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Alvise Albonetti (Lega): “Il Pums di Faenza è già obsoleto”

Il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) del Comune di Faenza, adottato in marzo è già obsoleto: ad affermarlo il consigliere comunale della Lega Alvise Albonetti, assieme al consulente tecnico Andrea Gualandri, nominati in 3° commissione, che ha analizzato la delibera nr. 53 del 11/03/2020 e osservano che il piano si basa su dati statistici raccolti fra il 2011 e il 2016 e non tengono conto del piano generale del traffico – piano della sosta in centro storico, provvedimento preso successivamente e nemmeno considerano l’hub intermodale in progettazione. Il piano utilizza le centraline di rilevazione della regione, importanti, ma insufficienti per la corretta analisi dei flussi in quanto vi sono aree di Faenza, basti pensare il viale delle Ceramiche, piazzale Sercognani e il Cavalcaferrovia impercorribili negli orari di punta.

“I dati su cui si basa il Pums non sono sufficienti”

«Abbiamo notato scarsa attenzione ai calcoli numerici – scrive Alvise Albonetti – diverse tabelle e grafici, infatti, riportano somme percentuali pari a 101! Tali errori marginali sono il preludio di maggiori approssimazioni di calcolo. Inoltre vi è confusione assoluta per le zone pedonali, la Ztl e per le piste ciclabili, previste dentro e fuori il centro abitato, ma lo stesso piano le indica come pericolose o da adeguare» aggiunge Albonetti. Nel progetto sono previste, a carico dei commercianti del centro abitato, nuove regole per l’accesso non solo dei clienti ma anche delle merci ponendo quale soluzione il trasporto delle merci con ridotti mezzi elettrici, creando ulteriori problemi agli imprenditori del centro costretti ad adeguamenti non facili in questi tempi.

«Il piano prevede, infine, – conclude il consigliere comunale della Lega – limitazioni e possibili obblighi a carico dei cittadini, come la modifica del piano sosta, ma non indica nessuna soluzione alternativa al parcheggio per i residenti delle nuove zone ad accesso limitato e non ricerca soluzioni di parcheggio per le zone libere adiacenti al centro. Si ipotizza poi un aumento delle tariffe del piano sosta stesso e dei tram» Analizzando i costi viene rappresentato un costo per la comunità pari a 39 milioni di euro di cui 6,5 milioni circa per realizzazione della nuova stazione autobus connessa alla stazione ferrovia, 24 milioni per nuove piste ciclabili che costeranno 1,4 milioni di euro di manutenzione, appena 150mila euro per la realizzazione di parcheggi scambiatori.
Tali costi inversamente proporzionali paiono sconsiderati particolarmente se messi a confronto con i costi previsti dal Pums del Comune di Ravenna. Si chiede pertanto una più approfondita analisi a supporto della previsione.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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