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PROGETTO POLICORO: UN IMPEGNO CONCRETO A FIANCO DEI GIOVANI

PROGETTO POLICORO

UN IMPEGNO CONCRETO A FIANCO DEI GIOVANI

 

Giovani e Lavoro. Una problematica difficile, che abbiamo cercato di affrontare anche nelle interviste ai candidati a sindaco della nostra città. Nel tentativo di portare avanti gli spunti che ci sono arrivati, vi proponiamo qui il racconto degli animatori che stanno portando avanti nella nostra città il Progetto Policoro. A ormai due anni e mezzo dalla sua partenza nella Diocesi di Faenza-Modigliana (nel gennaio 2013), questo progetto prosegue il suo percorso a fianco dei giovani (dai 18 ai 35 anni) che si trovano inoccupati o disoccupati sul territorio diocesano.

Il Progetto Policoro viene portato avanti concretamente dagli animatori di comunità in collaborazione con gli uffici pastorali (Caritas, Pastorale Giovanile e Pastorale Sociale e del Lavoro) e gli enti ecclesiali e non che hanno deciso di allearsi alle filiere della formazione e dell’evangelizzazione per una progettazione condivisa (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, Patronato Acli, Sindacato Cisl, Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, Giovani Impresa Coldiretti, Sportelli “AmicoLavoro” delle parrocchie S. Savino in Faenza e S. Stefano Papa in Modigliana).

Riteniamo sia importante far conoscere ai nostri lettori questa realtà capace di fare rete con gli altri attori del territorio nel tentativo di dare delle risposte ad una delle problematiche più difficili della nostra generazione. Come redazione cercheremo di seguire le loro attività e di condividerle, cercando di dare una mano, nel nostro piccolo, a questa realtà. Buona lettura!

In questi primi anni di attività, Progetto Policoro ha attivato diversi strumenti per un impegno concreto a favore dei giovani per cercare di accompagnarli nel mondo del lavoro.

1) Lo sportello di ascolto e orientamento. Al primo incontro con il giovane, gli animatori si mettono in ascolto del suo percorso formativo e professionale; aiutano il giovane a far emergere le sue capacità e competenze, le sue passioni e i suoi interessi. Sono questi i punti da cui partire per far riprendere al giovane fiducia, speranza e energia. A seguito di questo primo colloquio gli animatori progettano un percorso ad hoc che viene poi condiviso con lui al secondo incontro. Si tratta di consegnare gli strumenti attraverso i quali il giovane può orientarsi sul territorio e riprendere in autonomia una ricerca del lavoro mirata. Questo orientamento è forte del lavoro di mappatura svolto dal Progetto Policoro in questi anni: dal Centro per l’impiego alle associazioni di categoria, dall’Informagiovani agli enti di formazione professionale, dalle Fondazioni che sostengono l’imprenditoria giovanile agli sportelli parrocchiali che investono un’attenzione specifica nell’ascolto delle persone disoccupate. Ognuno di questi enti ha diverse proposte e iniziative che vengono raccolte dagli animatori e comunicate di volta in volta ai giovani incontrati. Da gennaio 2014 ad oggi, lo sportello ha accolto una 40ina di giovani. Quello che accomuna molti di loro è l’esperienza lavorativa frammentaria legata a periodi di lavoro piuttosto brevi (2/3 mesi al massimo)o a un orario lavorativo alquanto ridotto e scostante. Un’altra caratteristica comune alla maggior parte dei giovani che si sono rivolti allo sportello, in particolare quelli con un basso livello di istruzione (licenza media), è la mancanza di due competenze-base richieste oggi dal mondo del lavoro: inglese e informatica.

