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Pierre Gasly vince il GP d’Italia: festa grande per la scuderia faentina Alpha Tauri

Nuovo nome e nuove sorprendenti vittorie per la scuderia di Faenza: Pierre Gasly conquista infatti domenica 6 settembre il Gran Premio d’Italia di Formula 1 portando la scuderia faentina Alpha Tauri sul gradino più alto del podio. Il pilota francese che corre per l’ex scuderia Toro Rosso ha infatti vinto la gara del circuito di Monza – l’8° della stagione – davanti a Sainz e Stroll in una gara per certi versi folle, fermata anche dalla bandiera rossa per un incidente Leclerc e dalla penalizzazione di Hamilton. Per Faenza si tratta del secondo successo in un Gran Premio nella storia, dopo lo storico primo posto di Vettel nel 2008, quando ancora la denominazione della scuderia era Toro Rosso.

Prima vittoria in un Gran Premio per Pierre Gasly

Gasly ha esordito in una gara di Formula 1 con la scuderia Toro Rosso di Faenza nel Gran Premio della Malesia 2017, sostituendo Daniil Kvyat fino al termine della stagione. Con la vittoria di Monza ha conquistato il suo primo Gran Premio in Formula 1; l’ultimo francese a vincere un Gran Premio nella massima serie fu Olivier Panis nel folle Gran Premio di Monaco 1996. Con questa vittoria Gasly sale all’8° posto nella classifica del mondiale di Formula 1 con 43 punti, due in meno del ferrarista Leclerc.  Nella classifica costruttori, invece, Alpha Tauri è al 7° posto con 47 punti sempre dietro alla Ferrari, a 61.

Dalla Minardi ad Alpha Tauri: la storia faentina della Formula 1

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Gian Carlo Minardi

La storia faentina della Formula 1 ha inizio grazie all’imprenditore appassionato di automobili Gian Carlo Minardi, classe 1947, cresciuto in mezzo alle automobili. La sua famiglia infatti gestiva una concessionaria Fiat dal 1927. Dopo una breve parentesi come pilota in competizioni minori Minardi, sollecitato da amici, inizia ad occuparsi della nascente Scuderia del Passatore, team romagnolo che militava nelle formule minori. Dal 1972 al 1974 il team conquista ottimi risultati nella Formula Italia: il pilota Giancarlo Martini è vice-campione italiano nel ’72 e campione nel ’73. Ribattezzato Scuderia Everest, il team partecipa al Campionato Europeo di Formula Due nel 1975 e nel 1976. Nel ’79 Minardi diventa il proprietario del team, che di conseguenza acquisisce lo storico nome di Minardi Team. Nel 1985 la Minardi fa il suo debutto in Formula 1. Nel 1991 la Ferrari annuncia che avrebbe fornito alla Minardi i suoi motori V12. Era la prima volta che ad un team privato veniva concesso l’uso di motori “Ferrari” e non c’era da sorprendersi che la scelta fosse ricaduta su Minardi al quale Enzo Ferrari era legato da profonda simpatia.

Nel 1994, per garantire la sopravvivenza della scuderia, Minardi è costretto a unire il suo team con la Scuderia Italia, mentre due anni dopo il pacchetto di maggioranza della società viene acquisito da Gabriele Rumi e Flavio Briatore. Nel 2001 la scuderia viene venduta all’imprenditore australiano Paul Stoddart. Infine, con la cessione della Minardi da parte di quest’ultimo al termine della stagione 2005 alla Red Bull e alla conseguente creazione della Scuderia Toro Rosso, Gian Carlo Minardi, dopo 21 anni e 340 Gran Premi, abbandona la Formula 1.

Una fucina di talenti

La scuderia faentina si è dimostrata nel corso degli anni una vera e propria fucina di talenti: tra gli altri, hanno guidato le vetture della casa automobilistica faentina Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli, Mark Webber e soprattutto il futuro campione del mondo Fernando Alonso. Tra gli ultimi campioni emersi dalla scuderia faentina sono poi arrivati il futuro pluricampione del mondo Sebastian Vettel – in Toro Rosso dal 2007 al 2008 con cui conquistò il già citato Gran Premio di Monza – e Max Verstappen, in Toro Rosso dal 2014 al 2016 con diversi podi sfiorati. A ottobre 2019, viene annunciato che a partire dalla stagione 2020 il team prenderà il nome di Scuderia AlphaTauri, al fine di promuovere il marchio di moda fondato nel 2016 dalla Red Bull. Viene così abbandonata dopo 14 anni la denominazione Scuderia Toro Rosso. E, nonostante il cambio del nome, la scuderia continua a fare la storia, conquistando dopo solo otto corse del mondiale il suo primo Gran Premio.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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