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Clara Woods, la bimba che parla tramite i dipinti a Officina Matteucci

Officina Matteucci di Faenza (corso Mazzini, 62) torna per la stagione 2018/19 con la mostra personale di Clara Woods, a cura di Lorenzo Travaglini, Nel Cuore Della Luce che inaugurerà sabato 24 novembre 2018 alle 18.30. Il titolo è tratto da un verso contenuto nel poemetto The waste land di Thomas S. Eliot, “Looking into the heart of light, the silence”: “Guardando nel cuore della luce, il silenzio”. Con Nel Cuore Della Luce, Officina Matteucci propone al visitatore una riflessione sulla spinta motrice dell’atto artistico: l’opera d’arte può essere una necessità esistenziale, può persino diventare estensione del corpo biologico, farsi organo e strumento del linguaggio. Così è stato per Clara Woods (Firenze, 2006): colpita da un ictus nel grembo materno, si trova preclusa la via della parola per comunicare. Fin dal primo anno di vita Clara è stata inserita in un percorso di riabilitazione che le ha permesso di arrivare gradualmente a conquiste inaspettate. Per esprimere all’esterno idee e fantasie, Clara Woods ha scelto la pittura.

Clara Woods, a seguito di un ictus nel grembo materno ha imparato a esprimersi con la pittura

Le prime lezioni di arte visiva risalgono a otto anni fa: oggi la sua carriera è decollata attirando l’interesse di testate nazionali, come la Repubblica e The Post Internazionale, e di importanti gallerie d’arte contemporanea. I suoi quadri sono stati protagonisti di personali tra Roma, Firenze e Milano, e negli ultimi mesi sono approdati oltreoceano con una mostra collettiva alla Soho House di Miami e in Giappone per la Systema Gallery, in collaborazione con il maestro Katsu Ishida.

I dodici anni di Clara si riflettono nello stile dei dipinti, in bilico fra astrattismo e infantilismo: tratti che non hanno nulla di artificioso, ma ricalcano spontaneamente il mondo interiore della pittrice. Anche i contenuti e i titoli si distinguono per l’essenzialità, e gli spunti tematici preferiti sono quelli dell’autobiografia, dell’esperienza diretta, e l’urgenza radicale di condividerli.

“Una mostra che costituisce una cura e un sollievo”

In mostra una decina di pezzi, tra cui alcune delle creazioni più recenti, come Black Gold e Sos. La storia di quest’ultima tela è particolare: Clara, mancina, l’ha realizzata dipingendo con la mano destra, e la scritta Sos è spuntata per caso, senza che l’autrice ne conoscesse il significato. E così tre segni grafici, astratti nelle intenzioni, si sono caricati di significato diventando messaggio.

«Nel contesto artistico odierno – spiegano gli organizzatori – tra meraviglie neobarocche, estetismi da arredamento e furba propaganda, portare un impatto genuino e candido come quello di Clara Woods costituisce una cura e un sollievo. Al rumore si sostituisce il silenzio, e dal silenzio prendono forma il dialogo e la vita».

Officina Matteucci: i prossimi appuntamenti

A novembre Officina Matteucci ha compiuto un anno di vita: il gruppo creativo ha così deciso di presentare, all’interno della mostra Nel cuore della luce, una rassegna di eventi ancora più ricca del solito. Filo conduttore è naturalmente il silenzio. Si parte venerdì 30 novembre, ore 19, con L’ospite che non giunse/I sogni, lettura di poesie di Nella Nobili in collaborazione con l’associazione IndependentPoetry. La voce sarà quella di Virginia Morini, con Alex Cantelli alla chitarra per l’accompagnamento musicale.

Successivamente doppio appuntamento in collaborazione con il conservatorio G.B. Martini di Bologna: il 7 e 21 dicembre, ore 20, si alterneranno Agnese Banti, Jacopo Mittino, Simone Faraci e Mattia Siboni per alcune sperimentazioni di musica elettronica, in un progetto dal titolo Officina Silenzio. Domenica 13 gennaio, alle 19, finissage della mostra con una performance di danza contemporanea di Francesca Siracusa. La performance sarà preceduta, nel pomeriggio di sabato 12, da un laboratorio sul movimento aperto a tutti. Non finisce qui: Officina Matteucci è uno spazio autogestito e autofinanziato, ma per poter allargare l’offerta culturale e pensare a nuovi progetti ha deciso di indire una raccolta fondi online. Facendo una donazione a Officina Matteucci si può contribuire all’acquisto di materiale e strumentazione tecnica utili ad un miglioramento dello spazio. Per info: Stefano Balla (346 9581945); Michele Donati (346 3301503); officinamatteucci.info@gmail.com

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