Lo sciopero degli studenti del Ballardini: “I lavori del cantiere non ci permettono di seguire le lezionI”

Rumori assordanti, polvere di macerie che aleggia continuamente nelle aule e laboratori inutilizzabili: fin dall’inizio dell’anno scolastico sono queste alcune delle difficoltà che quotidianamente devono affrontare gli studenti degli indirizzi Artistico e Scienze umane della sede Ballardini del liceo di Faenza a causa del cantiere al lavoro per ristrutturare l’istituto. Una situazione insostenibile che ha portato gli studenti a organizzare uno sciopero, mercoledì 30 ottobre, e una manifestazione pacifica di fronte all’istituto di corso Baccarini 17 per chiedere soluzioni veloci ed efficaci rispetto ai disagi causati dal cantiere che sta lavorando all’interno e che fa capo al dirigente provinciale.

Il cantiere è in atto fin dal primo giorno di lezione e causa rumori e polvere nelle aule

«La provincia ci ha fatto riprendere le curricolari lezioni scolastiche il 14 settembre pur sapendo della mancanza di condizioni sanitarie e di sicurezza; ci troviamo infatti all’interno di ben due cantieri che lavorano quotidianamente provocando rumore e sporcizia che non viene pulita in tempo per farci accedere alle nostre classi pertanto siamo costretti a trasferirci ogni giorno in un posto diverso non adatto alla didattica scolastica. Fin dal primo giorno ci siamo trovati in una condizione pietosa, girovagando per l’istituto alla ricerca di un’aula in cui poter fare lezione, e con rumori assordanti a causa dei lavori – afferma Emilio Censurato, studente rappresentante d’istituto – Sappiamo di dover convivere con questo cantiere, ma i lavori dovrebbero svolgersi solo al termine delle lezioni, cosa che finora non è avvenuta. Continuamente arrivava della polvere in aula per le macerie e chiaramente questo va contro le norme di igiene. Siamo arrivati al 30 settembre e via via la situazione è andata peggiorando, per questo abbiamo deciso di organizzare questo sciopero e questa manifestazione pacifica».

Studenti, docenti e dirigenti uniti nel chiedere soluzioni alla Provincia

Un centinaio di studenti si è così ritrovato nella mattinata del 30 settembre di fonte all’ex Istituto di Ceramica esponendo cartelloni in cui veniva chiesa una soluzione, e anche il neo sindaco Massimo Isola, venuto a conoscenza della manifestazione, si è intrattenuto con loro. Uno sciopero, tengono a precisare gli studenti, che non è ‘contro’ il proprio liceo. «Siamo tutti uniti – spiega il rappresentante d’istituto – studenti e docenti, perché questa situazione è problematica anche per loro». Lo stesso dirigente del liceo Torricelli-Ballardini, Luigi Neri, riconosce le problematiche evidenziate in queste settimane e già il giorno precedente aveva già sollecitato dirigente provinciale, a cui fanno capo i lavori, per trovare una soluzione. «Speriamo che in futuro il cantiere si attenga a quanto indicato già il 29 settembre dal dirigente provinciale. Già oggi (30 settembre, ndr) sono arrivati segnali positivi in questo senso e il problema, almeno per ora, sembra rientrato. In ogni caso il prossimo 6 ottobre è comunque prevista un’ulteriore riunione col dirigente provinciale e fin d’ora costituiremo un gruppo di riferimento con studenti e docenti, con i quali siamo pronti a intervenire nel caso non vengano mantenuti gli impegni presi, anche perché la convivenza nei prossimi mesi dovrà esserci». I lavori infatti proseguiranno almeno fino a dicembre.

Per quanto riguarda lo sciopero, «si è trattata di una manifestazione pacifica – commenta Neri – che non porterà conseguenza di alcun tipo per loro a scuola e di cui gli studenti si sono assunti la responsabilità». «Noi abbiamo sostenuto gli studenti in questa loro decisione – commentano alcuni docenti fuori dall’Istituto – e si sono dimostrati tutti molto bravi e coscienziosi nel rispetto delle norme». «Molti docenti hanno manifestato con noi e abbiamo cercato di farlo in maniera seria, con un obiettivo ben preciso – conferma Censurato – speriamo che in futuro non ci sia bisogno di nuovi scioperi e manifestazioni».

Andrea Liverani (Lega): “La provincia ha gravi responsabilità”

Sull’episodio di oggi commenta anche la Lega attraverso il consigliere regionale Andrea Liverani. «Il rispetto dei giovani, che sono il futuro del nostro paese non c’è. La provincia ha delle gravi responsabilità. Questi lavori non si potevano fare durante l’estate? – dice Andrea Liverani – Condividiamo il pensiero degli studenti: c’è bisogno di un cambiamento ed è necessario ascoltare le giovani generazioni. Forse il Pd, il sig. De Pascale e il sig. Isola erano troppo intenti alla campagna elettorale. Facile – conclude Liverani– mettere al primo posto del programma elettorale la scuola e poi non considerare le problematiche in corso. Per noi la scuola è veramente una priorità, ma servono fatti, non proclami».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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