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Famiglie isolate in via Monte Coralli, Padovani (Lega): “In 6 anni il Comune non ha fatto nulla”

Una situazione di disagio che coinvolge una decina di famiglie faentine in via Monte Coralli, isolate a causa dei lavori al ponte Bailey costruito sette anni fa dal Comune di Faenza La denuncia arriva, oltre che dai residenti stessi, anche dal capogruppo della Lega in consiglio comunale, Gabriele Padovani. Infatti, per per raggiungere le proprie abitazioni le famiglie sono costrette a utilizzare una strada carraia che allunga il tragitto di cinque chilometri e in caso di emergenza i mezzi di soccorso avranno difficoltà a raggiungere le abitazioni. Per il consigliere leghista è dunque necessario quanto prima recuperare dei fondi fuori bilancio, oppure attraverso la Protezione civile, per assicurare un inverno con minor disagi a queste famiglie.

Padovani: “In 6 anni non si è fatto nulla per risolvere la situazione”

«Il vecchio ponte è crollato nel 2012 e, dopo di allora, è stato costruito un ponte Bailey in via provvisoria che garantisse l’accesso alle dieci abitazioni che si trovano lungo questa via – spiega Padovani – In questi anni però non si è fatto nulla per risolvere questa situazione, e gli stessi residenti hanno dovuto provvedere alla manutenzione del ponte». Finché non si è arrivati alla situazione attuale. «L’anno scorso una frana ha reso necessari degli interventi sul ponte e l’Amministrazione comunale ha provveduto a chiuderlo senza però fornire adeguata comunicazione ai residenti – specifica l’esponente della Lega – Al di là di questo, è inammissibile che nei sei anni precedenti non si sia provveduto a un ripristino. Nel caso di maltempo o di nevicate, queste quaranta persone che abitano al di là del ponte rimarrebbero isolate».

Dopo la frana dell’anno scorso il ponte Bailey è inaccessibile

In caso di forti piogge, infatti, la strada alternativa al ponte, di 5,6 km, è percorribile solo da mezzi 4×4. Si tratta di un tratto di strada colpita anch’essa da smottamenti e frane e che è sotto la gestione del Comune di Brisighella che procederà a ripristinarla appieno con i fondi della Protezione civile solo trascorso il periodo invernale. «Ho parlato con il sindaco Pederzoli, che mi ha illustrato come interventi in questo periodo sarebbero inutili a causa del maltempo e che bisognerà aspettare i prossimi mesi. Per risolvere questa situazione e ripristinare il ponte bisogna procedere dunque in altri modi: o recuperando fondi dalla Protezione civile oppure con finanziamenti fuori bilancio, come avvenuto recentemente anche per il caso Lotras System – afferma Padovani – ma il Comune di Faenza finora non ha dato segnali in questo senso. Se si procedesse invece con una gara d’appalto per la risistemazione del ponte, i tempi si allungheranno notevolmente e i lavori termineranno per questioni burocratiche solo dopo il 2020. Il rischio di un inverno disagiato per queste quaranta persone diventerebbe una realtà se non si fa qualcosa, e per questo presenterò un’interpellanza in Unione».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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