le 57 sezioni faentine, Isola è arrivato davanti a Cavina, raggiungendo l’obiettivo di riuscire a ‘vincere’ anche nei territori più difficili come quelli del forense.

Bene il Pd, Faenza Cresce e Coraggiosa portano 2 consiglieri a testa

Sarà la coalizione composta da più liste nella storia di Faenza: ben cinque. Nonostante la presenza di numerose liste concorrenti, tiene il Partito Democratico al 34% (33,94%) e ricalca dunque il trend positivo delle Regionali 2020. Saranno nove i consiglieri comunali per il partito che esprime il sindaco e che è riuscito a superare quota 10mila voti (mille in più rispetto al 2015). C’era curiosità poi di conoscere quale sarebbe stato il main-partner del Pd, in particolare a contendersi questo ruolo erano Faenza Cresce, Coraggiosa e il Movimento 5 Stelle. Sono proprio le prime due a dare vita a un testa a testa: alla fine la spunta per 51 voti di differenza la lista civica Faenza Cresce, che si posiziona ampiamente oltre al 7% (7,39%). Buoni numeri anche per Coraggiosa, che ottiene il 7,22%: entrambe le liste porteranno due consiglieri a testa in consiglio comunale. Più distaccato invece il Movimento 5 Stelle al 4,46% (un consigliere siederà nella sala De Giovanni del Comune), per la prima volta alleato della coalizione del centrosinistra. Italia Viva sfiora il 4% (3,85%) e porta un consigliere in consiglio, mentre Contemporanea ottiene l’1,91% ed Europa Verde l’1,73% (che ha subito probabilmente la forte concorrenza dell’altra lista ecologista Coraggiosa) rimangono fuori dal consiglio comunale.

La Lega cala, FdI non sfonda

Per quanto riguarda la coalizione del centrodestra, delude la Lega che arriva al 18,67% (cinque anni fa ottenne il 15,24% e alle ultime Regionali ottenne il suo incremento più alto fino al 31%, e segna dunque un forte calo di consenso). A beneficiare del calo del Carroccio non è però Fratelli d’Italia al 7,34%, che si attesta sui buoni risultati dello scorso gennaio nelle Regionali, diventa il 4° partito assoluto, ma non riesce a sfondare e superare la soglia psicologica del 10%. Insieme per Cambiare è al 4,45%, in calo rispetto al 2015 quando ottenne il 6,84%, mentre la lista civica Per Faenza arriva al 4,19%. Chiudono Rinnovare Faenza con un risultato di poco superiore all’1% (1,34%), in netto calo rispetto cinque anni fa quando riuscì a entrare in consiglio comunale, e il Popolo della famiglia (1,22%). Il centrodestra di Paolo Cavina perde il confronto con Isola anche a Reda – frazione di Padovani, capogruppo della Lega, che ha ospitato a pochi giorni di chiusura della campagna elettorale l”intervento del presidente della Regione Stefano Bonaccini – e a Pieve Cesato, proprio la frazione del candidato sindaco di centrodestra. L’opposizione vedrà dunque in consiglio comunale cinque rappresentanti della Lega e uno a testa per Fratelli d’Italia, Insieme per Cambiare e Per Faenza. 

Affluenza al 69,21%

In tutto erano circa 45mila i cittadini faentini chiamati alle urne. Si sono presentati ai seggi il 69,21% dei votanti, oltre il 10% in più rispetto alle precedenti elezioni amministrative del 2015 (il dato era in costante calo dal 2000 e si segna dunque una buona inversione di tendenza) e si attesta sui numeri delle Regionali del 26 gennaio scorso.

Massimo Isola: “Siamo stati una squadra, proponiamo un pensiero politico nuovo”

Non si scompone per il risultato ottenuto Massimo Isola nelle prime dichiarazioni come sindaco di Faenza. «Mi aspettavo una risposta forte dalla città – afferma Isola a Faenzaweb Tv – abbiamo costruito una squadra che era anche una comunità capace di creare un pensiero politico nuovo. Abbiamo trasmesso affidabilità e competenza alla città, ma anche fermezza delle idee. I numeri che ci arrivano dagli scrutini sono importanti. Ora dobbiamo lavorare sempre di più in sinergia con la Regione, dobbiamo guardare con la nostra identità a città come Ravenna e Bologna».

«E’ stata una campagna elettorale entusiasmante e ci farà entusiasmare della Faenza che costruirà nei prossimi anni – dichiara la consigliera regionale Manuela Rontini – i faentini hanno premiato anche il fatto che Massimo è già pronto e ha esperienza per guidare la città. Il Partito Democratico ha dimostrato di essere unito, pur nelle discussioni, ed è riuscito a trascinare la coalizione». Da segnalare la vittoria del centrosinistra a Imola con Marco Panieri. 

