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Al Ridotto il cinema della verità con Nevio Casadio, Pif ed Ettore Scola

Una cinepresa per indagare la realtà che ci circonda e per mettere sotto riflettori quelle storie capaci di dare un senso alla complessità della nostra contemporaneità. Le storie degli ultimi, degli emarginati, di chi rimpiange le scelte passate e di chi invece spera ancora in un futuro migliore. Ritorna al Ridotto del Teatro Masini la rassegna interamente dedicata al docufilm d’autore “Il Cinema della Verità” che giunge, con il 2017, alla sua seconda edizione. Il Cinema della Verità 2017 si svilupperà in sette appuntamenti serali ad ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti, ndr), programmati da gennaio a maggio 2017: ad aprire la stagione – per la Giornata della Memoria – sarà il regista Nevio Casadio e il 26 aprile vedrà l’intervista di Pif ad Ettore Scola. Le proiezioni sono organizzate dall’amministrazione comunale di Faenza e Accademia Perduta/Romagna Teatri in collaborazione con Cineclub “Il Raggio Verde”, Cinemaincentro, Società Cooperativa di Cultura Popolare, Sunset Studio (Forlì) e con Associazione D.E-R Documentaristi Emilia Romagna.

Ruggero Sintoni: “Uno specchio sulla realtà”

«Il docufilm e il teatro parlano allo stesso pubblico – spiega Ruggero Sintoni, condirettore di Accademia Perduta/Romagna Teatri – un pubblico fatto di persone curiose che vogliono rispecchiarsi in ciò che vedono. In questo senso teatro e cinema diventano come un vero e proprio specchio della società. Per questo, per la seconda edizione di questa rassegna, si è deciso di proporre in maniera sempre più forte il genere del cinema della verità». Selezionati dai cineasti del cineclub Il Raggio Verde sotto la direzione artistica di Ruggero Sintoni, il grande schermo montato nella Sala dei Cento Pacifici del Ridotto proietterà, in questa seconda edizione, opere ospitate in importanti Festival internazionali, realizzate da giovani o già affermati autori e registi non solo italiani. «Sono tutti docufilm di grande qualità e capaci di lasciare il segno» conferma Ruggero Sintoni.

Massimo Isola: “Il docufilm per superare la banalità e i luoghi comuni”

Opere di straordinaria intensità, grande interesse e profondo impegno che possono essere lette seguendo un fil rouge che ne accomuna e lega le tematiche: la rappresentazione degli “ultimi”, degli emarginati, segregati dalla vita e dal razzismo, delle vittime di una crudeltà e un’intolleranza che appartengono alla storia come al presente e di chi ha teso e tende loro un mano per salvarli da una condizione di persecuzione e disagio.

«Questa rassegna – spiega Massimo Isola, vice sindaco del comune di Faenza – è stata una nuova proposta di questi anni che ha voluto innanzitutto reinventare lo spazio del Ridotto del Teatro Masini. La convenzione con Accademia Perduta è vincente perché è viva e ha portato a cambiamenti nel corso del tempo: in questi anni sono infatti nate nuove rassegne all’interno della stagione teatrale. Questo è un teatro di comunità e vuole essere da stimolo per il pubblico, vogliamo un teatro che parli delle questioni che interessano le persone, anche perché ce n’è molto bisogno. Viviamo oggi una frattura sociale forte – continua il vice sindaco – il docufilm è uno strumento importante per aiutarci a capire il mondo che ci circonda. Le persone percepiscono quanto il sistema di comunicazione sia legato a luoghi comuni e banalità e l’estetica del docufilm aiuta il pubblico a superare questa banalità».

