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Con.Ami, la situazione non si sblocca. Il Pd presenta un’interrogazione in Regione

Lo stallo del Con.Ami (il consorzio che gestisce le reti dei servizi – gas e acqua – oltre alla discarica Tre Monti per 23 Comuni tra E-R e Toscana, ndr) continua e arriva in Regione Emilia-Romagna. L’ultima assemblea dei soci del consorzio pubblico composto da 23 Comuni, dislocati tra Emilia-Romagna e Toscana, non ha infatti portato alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione e rimangono così bloccati investimenti per oltre 40 milioni di euro. I consiglieri Pd Manuela Rontini (prima firmataria), Roberto Poli, Francesca Marchetti e Mirco Bagnari mercoledì 16 gennaio 2019 hanno chiesto alla Regione, attraverso un’interrogazione, di intervenire quanto prima per evitare danni erariali ai territori.

Con.Ami, niente Cda: i sindaci si rivolgono al prefetto

La sindaca Sangiorgi di Imola, del Movimento 5 Stelle, è decisa a far valere il peso del suo Comune che in senso al Con.Ami dispone del 67% del patrimonio. Lo statuto, però, chiede un 75% di consenso attorno alle decisioni da assumere, e fra queste anche come disporre dei componenti del consiglio e a chi affidare la presidenza. Gli altri sindaci, guidati dal primo cittadino di Faenza, Giovanni Malpezzi, hanno chiesto udienza al prefetto per superare l’impasse («l’ente non è una Spa – ha dichiarato al Piccolo – ma una società consortile fra enti pubblici, che quindi debbono guardare non agli interessi particolari ma quelli più generali delle comunità che insieme rappresentiamo»), ma anche i consiglieri regionali si stanno muovendo.

I consiglieri Pd: “Bisogna evitare danni erariali per il territorio”

«Il Comune di Imola – spiegano i consiglieri firmatari – che detiene la maggioranza delle quote, ha nuovamente presentato una proposta che non rispetta le norme statutarie. Dallo scorso agosto, con le dimissioni dell’allora presidente Manara, subito seguite da quelle di tre dei quattro membri del Cda, il Con.Ami è in situazione di impasse. In questi mesi sono più volte naufragati i tentativi di giungere a una soluzione condivisa, anche perché l’amministrazione guidata dalla sindaca Sangiorgi è venuta meno agli accordi, gestendo la vicenda in modo imbarazzante. Abbiamo pertanto chiesto alla Regione se non ritenga di intervenire, per evitare danni erariali ai nostri territori, e restituire piena operatività al Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale, i cui organi devono al più presto deliberare tutti gli atti necessari allo sblocco dei 40 milioni di euro di investimenti, attualmente fermi (25 dei quali sul ciclo idrico), e predisporre e approvare il bilancio di previsione 2019, il piano triennale 2019-2021 e le gare di appalto legate ai servizi».

Con.Ami: un consorzio da 300 mln di euro

«Stiamo parlando – proseguono i consiglieri Pd – di un consorzio che vale 300 milioni di euro di patrimonio e che realizza un utile pari a quasi 10 milioni di euro all’anno. Diffidiamo pertanto l’amministrazione imolese dal proseguire con questa modalità di conduzione che potrebbe, a brevissimo, avere effetti negativi sugli investimenti di cui i nostri territori necessitano; preoccupazione esplicitata anche dal collegio dei revisori dei conti, in una lettera. Auspichiamo che l’incontro chiesto dai sindaci al Prefetto possa aiutare ad evitare gravi ripercussioni sia sulle casse e sul patrimonio dei Comuni consorziati, sia sulla qualità dei servizi erogati ai nostri cittadini».

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