Oasi delle Cicogne: rinnovata la convenzione fino al 2018

Sono stati rinnovati per altri due anni gli accordi per la gestione del Centro di Recupero della Fauna Selvatica – soprannominata Oasi delle Cicogne – situata a Faenza, in via Convertite. La convenzione – scaduta il 31 dicembre 2016 – è stata rinnovata fino al 2018 sulla base della disponibilità dell’associazione Amici delle Cicogne e della Caviro Distillerie a dare continuità alle attività del Centro faunistico e a quelle relative alla divulgazione ed educazione naturalistica e ambientale. La Caviro erogherà all’associazione Amici delle Cicogne un contributo annuo di 12mila euro, quale supporto alle attività e sostegno alle spese di gestione. Si rinnova dunque la collaborazione tra le due istituzioni che ha garantito fin ora un servizio con buoni standard di qualità e un adeguato livello gestionale ed organizzativo. Il Comune di Faenza continuerà invece a provvedere alla manutenzione straordinaria delle strutture e delle attrezzature di sua proprietà presenti nell’Oasi.

Giovanni Malpezzi: ”Nuova linfa per le attività del Centro”

Positivo il commento del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi: «Con questa operazione le attività del Centro faunistico troveranno nuova linfa, continuando ad essere un importante presidio di cura della fauna selvatica e di educazione al rispetto ambientale. Ringrazio di cuore tutti i volontari dell’associazione Amici delle Cicogne per il meritorio lavoro che stanno svolgendo sull’esempio del compianto Carlo Gulmanelli. Un plauso va alla ditta Caviro per la sensibilità ancora una volta dimostrata».

Oasi delle Cicogne: un pezzo di storia faentina

A Faenza negli anni cinquanta, per iniziativa dell’industriale faentino Roberto Bucci, si è sviluppato un progetto che cerca di favorire la percorrenza dell’antica rotta migratoria della cicogna in Italia. Nel 1956 l’agricoltore Carlo Gulmanelli diviene giardiniere della villa dell’industriale. Grande appassionato e amante degli animali, aveva da tempo il sogno di introdurre di nuovo nella nostra zona una colonia di cicogne, uccelli che mancavano a Faenza da circa quattrocento anni. Solo dopo anni di tentativi, finalmente, Carlo Gulmanelli riuscì a far crescere sani e robusti due esemplari di cicogne nel parco della villa Sirene di Bucci, assistendoli quotidianamente e facendo in modo che si adattassero all’ambiente. Altri esemplari vennero poi allevati negli anni successivi. Dopo la morte di Bucci nel 1985, Gulmanelli ha continuato ad accudire le cicogne fino alla sua morte nel 2011. La fantasiosa idea di Bucci viene portata avanti ora dal Cras locale con gli aiuti del Comune di Faenza e da imprenditori privati.

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