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Legambiente e associazioni ambientaliste: “No al monopolio sui rifiuti”

I rappresentanti di Legambiente e di altre associazioni ambientaliste del territorio faentino si sono dichiarati «sconcertati dalla proposta di modifica, da parte della giunta regionale, della legge sui rifiuti e l’economia circolare, che elimina di fatto il ricorso alle gare per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti, dando l’intera responsabilità alle multiutilities concessionarie del servizio integrato (in questo caso ad Hera, ndr)».

Trattamento dei rifiuti: una legge “ad aziendum”

In secondo luogo, viene affermato che da tempo, anche per evitare che le previste gare europee per affidamento del servizio di raccolta fossero quasi certamente vinte dalle grandi multiutilities, i tentativi di sollecitare Atersir, l’agenzia regionale, e gli amministratori locali, a intervenire per chiedere sono stati molti, e più precisamente sono state richieste le seguenti cose: la separazione della fase di raccolta da quella dello smaltimento; la durata dell’affidamento di cinque anni (eventualmente prorogabili per altri due) e non di quindici come ipotizzato; la creazione di bacini di raccolta più piccoli (tra i 30 e i 100 mila abitanti), anche senza modificare la legge regionale, suddividendo il bacino (nel nostro caso tutta la provincia di Ravenna più i comuni del cesenate) in lotti funzionali più piccoli (anche per permettere la partecipazione alla gara di aziende piccole e medie) e infine l’ indicazione nel bando con precisione i termini del servizio e le necessarie penalizzazioni in caso di inadempienza (per evitare i disservizi accaduti in provincia di Ravenna) e la definizione i contenuti del bando con il coinvolgimento dei consigli comunali e non semplicemente appaltando tutto ad Atersir.

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