Centrodestra: il nome del candidato per Faenza 2020 ancora non c’è
Una città, al momento, senza candidati di centrosinistra o centrodestra pronti a guidarla per i prossimi cinque anni: è questo lo scenario faentino che si presenta nella quarta settimana di giugno, in quella che sarà la campagna elettorale più strana degli ultimi anni, da svolgersi completamente in estate tra luglio, agosto e settembre. E luglio ormai sta arrivando: si è parlato molto nei giorni scorsi del centrosinistra, con il tandem dato per certo da alcune testate Massimo Isola e Andrea Fabbri momentaneamente congelato dal Pd, ma non c’è certezza nemmeno nel campo del centrodestra, dove il nome del candidato sindaco uscirà solo dopo l’ufficializzazione di quello del centrosinistra che, salvo nuove fumate nere, dovrebbe uscire dopo la riunione di mercoledì 24 giugno.
Il centrodestra alla ricerca di un civico, ma il tempo stringe
Un’attesa che solo lo spoglio dei voti potrà dire quanto sarà stata o meno efficace, dato che lo scenario leghista è rimasto fermo agli stessi nodi da sciogliere di fine febbraio e inizio marzo, quando l’emergenza Covid-19 era solo all’inizio. Oggi come allora, la decisione dei vertici del centrodestra è quella di puntare su un candidato civico, sul modello vincente già proposto per Forlì o Brisighella, ma passano i giorni e il nome tarda ad arrivare: se qualche mese fa si parlava con convinzione dell’imprenditrice immobiliare Giorgia Maiardi ora, sebbene non sia ancora completamente esclusa questa candidatura, queste quotazioni sono calate, ma altri nomi alternativi di rilievo al momento non si profilano all’orizzonte e in questi mesi non ci sono state grandi novità su candidature autorevoli.
Ancora possibile la ricandidatura di Gabriele Padovani dopo il successo sfiorato nel 2015
E proprio per questo è ancora della partita invece il capogruppo della Lega in consiglio comunale Gabriele Padovani, che nel 2015 sfiorò per 800 voti Palazzo Manfredi in ballottaggio con Giovanni Malpezzi. «Ammetto che non mi piaccia nello scenario faentino di oggi la politica dei veti o delle prime donne che vedo trasversalmente a destra e a sinistra – commenta Padovani – ci vorrebbe molta più umiltà e impegno nel trovare la soluzione migliore per il proprio schieramento. Se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria, avrei voluto che il centrodestra si fosse presentato con un candidato prima del centrosinistra già a fine febbraio. Per quanto mi riguarda io resto a disposizione, sia come candidato sindaco sia, eventualmente, come candidato al consiglio comunale, certamente nel caso presenteremo un candidato civico dovrà essere qualcuno in grado davvero di fare la differenza».
Rinnovare Faenza non farà parte dell’alleanza con Lega, FdI e Forza Italia
Non farà parte della coalizione che vede insieme Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia la lista civica di Rinnovare Faenza: il capogruppo Tiziano Cericola sembra infatti voler puntare su una coalizione centristra e, come alle Amministrative di cinque anni fa, non farà alleanze con la Lega faentina. Si apre invece la possibilità per Rinnovare Faenza, ancora tutta da verificare, di un’alleanza con Insieme per Cambiare, lista civica che dieci anni fa lanciò Malpezzi ma che non sembra intenzionata a correre con il centrosinistra presentandosi invece autonomamente, guidata da Paolo Cavina, con l’aspirazione di essere l’ago della bilancia per Faenza 2020.