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Il sindaco di Casola Valsenio sui fatti del 3 agosto: “Polemiche pretestuose da Zandoli”

Arriva la replica del sindaco di Casola Valsenio, Giorgio Sagrini, a seguito delle dichiarazioni di Lorenzo Zandoli, responsabile provinciale dei giovani della Lega a seguito dell’episodio del 3 agosto scorso «dove un uomo si è rifiutato di indossare la mascherina protettiva pretendendo di portare una bottiglia di birra su un bus e all’invito di rispettare le regole ha aggredito chi tentava di fermarlo» ha scritto Zandoli che prosegue «ad oggi, a distanza di dieci giorni, ci risulta che l’individuo sia ancora a piede libero e pericoloso. I cittadini sono esasperati e ci segnalano come l’uomo fosse seguito dai servizi psichiatrici. Auspico che il sindaco sia a conoscenza dei fatti e che possa intervenire quanto prima per garantire l’incolumità delle persone».

Per il sindaco di Casola quelle di Zandoli sono “sterili polemiche frutto di ignoranza giuridica”

«La nota del responsabile provinciale dei giovani della Lega su quanto accaduto a Casola appare pretestuosa, pericolosa e frutto di ignoranza giuridica. Pretestuosa perché episodi di micro criminalità accadono purtroppo dappertutto indipendentemente dal colore politico del Comune. Ad esempio a Forlì è appena accaduto un fatto analogo, ma il segretario della Lega si è guardato bene dal prendersela con il sindaco di Forlì. Pericolosa perché ingenera l’idea che Casola Valsenio non sia un luogo sicuro, danneggiando così il settore del turismo ovvero strutture turistico-ricettive, bar, ristoranti e tutti coloro che ci lavorano, settore già duramente provato dal Covid.

L’uomo è residente a Palazzolo

«Frutto di ignoranza giuridica perché se l’individuo in questione, residente tra l’altro non a Casola Valsenio ma a Palazzolo sul Senio, è a piede libero, ciò non dipende certo dal sindaco di Casola Valsenio. I sindaci – e l’esponente della Lega dovrebbe saperlo – non hanno poteri di ordine pubblico né sono magistrati e non decidono sulla libertà o sulla detenzione delle persone.  L’impegno di tutti, l’impegno su cui dobbiamo concentrarci in questa fase difficile e delicata, deve essere rivolto a ciò che serve a questa terra, a come aiutare le persone in difficoltà e a come far ripartire l’economia e il turismo… e a questo non serve certamente alimentare sterili polemiche».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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