Paolo Cavina: “Non mi recrimino nulla”

Traspare certamente delusione nel contendente principale di Isola, Paolo Cavina: «Noi abbiamo fatto un ottimo lavoro – commenta il candidato di centrodestra ai microfoni di FaenzawebTvMassimo Isola è riuscito a compattare le sue forze in un’ampia coalizione facendo squadra e devo fare i complimenti a lui. Da parte mia non cambierei nulla, ho dato tutto me stesso e non mi posso recriminare nulla. Evidentemente Faenza è una città ancora molto tradizionale, dove bianco e rosso vanno ancora di moda. Continueremo all’opposizione a sostenere tutti i temi che abbiamo segnalato in questa campagna elettorale, sulla sicurezza e sull’agricoltura in particolare. Le persone che avevamo in lista erano competenti anche se alcuni alle prime armi. Ringrazio tutti quelli che si sono spesi in questa campagna elettorale».

«Nonostante la sconfitta abbiamo creato una buona base per il futuro – dichiara l’0n. Jacopo Morrone della Lega – a queste elezioni il centrodestra si è presentato unito e compatto e faremo un buon lavoro come opposizione. La maggioranza è talmente ampia che sarà difficile per loro da governare».

Ortolani, Bosi, Agresti, Bertozzi

C’è grande soddisfazione nello schieramento del centrosinistra. «Siamo sorpresi per questo ottimo risultato – afferma Luca Ortolani, capolista di Faenza Coraggiosa e 3° assoluto per numero di preferenze ottenute come consigliere comunale– c’è stato uno scatto nei faentini nel guardare il futuro. La città è cambiata e c’è bisogno di strumenti diversi e di una società più giusta in grado di offrire reali opportunità». «C’è soddisfazione per il risultato della coalizione e anche per il risultato del referendum costituzionale – dichiara Massimo Bosi del Movimento 5 Stelle – con le altre liste ci siamo confrontati le scorse settimane e la diffidenza iniziale è venuta meno». «Noi abbiamo lavorato con un buon metodo di lavoro in queste settimane – aveva dichiarato prima del voto Davide Agresti, portavoce di Faenza Cresce – e siamo convinti che le idee concrete che abbiamo messo in campo i faentini ci premieranno».

Tra liste e partite di centrodestra, l’unica che può veramente sorridere è Fratelli d’Italia, che pur non crescendo quanto sperato ‘tiene rispetto al voto delle Regionali, consolidandosi tra le forze politiche più rappresentative dopo Pd e Lega. «Voglio ringraziare tutti gli amici che mi hanno aiutato in quest’avventura, perché senza di loro non sarei mai riuscito ad ottenere questo risultato – dichiara su Facebook il consigliere eletto di Fratelli d’Italia Stefano Bertozzi, che ha ottenuto 179 preferenze – Voglio ringraziare Fratelli d’Italia per tutto il supporto ricevuto sia a livello provinciale, che regionale, che nazionale. Voglio ringraziare l’on. Galeazzo Bignami che ci è stato vicino come pochi, ma soprattutto voglio ringraziare gli elettori che hanno creduto in Fratelli d’Italia, abbiamo una responsabilità enorme ora: non deludervi».

Elezioni Faenza: i candidati

Paolo Cavina

Paolo Cavina, 56 anni, imprenditore agricolo. Dal 1996 è responsabile di stabilimento presso la coop. Granfrutta Zani di Bagnacavallo e, a livello associativo, è stato presidente dei circoli Anspi di Faenza. Ha ricoperto il ruolo di capogruppo di Insieme per Cambiare in consiglio comunale nello scorso mandato amministrativo, prima in maggioranza e poi, dal 2019, all’opposizione.

Roberto Gentilini

roberto gentilini

Diplomato perito di Trasporto Aereo, Roberto Gentilini, 45 anni, lavora come operaio alla Cisa-Allegion, ed è noto in città in particolare per la gestione del sito meteofaenza.it dell’osservatorio “Torricelli” di Faenza. Alle elezioni regionali del 26 gennaio scorso era candidato sempre nella lista di Potere al Popolo.

Massimo Isola

Massimo Isola

Massimo Isola, 46 anni, è stato vice sindaco e assessore alla Cultura di Faenza dal 2010 per tutta l’amministrazione Malpezzi. Laureato in Storia Contemporanea con una tesi su Alfredo Oriani, iscritto all’albo dei pubblicisti, fino al 2010 è stato membro del Cda della cooperativa editoriale Bacchilega. Dal 2017 è presidente dell’associazione italiana Città delle ceramiche (Aicc).

Paolo Viglianti

Paolo Viglianti

Pensionato, 63 anni, è stato responsabile della formazione tecnica sui sistemi di controllo del traffico aereo. Ha svolto attività sindacale nel trasporto aereo con il Sulta (Sindacato Unitario Lavoratori Trasporto Aereo) e con la Filt-Cgil. Ha aderito al percorso costituente per la ricostruzione del Partito Comunista Italiano. Fondatore e segretario della Sezione di Faenza, è segretario Regionale del Pci della Regione Emilia-Romagna.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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