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Tiziano Cericola: “La Ztl in centro affossa i negozianti, servono altre soluzioni”

La Ztl non è la soluzione: meglio nuovi parcheggi scambiatori. Ad affermarlo è l’esponente di Rinnovare Faenza, Tiziano Cericola. «L’assessore Bandini e la Giunta Comunale – afferma Cerciola – hanno affermato di volere adottare entro il loro mandato il Pums (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) con l’obiettivo di chiudere al traffico tutto il centro storico di Faenza e, in seguito, anche il 20% delle aree esterne alle vecchie mura manfrediane, rimandando (ovviamente) le decisioni operative e più impopolari alla prossima amministrazione. Si tratta di un pensiero “green” che oggi va per la maggiore e che finirà, contrariamente alle intenzioni di queste anime belle, per stroncare definitivamente il centro storico e le altre aree che saranno colpite da questo piano, perché non saranno accompagnate da alcuna seria misura alternativa.

“La chiusura al traffico di tutto il centro storico non può funzionare a Faenza”

«La chiusura al traffico privato di buona parte dei centri storici – spiega Tiziano Cericola – può avere un senso nelle grandi città, come Milano o Bologna, dove esistono comunque le condizioni per mantenere vivi insediamenti commerciali di richiamo (grandi palazzi e grandi brand) e vi sono portici o trasporti pubblici efficienti che consentono una vera mobilità di massa. Viceversa queste idee non possono essere applicate in modo meccanico ed estremo a Faenza, che è una media città di provincia, dove può essere sufficiente l’attuale pedonalizzazione delle piazze centrali e delle poche vie di accesso. Inoltre va ricordato che l’inquinamento che grava sui centri urbani è dovuto principalmente agli impianti di riscaldamento dei fabbricati e, in misura minore, al traffico veicolare (in particolare auto diesel e vecchi modelli).

«La vera sfida per la prossima amministrazione di Faenza – afferma l’esponente di Rinnovare Faenza – cui speriamo di dare un importante contributo, è invece quello di rendere di nuovo appetibile per i faentini di abitare (o di tornare ad abitare) in centro storico, dotando le abitazioni dei servizi di cui oggi sentono la carenza, in particolare dei parcheggi. Inutile nascondere la verità: oggi molte zone del centro storico sono degradate perché le abitazioni sono state abbandonate dai faentini e occupate da persone a più basso reddito, con minori esigenze, che pagano affitti medio/bassi che non invogliano i proprietari a effettuare un recupero degli immobili stessi. Insomma, un vero e proprio circolo vizioso, le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. L’abbandono del centro storico da parte dei faentini è avvenuto soprattutto (non è certo l’unico motivo) perché non vi erano le condizioni per gestire le automobili private data l’estrema difficoltà a ricavare dei garage e la carenza di parcheggi pubblici riservati. I pochi recenti esempi di ristrutturazione di palazzi in centro storico sono avvenuti, guarda caso, in zone servite da parcheggi pubblici, che hanno supplito alla carenza di rimesse nei fabbricati stessi, lasciando però sguarnite altre parti del centro storico».

La proposta di nuovi parcheggi

«Per affrontare questo problema la nostra proposta è semplice quanto impegnativa: la prossima amministrazione deve (ri)avviare i progetti per realizzare tre grandi parcheggi chiusi in piazza Rampi (zona via Naviglio dietro le Poste), in via Cavour (di fronte al circolo ferrovieri) e in via Ceonia (di fronte al Rione Giallo); questi parcheggi sarebbero quindi al servizio di buona parte del centro storico, dando sollievo agli abitanti e a chi vi lavora».

Tra le altre proposte dell’esponente di Rinnovare Faenza ci sono attivare altri parcheggi scambiatori e spostare la caserma dei Vigili del Fuoco dall’attuale posizione in una zona oltre la ferrovia, per recuperare spazi per parcheggi a rotazione e negozi in grado di servire gli abitanti della zona.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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