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Case Manfredi di Faenza: nuova asta per il palazzo storico il 16 maggio

Casa Caldesi, lo storico palazzo ubicato nel centro di Faenza  tradizionalmente attribuito alla nobile famiglia Manfredi (per questo nota anche come Case Manfredi), è nuovamente  in vendita. Dopo l’ultimo tentativo di vendita andato a vuoto nel 2017, la Giunta Comunale ha infatti deciso di riprovarci, con il prezzo base quasi dimezzato rispetto al milione e 280mila euro richiesto due anni fa. L’asta pubblica si terrà il 16 maggio 2019, alle ore 14, nella sala Gialla della residenza comunale. L’immobile è posto in vendita nella situazione di diritto e di fatto in cui si trova ed è oggetto di tutela ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004. Il prezzo base d’asta è fissato in 750mila euro e saranno ammesse solo offerte in aumento. Per partecipare all’asta è richiesto un deposito cauzionale pari al 10% del prezzo d’asta (75mila euro).

Case Manfredi: la storia di uno dei palazzi storici di Faenza

Per informazioni sulle caratteristiche dell’immobile, sulle modalità di partecipazione ed esperimento dell’asta, riferimenti per richiesta chiarimenti e sopralluoghi, consultare l’avviso pubblico pubblicato sul sito dell’Unione della Romagna Faentina. Il palazzo risale al XIII secolo ed è ubicato nel cuore della città, all’angolo tra via Manfredi 28 e via Comandini 2. Si erge su tre piani fuori terra e un interrato, dove sono site le cantine; presentando all’interno una corte di proprietà circondata da un ampio portico. Dopo la sua realizzazione è stato oggetto di ampliamenti e interventi in epoche successive, in particolar modo da parte della famiglia dei Caldesi. A questa epoca si devono le ristrutturazioni e gli ampliamenti principali, come le ampie sale al piano nobile, caratterizzate da volte e pareti decorate dai pregevoli affreschi di Felice Giani. Nella seconda metà del Novecento il complesso fu anche destinato a residenze, botteghe artigianali e negozi, fino agli anni ‘70, anni a partire dai quali il complesso venne abbandonato e acquistato dal Comune di Faenza nel 2001 con lo scopo iniziale di utilizzarlo per ampliare gli spazi per la Biblioteca Comunale. Le categorie di intervento previste sono quelle del restauro scientifico e restauro e risanamento conservativo di tipo A.

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