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NEBRASKA di Alexander Payne

Oggi voglio parlare di un film uscito non meno di due anni fa, visto e considerato da pochi. Mi è però impossibile scrivere senza fare i cosiddetti “spoiler”, perciò avverto chi non volesse scoprire più del dovuto che la recensione andrà fino in fondo.

È sempre bello andare in sala spinti da pura curiosità, senza conoscere il parere della massa che ti può garantire in partenza se stai per vedere spazzatura o un “capolavoro” (meglio limitarsi a dire “bel film” nella maggior parte dei casi), e scoprire dei piccoli gioielli che brillano di una luce piacevolmente inaspettata. È il caso di Nebraska, diretto da Alexander Payne (Sideways – In viaggio con Jack, Paradiso amaro ecc.), opera d’autore di delicatezza emotiva sorprendente incentrata sul rapporto conflittuale tra un padre ormai anziano, scontroso e alcolizzato, e il figlio, adulto e responsabile, che vive all’ombra del più ammirato fratello maggiore.

Tutto inizia quando Woody Grant riceve per posta un annuncio in cui gli viene assicurato di aver appena vinto un premio alla lotteria pari ad un milione di dollari, che dovrà ritirare presso Lincoln, nello stato del Nebraska. Del tutto sordo ai rimproveri della moglie, Woody parte a piedi verso l’agognata vincita, apparentemente ignaro del fatto che si tratti solo di una delle tante truffe pubblicitarie. Nemmeno l’intervento di David, suo figlio secondogenito, serve a dissuaderlo. Visti i numerosi tentativi del padre di darsela a gambe in direzione di Lincoln, David infine cede alla sua cocciutaggine ed acconsente ad accompagnarlo in auto.

È l’inizio di un viaggio che porterà i due protagonisti a un cambiamento radicale: David, buono e sensibile, dovrà fare i conti con la rocciosa prepotenza di un padre che ha sempre ignorato i propri figli a favore dell’alcool, ma che sotto la sua scorza di uomo duro nasconde un cuore pieno di rimpianti. Attraverso le strade sconfinate della campagna americana, David e Woody ripercorrono la gioventù di quest’ultimo, rincontrando vecchie conoscenze, amori mai spenti, rivali ancora agguerriti. Nel frattempo si diffonde sempre più la voce che Woody sia diventato milionario (pur non essendo vero), ed ecco che all’improvviso i rapporti familiari si incrinano, pressati dall’avidità e dalla sete di denaro.

Nebraska2Il film è raccontato con uno stile ironico e commovente allo stesso tempo, con ritmi talvolta rallentati come a seguire la scia dei numerosi anziani che popolano l’inquadratura, immobili e pacifici. Le meravigliose musiche country fanno da contorno a un panorama nostalgico e malinconico, mentre si susseguono le avventure e disavventure di un figlio che tenta disperatamente di assecondare l’ossessivo bisogno del padre di arricchirsi: per quale motivo? Finirà col chiederselo anche David.

La risposta, tuttavia, sta scritta nei lunghi silenzi e negli sbrigativi monosillabi che Woody rivolge alle domande personali imposte da David. Un’infanzia infelice, una vita di scelte sbagliate, l’essere stato un padre assente, la vecchiaia che avanza sono tutto ciò che motiva Woody alla disperata ricerca di una redenzione personale. Bruce Dern, straordinario attore premiato a Cannes per la sua interpretazione in questo film, riesce a dare volto a questa silenziosa malinconia. La voce di Woody diventa la voce di tutti gli anziani che, giunti alla fine della loro vita, si interrogano su ciò che è stato e si chiedono come poter aggiustare tutto e andarsene senza colpe.

David lo capisce: comprende le sue ragioni e per questo accetta l’assurdità di proseguire un viaggio lungo centinaia di km, sapendo che non è il denaro fasullo a spingerli tanto lontano. Padre e figlio si vengono incontro e attraversano la fase finale di Woody, che culmina in un ultimo, simbolico saluto a bordo di un furgone. Un ultimo accenno va fatto in favore del bianco e nero: tale scelta sembra voler sottolineare la natura poetica del film (le inquadrature sul panorama pianeggiante acquistano un fascino retrò che ricorda le pellicole del passato) e lo sguardo sugli anziani che Nebraska riserva.

Caldamente consigliato a tutti.

IL TRAILER ITALIANO DEL FILM SU YOUTBUE 

Alessandro Leoni 

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