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“Dante è vivo: cento opere per cento canti”. La mostra di Felice Nittolo a Faenza fino al18 giugno

La Commedia raccolta tra quattro mura. Entrando nella cappella laterale della chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza si entra tra le pagine del viaggio dantesco. Cento tele che raffigurano i cento canti, una cantica su ogni parete e sulla quarta il trionfo del volto di Dante che sovrasta maschere in terracotta nera rifinite d’oro. Questo il ritratto che l’artista Felice Nittolo, ceramista e mosaicista, ha dato dell’opera dantesca in occasione del settecentenario dalla morte del Poeta. Curata da Giovanni Gardini, vice direttore del Museo Diocesano, la mostra “Dante è vivo” inaugurata il 14 maggio alle 19  resterà in esposizione a Faenza presso la chiesa di Santa Maria dell’Angelo fino al 18 giugno.

“Dante è vivo: cento opere per cento canti”

“Ho realizzato ‘Dante è vivo’ dipingendo e lavorando in piena autonomia: la poesia della Commedia è sempre viva nel trascorrere del tempo. Le parole sono pietre eterne e sono guida alla fantasia”- spiega l’autore Felice Nittolo – “Non una traduzione ma un’invenzione, una riflessione, una continuità tra la vita e la morte”. Si tratta di un progetto che nasce tre anni fa dalla folgorazione del mosaicista avellinese di fronte alla rilettura di alcuni versi della Commedia dantesca. “Leggendo un verso mi appariva chiara un’opera realmente esistente, un dettaglio” – spiega l’artista. Così un singolo verso può richiamare il Battistero contemplato a Firenze e dare vita a un’illustrazione del viaggio di Dante dai tratti originali e non usuali: “ho cercato nelle parole di Dante quello che i mosaici dicono e ogni opera è come l’inizio di un nuovo vortice.” Le tele, di 80×70 cm, infatti sono realizzate non con le note tessere del mosaico ma con i materiali che si usano per la preparazione o la restaurazione della tecnica musiva. “Nittolo in qualche modo ha redento i materiali di scarto facendoli diventare materia prima della sua opera”, commenta il curatore della mostra e vice direttore del Museo Diocesano Giovanni Gardini. Tutto questo riproduce l’atmosfera dantesca e trasforma la letteratura in arte figurativa lasciando dominare il colore rosso, colore prescelto da Nittolo e in contrasto con il nero della terracotta delle maschere. A regnare non è solo il colore ma anche il silenzio. Un silenzio imposto dalle normative che impongono di entrare nella cappella in poche persone e che è forse la reazione più naturale dopo mesi in cui non è stato possibile visitare mostre.

Una mostra itinerante: l’arte non si fermi più

Questa assenza dell’arte dai musei e dal contatto con il pubblico è forse definitivamente destinata a finire. Proprio nel segno di questa speranza la mostra di Nittolo è una mostra itinerante che dopo il 18 giugno viaggerà per la Penisola, un po’ come ha fatto lo stesso Dante. Se infatti il compimento del viaggio dantesco ha luogo proprio nel lasciare il lettore con uno sguardo diverso sul mondo, il compimento dell’arte, la compiutezza del lavoro artistico, risiede solo nell’incontro vis-à-vis con il pubblico. Questo incontro è fondamentale ed è fondamentale che avvenga dal vivo, con “la vibrazione di una presenza che cerca di tornare con cautela”, come ha commentato il sindaco Massimo Isola all’inaugurazione della mostra, annunciando anche la lectio magistralis del professore e filologo Carlo Maria Ossola che si terrà a settembre a Faenza. L’augurio, condiviso anche da Nittolo, è quindi che l’arte non si fermi più e in questo spirito prossimamente verrà presentato anche un libro d’arte sulla sua opera nella stessa chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza.

mostra Dante è vivo

Chi è Felice Nittolo

Felice Nittolo di origini campane vive a Ravenna dal 1968. Dopo una prima formazione presso l’Istituto d’arte di Avellino e l’Accademia delle Belle Arti di Napoli si trasferisce nella città del mosaico e nel 1984, in occasione del II Convegno Internazionale dell’AIMC in Belgio si fa promotore di un processo di rinnovamento del mosaico con il manifesto l’”A-ritmismo”. Dagli anni ’80 espone in Italia e in importanti sedi internazionali, in Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Giappone, Austria e Scozia. Molte chiaramente anche le esposizioni a Ravenna. Ha insegnato mosaico presso l’Istituto d’Arte “Nervi-Severini” di Ravenna, e presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

Orari della mostra

La mostra a ingresso libero sarà visitabile dal 15 maggio al 18 giugno il martedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30, il giovedì dalle 10 alle 12.30 e il venerdì dalle 16.30 alle 18.30.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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