2) L’incontro dei giovani nelle scuole (classi V superiori) e nei gruppi giovani delle parrocchie, delle associazioni, dei movimenti. In questi gruppi gli animatori del progetto Policoro si mettono in ascolto delle aspettative che i giovani hanno sul mondo del lavoro (paure, sogni, ansie, speranze, …), presentano il progetto Policoro e affrontano temi d’interesse per i giovani stessi (esperienze formative all’estero, creazione d’impresa, orientamento universitario, lavoro nero, …). Questi incontri giovano sia agli animatori – per cogliere i bisogni dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro – sia ai ragazzi incontrati – a cui viene data l’opportunità di confrontarsi e approfondire un ambito fondamentale per il loro futuro. Tra il 2014 e il 2015 sono stati svolti: 20 incontri nelle classi V delle scuole superiori; 3 incontri con i giovani dell’Azione Cattolica; 1 incontro con i figli di iscritti alla Cisl; 2 incontri con il gruppo giovani della parrocchia di Basiago e 1 incontro con i giovani delle parrocchie della zona “bassa” della Diocesi (Russi, Cotignola, S. Agata, Fusignano, Alfonsine) per un totale di circa 350 giovani incontrati.

3) Incontro dei giovani sul territorio. Progetto Policoro ha organizzato diverse iniziative di formazione e sensibilizzazione sui temi della ricerca del lavoro e della creazione d’impresa. Se ne citano 3 in particolare:

– “Che impresa! Giovani imprenditori si raccontano”, evento svoltosi in collaborazione con le Associazioni di Categoria e l’Informagiovani di Faenza al Pub Mensa Sana, davanti a un buon aperitivo, che ha permesso a giovani imprenditori di essere testimoni verso i loro coetanei di cosa significhi passare dall’idea d’impresa ad un’attività concreta che richiede sacrificio, impegno, responsabilità e rischio. Da questa serata tra amici si è guadagnata qualche idea in più, ma soprattutto uno sguardo meno cupo sul nostro presente. I giovani sanno fare, con creatività, sanno trovare l’idea “giusta” e lottare per realizzarla. All’iniziativa hanno preso parte circa 40 giovani.

-“Match: Giovani & Lavoro”, iniziativa organizzata insieme al Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, Comune di Faenza, Informagiovani e Caritas diocesana, in collaborazione con le Associazioni di Categoria, Faventia Sales e Pastorale Sociale e del Lavoro. Gli incontri hanno affrontato i seguenti temi: cercare lavoro in tempi difficili, cosa cerca e cosa valuta un’azienda, racconti di chi il lavoro se l’è creato. L’iniziativa, che si è sviluppata su 3 incontri, ha visto la partecipazione di circa 250 giovani.

– “Al lavoro! Da dove comincio?” incontro di orientamento per la ricerca attiva del lavoro organizzato dall’Informagiovani con la partecipazione di Progetto Policoro, Centro per l’Impiego e Faventia Sales.

4) Sostegno dei giovani in condizione di fragilità sociale. Gli animatori di comunità operano anche negli spazi dell’esclusione sociale attraverso un accompagnamento specifico dei soggetti più deboli. Al riguardo è importante sottolineare il collegamento che progetto Policoro ha instaurato con il Centro d’Ascolto diocesano. Nel momento in cui si presentano loro giovani che si trovano in situazioni di povertà a causa della mancanza di lavoro, vengono indirizzati allo sportello del Progetto Policoro. Di recente è stato svolto un percorso specifico per un gruppo di giovani con particolare difficoltà rispetto all’inserimento lavorativo; con loro sono stati svolti due incontri, oltre ai colloqui iniziali: il primo, di gruppo, per un confronto e uno scambio di buone prassi sulla ricerca del lavoro; il secondo, con ciascuno di loro, per un progetto specifico di orientamento lavorativo. Questi incontri hanno visto il supporto della Cisl.

Attraverso queste attività di prossimità e solidarietà, Progetto Policoro si affianca ai giovani e – con un linguaggio comprensibile a ciascuno – si fa strumento di evangelizzazione che trova le sue fondamenta nella Dottrina Sociale della Chiesa poichè “Il lavoro non dev’essere inteso soltanto in senso oggettivo e materiale, ma bisogna tenere in debita considerazione anche la sua dimensione soggettiva, in quanto attività che esprime sempre la persona. Oltre ad essere paradigma decisivo della vita sociale, il lavoro ha tutta la dignità di un ambito in cui deve trovare realizzazione la vocazione naturale e soprannaturale della persona.” (Dal Compendio della Dottrina Sociale delle Chiesa, cap.II)

Barbara Lanzoni e Davide Merendi

Animatori di comunità

Progetto Policoro Diocesi Faenza-Modigliana

 

APPROFONDIMENTI

Sito del Progetto Policoro

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