Sin Tocar: la prima mostra del faentino Andrea Menichelli
Inaugurerà sabato 2 dicembre alle 18.30 a Palazzo Graziani la mostra di Andrea Menichelli. Il fotografo faentino presenta una serie di fotografie basate sulla sua esperienza a Cuba dove, abbandonando i percorsi più turistici, è andato a scovare la realtà quotidiana dei cittadini cubani. Quel che emerge dagli scatti è uno spaccato tremendamente veritiero e intatto della vita degli isolani, vita sempre più in mutamento data la diffusione del consumismo americano. Prendendo spunto dal film “La finestra sul cortile” di Hitchcock, Menichelli cerca di inquadrare le storie dei cubani dal buio serale, cogliendo la luce interna proveniente dalle porte aperte e dalle finestre delle case. Il fotografo inoltre spiega come la location non sia casuale , in quanto sarà possibile fare per i visitatori una comparazione tra il caldo dicembre cubano e quello tipicamente occidentale riscaldato dalle luminarie e dall’atmosfera natalizia.
Il racconto di un viaggio a Cuba, tra passato e presente
Il fotografo faentino racconta l’esperienza da cui sono tratte le fotografie della mostra Sin Tocar. Menichelli si trovava a Cuba nei giorni seguenti la scomparsa dello storico leader Fidel Castro. Sicuramente per l’isola e i suoi abitanti un avvenimento che ha cambiato e cambierà i tratti dell’isola. Lo stesso Menichelli spiega come nell’aria si avverta aria di cambiamento e scrive «Da qui l’intuizione di fotografare Cuba e far partire il mio progetto fotografico dal buio che i cubani vedono attorno a loro, buio che in questo momento rappresenta il non sapere che ne sarà del loro futuro. Il fotografo decide quindi che la maniera migliore per cogliere la vera essenza del paese è quella di allontanarsi dalla capitale e inoltrarsi nel paese per cogliere degli scatti unici sul cambiamento e sulla quotidianità dei cubani. Cuba è stata una vera magia – conclude il fotografo – e ora avere l’opportunità di poter raccontare e condividere tramite lei questa avventura..beh..non è traducibile a parole, perciò buona visione».