Cinema della Verità: si parte con Cotignola di Nevio Casadio (26 gennaio)

giusti2013-1_largeLa prima proposta della rassegna, Cotignola il paese dei giusti di Nevio Casadio, è presentata in concomitanza con le celebrazioni del Giorno della Memoria e narra una storia ambientata vicinissima a noi. Il documentario ripercorre l’esemplare vicenda di Cotignola, comunità coraggiosa e ospitale, che ha consegnato alla storia 4 Giusti tra le nazioni (i non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o più ebrei e riconosciuti come ‘Giusti’ dallo Yad Vashem, l’Istituto per la Memoria della Shoah di Gerusalemme): Luigi e Anna Varoli e Vittorio e Serafina Zanzi. Durante l’ultimo conflitto mondiale furono 41 gli ebrei italiani che trovarono rifugio e protezione nel paese del ravennate, grazie ad una rete di solidarietà che coinvolse parti dell’amministrazione Comunale, la Curia, il Cln e semplici cittadini.

Austerlitz di Sergei Loznitsa (15 febbraio)

Del regista ucraino Sergei Loznitsa, presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia 2016, è invece Austerlitz, ispirato all’omonimo romanzo di W.G. Sebald dedicato all’Olocausto. Il film si concentra sui visitatori di questo luogo del ricordo creato sull’area di un precedente campo di concentramento. Perché la gente viene qui? Che cosa cerca?

Una su Tre di Claudio Bozzatello (8 marzo)

In occasione della Festa della Donna, in collaborazione con S.O.S. Donna, sarà presentato Una su Tre di Claudio Bozzatello, documentario scritto da Nerina Fiumanò, Stefano Villani, Antonio De Luca e Michele Maggi e realizzato con la partecipazione di grandi attrici quali Angela Finocchiaro, Ottavia Piccolo e Debora Villa che si basa sulle deposizioni di donne che hanno subito violenze dai propri “uomini”, raccolte nei verbali della polizia: testimonianze reali per raccontare il problema della violenza domestica e sensibilizzare il pubblico su questo importante tema di feroce attualità.

Portami via di Marta Cosentino (29 marzo)

A seguire, Portami via di Marta Cosentino, un documentario un documentario che è un’intima fotografia della metamorfosi nella vita di una famiglia siriana: dalle torture nelle carceri di Assad fino ad un nuovo inizio nella città di Torino. L’opera racconta il sogno di un domani che ha inizio a Tripoli e che diviene realtà su un volo di linea per Roma, con in tasca un visto umanitario rilasciato dal governo italiano. Un’odissea familiare che raccoglie in sé tutti i risvolti personali generati della crisi siriana: le difficoltà della condizione di profugo in Libano, l’inquietudine fra l’attaccamento alle proprie tradizioni e la scommessa di un futuro in Europa. Un ponte di sogni, paure e aspettative affrontato in sicurezza grazie ai Corridoi Umanitari.

I Ricordi del Fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio (12 aprile)

Il quinto film presentato sarà I Ricordi del Fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio, che ritrae gli ultimi mesi del Plaz, una baraccopoli che sorge sugli argini del fiume Stura a Torino tra lacerazioni, drammi, speranze e vita vissuta. Presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia (2015) ha ottenuto la Menzione della Giuria Popolare e Premio Migliore Film Italiano al “DocSS – Festival Internazionale del Cinema Urbano” di Sassari (2015); e la Menzione Speciale Documentario Internazionale all’edizione 2016 “Euganea Film Festival” di Monselice.

Ridendo e Scherzando di Paola e Silvia Scola (26 aprile)

Ridendo e Scherzando di Paola e Silvia Scola presenterà, invece, un inedito ritratto del grande regista Ettore Scola, intervistato, sotto lo sguardo attento delle figlie, da Pif in cui si riportano aneddoti e vicende legate ai suoi capolavori cinematografici, tra cui quello che forse è più importante Una giornata particolare, ambientato nel giorno della visita a Roma del Führer.

L’Uomo che non cambiò la Storia (10 maggio)

La rassegna il Cinema della Verità, infine, si concluderà con un docu-thriller che parla proprio di quella visita, L’Uomo che non cambiò la Storia la vicenda vera di un professore universitario antifascista, Ranuccio Bianchi Bandinelli, che si ritrova a dover fare da cicerone ad Hitler durante la sua visita a Roma nel 1938.

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