Il Comune torna a far mutui e investe: Palazzo del Podestà e PalaBubani in cima alla lista
Nuovi investimenti in programma per il Comune di Faenza. La politica di risparmio messa in campo dal Comune e il conseguente dimezzamento del debito pubblico comunale registrato negli ultimi sette anni, potrà permettere all’amministrazione di contrarre nuovi mutui, destinati ad interventi sulle opere pubbliche. I primi in lista sono i mutui per gli interventi di ristrutturazione al Palazzo del Podestà (770mila euro da parte del Comune, il restante 50% arriverà da finanziamenti regionali) e il PalaBubani (800mila euro complessivi, anche in questo caso metà da parte del Comune).
La variazione di bilancio verrà presentata in serata in Consiglio
La variazione di bilancio – che dopo anni garantirà al Comune la possibilità di contrarre nuovi mutui – è stata presentata 27 luglio in consiglio comunale. In arrivo, fondi che verranno investiti per finanziare interventi su Palazzo del Podestà (congiuntamente a contributi regionali) e il Palabubani. L’impianto sportivo faentino sarà comunque disponibile per le attività delle società anche durante i lavori, e subirà solo una chiusura estiva. Gli interventi termineranno tra il 2018 e il 2019. «L’obiettivo dell’amministrazione è e rimane quello di ridurre il debito pubblico – spiega l’assessore al Bilancio Claudia Zivieri – e grazie ai risparmi conseguiti a livello di Comune e di Unione Romagna Faentina (URF), possiamo ora contare su nuovi mutui per impiegare queste risorse su investimenti verso due importanti strutture cittadine». In particolare nel settore delle assicurazioni e delle pulizie
Contributi regionali e mutui a tassi zero a sostegno di Palazzo del Podestà e PalaBubani
I lavori complessivi sul Palazzo del Podestà ammontano a 1 milione e 700mila euro: metà dell’importo sarà erogato mediante contributo regionale, mentre per la restante parte il Comune contrarrà il primo dei due mutui in programma. L’altro importante intervento è invece riservato all’impianto sportivo del Palabubuani e ammonta a 800mila euro. «Per metà dell’importo, chiederemo un mutuo all’Istituto per il credito sportivo grazie ad un recente Bando per associazioni di mutui a tasso zero, i cui interessi verranno pagati dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) anziché dal Comune». Un’importante opportunità per gli enti locali che il Comune ha voluto cogliere.
Tra gli altri investimenti che il Comune farà, ci sono anche la biblioteca del Mic (240mila euro), che riceverà gli adeguamenti antincendio necessari, e la riqualifica degli alloggi popolari Acer in via ponte Romano per oltre 1 milione di euro.
Risparmi possibili grazie alla Romagna faentina
«I risparmi – spiega l’assessore al bilancio – derivano da politiche di risparmio su affitti passivi, utenze, ma anche i mutui stessi che hanno registrato interessi passivi in calo. Continueremo anche in futuro con questa politica riduzione del debito, che fa registrare effetti positivi sul bilancio”. Inoltre, “i risparmi sono stati resi possibile anche grazie all’Unione (Urf) e alle Gare di affidamento di servizi che sono state esperite non a livello di singoli comuni ma a livello di Unione”. In ordine di tempo, gli ultimi due esempi in questo senso sono stati la Gara per le pulizie e la Gara per le assicurazioni, la prima delle quali ha consentito di raggiungere un risparmio di 128mila euro.
Case Manfredi va all’asta
Palazzo del Podestà sì, Case Manfredi no. I costi per rimettere in sesto palazzo Caldesi (detto “Case Manfredi”, per via di un’ipotizzata, ma mai verificata, appartenenza alla casata manfreda) ammontano a circa 7-8 milioni di euro, una cifra al momento non raggiungibile per il Comune senza altri tipi di contributi. Per Case Manfredi si prospetta dunque un’asta come possibile soluzione.