Rocchi & Lupidi: i due deejay tornano al Miami Music Week
Si apre una stagione piuttosto “calda” per il duo composto dai deejay Marcello Rocchi e Matteo Lupidi; entrambi classe 1993 (e migliori amici da sempre), Rocchi e Lupidi sono originari di Castel San Pietro Terme e nel corso degli anni ne hanno fatta di strada a livello musicale. L’unione artistica è nata nel 2013, quando – dopo aver suonato tanto tempo da soli e iniziando in età giovanissima – i due deejay decidono di proporre insieme dei pezzi prevalentemente frutto di un mix (per stare appunto in termini “tecnici”) tra l’house e l’elettronica da suonare nei locali più in voga della zona emiliano-romagnola, partendo da Bologna arrivando fino alla Riviera Adriatica, terra del divertimento. Esattamente come l’anno scorso, il duo di Rocchi e Lupidi volerà oltreoceano per esibirsi all’edizione 2018 della Miami Music Week: un raduno internazionale di tutti i dj del mondo nei locali della zona prevalentemente di South Beach, Middle Beach e Downtown Miami (centro) che avrà luogo appunto a Miami dal 20 al 25 marzo.
I due dj di Castel San Pietro ospiti al Miami Music Week
Una maratona musicale di cinque giorni, dove i due dj emiliani – grazie anche all’aiuto di Gary Caos, dj e produttore imolese soprattutto famoso all’estero – suoneranno i loro brani house sia al party di Royal Event (società italiana di eventi musicali con cui i due dj collaborano spesso e attivamente) che a quello di Bee Jones, resident dj a Ibiza. Durante l’evento musicale – più precisamente il 23 marzo – i due deejay viaggeranno coast-to-coast, approdando a Los Angeles, più precisamente a Est Hollywood, dove porteranno i loro pezzi nel locale “The Chapel”, dopodichè torneranno a Miami e – finito l’evento – in Italia, dove li aspetta un’estate ricca di impegni e progetti, tra cui «sicuramente parecchie serate nella zona della Riviera romagnola, dove non proporremo solo musica house ma spazieremo tra generi vari in base al pubblico e alle richieste dei locali, e poi qualche altra serata fuori dall’Italia, ma è ancora troppo presto per parlarne», dichiara infine Matteo Lupidi.
Annalaura Matatia