Sagre: più regole e calendario comune. Ristoratori faentini: “Limitata la concorrenza sleale”
Un calendario comune per dare più regole e più trasparenza alle varie feste e sagre che sempre più, durante l’anno – e in particolare d’estate -, affollano la campagna faentina e che rischiano, se non regolamentate, di porsi in concorrenza sleale con ristoranti e altre realtà promosse dagli esercenti del territorio. Sono stati divulgati nella giornata di ieri, lunedì 20 giugno 2016 le linee guida del Comune di Faenza in materia dello svolgimento di sagre e feste, tra le misure richieste: favorire una concreta valorizzazione del territorio, comunicare il proprio svolgimento entro il 31 ottobre, durata massima di dodici giorni.
Confesercenti e Confcommercio Faenza: “Limitata la concorrenza sleale”
Già da ottobre 2014 Confesercenti e Confcommercio sollecitavano a tutti i sindaci dell’Unione della Romagna Faentina, l’adozione del calendario annuale delle Feste e delle Sagre, previsto dall’allora appena modificata Legge regionale 14/2003: oggi questa richiesta trova applicazione nel documento presentato dal comune. «Le Associazioni – dichiarano in comunicato congiunto Confesercenti e Confcommercio Faenza – si dichiarano soddisfatte del limite temporale imposto ad ogni festa: le somministrazioni temporanee infatti non possono superare i 12 giorni consecutivi nell’anno e il limite dei 12 giorni vale anche per le feste che frazionano i periodi di svolgimento nell’anno. E’ stato anche accolta con favore l’inserimento, richiesto dalle due Organizzazioni, del divieto di pubblicizzare pranzi aziendali, poiché questi palesemente si svolgono con finalità avulse dalla valorizzazione territoriale e fuori dal contesto ricreativo e culturale che deve caratterizzare la Festa (leggasi: si svolgono con il solo obiettivo di “far cassa” in regime agevolato su più fronti)
“Continuare nella lotta all’abusivismo”
«Rimane purtuttavia forte – conclude il comunicato dei due organi – l’esigenza nonché richiesta agli organi competenti, di combattere ogni forma di abusivismo e quindi di concorrenza sleale nel campo della somministrazione di alimenti e bevande, che alterano gli equilibri commerciali e che arrecano gravi danni di natura economica non solo alle attività in regola ma anche alle casse dello Stato e dei Comuni.
Sagre: il calendario comune entro il 31 ottobre
Il Calendario, fotografando l’esistente, elencherà tutte le Feste e Sagre autorizzate a svolgersi da parte di soggetti organizzatori del territorio, costituiti e operanti da più di tre anni. Tali soggetti entro il 31 ottobre di ogni anno devono presentare la richiesta di svolgimento della Festa allegando (pena l’inammissibilità) tutta una serie di documentazione che contempla fra gli altri una relazione sugli utilizzi degli introiti della somministrazione, anche a consuntivo.