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Design ceramico: Franco Mello e Andrea Anastasio ospiti all’Isia di Faenza

Nell’ambito del progetto regionale “L’Artigianato e l’Arte nella ceramica, fra tradizione e innovazione”, promosso dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza in collaborazione con l’Isia di Faenza ed Ente Ceramica, l’Isia propone due conversazioni con due protagonisti del design ceramico che parleranno della loro ricerca, del ritorno del design ceramico nelle industrie culturali creative e del ruolo di Faenza. La prima di giovedì 17 ottobre, alle 18, dal titolo “Maneggiare con cura. Tentativo per una progettualità seriamente scanzonata” sarà con Franco Mello. La seconda, dal titolo “Tradizione, tradimento, traduzione. Innovazione e lignaggio artistico” sarà il 24 ottobre, alle 18, con Andrea Anastasio.

Franco Mello

Franco Mello insegna “Disegno Industriale per la Comunicazione Visiva” presso il Politecnico di Torino ed è noto per avere progettato nel 1972 insieme a Guido Drocco, per l’azienda Gufram, il Cactus in poliuretano schiumato espanso, oggetto che allora rivoluzionò il modo rigido e statico di disegnare l’arredamento d’interni e giocava in maniera ironica tra il dentro e il fuori dell’abitare. Mello si occupa anche di packaging, grafica, editoria e arte. Ha lavorato per la radio e la televisione (ad esempio, nel 1977 nel programma “La scatola dei giochi” di Nico Orengo con Bruno Munari), disegnato cataloghi e manifesti per numerosi artisti, dall’Arte Povera alla Transavanguardia, tra cui Piero Manzoni, Giulio Paolini, Giuseppe Peone, Alberto Burri, Yves Klein, Bridget Riley e Pinot Gallizio.

Andrea Anastasio

Andrea Anastasio nasce a Roma nel ‘61. Affascinato dallo studio delle poetiche dell’arte concettuale e delle sue potenziali convergenze con l’industrial design, disegna mobili e oggetti per aziende italiane protagoniste della scena internazionale. La sua ricerca è incentrata sulla manipolazione di oggetti, beni di consumo e materiali domestici, per generare contaminazioni di linguaggi e significati.

Il progetto

“L’artigianato e l’arte ceramica, fra tradizione e innovazione” è il titolo del progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Gli obiettivi sono promuovere l’artigianato artistico e tradizionale nel campo della ceramica al fine di salvaguardare, rafforzare e favorire la diffusione della cultura artigiana in relazione al turismo, incentivare le nuove generazioni alla conoscenza ceramica e infine promuovere tra le imprese la diffusione delle conoscenze relative alle più moderne e recenti innovazioni in campo tecnologico e digitale, anche nell’ottica di Industria 4.0. Il progetto si propone di individuare dei modelli da adottare: dai nuovi approcci alla produzione e al mercato nazionale ed internazionale, all’innovazione tecnologica, al controllo della catena del valore (miglioramento manageriale e organizzazione), alla riorganizzazione, all’evoluzione di modelli di business, all’applicazione di nuove tecnologie e modelli commerciali. Questo favorendo le azioni per il ricambio generazionale, la formazione e l’aggiornamento professionale, e la realizzazione di reti per la condivisione di parti della filiera produttiva, progettuali o manageriale.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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