Tiziano Cericola presenta un esposto contro Malpezzi e l’assessore Bandini
Il consigliere comunale Tiziano Cericola (Rinnovare Faenza) ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per abuso d’ufficio contro l’assessore all’ambiente Antonio Bandini, il sindaco Giovanni Malpezzi e il segretario generale Roberta Fiorini. Oggetto del contendere è il voto di Bandini in data 29 gennaio 2020 a favore di un progetto edilizio curato da un suo collega di studio, uno degli ultimi a poter essere realizzato prima dell’entrata in vigore della nuova legge urbanistica regionale che prevede il consumo zero di suolo.
Il comunicato di Cericola
Si legge infatti nel comunicato firmato da Cericola: «Uno di questi progetti, il più rilevante, è stato presentato da una importante società immobiliare detenuta da una centrale cooperativa ravennate, avendo come progettista un architetto che condivide lo studio e che lavora a stretto contatto di gomito con il nostro assessore e architetto Bandini: in questi casi la legge impone all’assessore di dichiarare la presenza di un conflitto di interessi e di astenersi dalla riunione e dal voto». Ma così non è stato dal momento che Bandini ha votato a favore di quel progetto.
L’interrogazione dell’opposizione a Malpezzi
Prima di procedere per le vie legali i consiglieri di opposizione hanno presentato un’interrogazione al sindaco per avere spiegazioni in merito: le parole di Malpezzi non hanno però soddisfatto Cericola che, anzi, contesta la dichiarazione di Bandini, allegata alla risposta del primo cittadino, «in cui afferma di non condividere alcun interesse economico con l’architetto in questione per cui non ci sarebbe stato nessun interesse privato e, men che meno, l’abuso d’ufficio – continua Cericola -. Peccato per lui che il nostro Settore Urbanistica ed Edilizia sia pieno di progetti e documenti tecnici firmati a quattro mani dall’architetto (e assessore) Bandini e dal suo collega di studio, tutti ovviamente allegati all’esposto alla Procura».
Secondo Cericola questa vicenda svela i rapporti tra il centrosinistra e i gruppi economici a suo sostegno
La vicenda, al di là dei suoi risvolti giudiziari, testimonia secondo Cericola come anche i politici di centrosinistra debbano «fare i conti con i tanti appetiti dei gruppi economici che li sostengono e dei loro “clientes” e le scarse risorse del nostro Comune, per cui anche i politici faentini di centrosinistra devono a volte far passare atti formalmente corretti, ma che soddisfano ben precisi interessi di parte, anche forieri di svantaggi futuri per il bilancio comunale».
Matteo Nati