https://cdn.hu-manity.co/hu-banner.min.js

Fai. “I luoghi del cuore” alla X edizione: due progetti vincitori in Emilia Romagna

Il Fondo per l’Ambiente Italiano annuncia i venti progetti che saranno finanziati per la decima edizione de “I Luoghi del Cuore”. Verrà finanziato un progetto a favore del Giardino degli Angeli, Castel San Pietro Terme (BO) e verrà condotta un’istruttoria sulla zona militare di Portovecchio, Mirandola (MO)

“I Luoghi del Cuore”: 370mila euro messi a disposizione

La 10ª edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, lanciata a maggio dello scorso anno ancora nel pieno della
pandemia, ha raggiunto il miglior risultato di sempre con 2.353.932 voti raccolti, confermando più che mai il valore
sociale di questa iniziativa che dà voce ai cittadini, che con amore e impegno si sono mobilitati per dare un futuro
attraverso il loro voto a luoghi riconosciuti di valore per territori e comunità. Ora per 20 di questi luoghi, in 13
regioni, sta per essere scritta una nuova pagina di storia grazie ai progetti di restauro e valorizzazione che sarà
possibile realizzare con 370mila euro messi a disposizione per il censimento 2020 da Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo.

I due progetti vincitori in Emilia Romagna

Il Giardino degli Angeli a Castel San Pietro Terme

Grazie al contributo di 9mila euro, in Emilia-Romagna il Fai sosterrà un innovativo progetto di valorizzazione a favore del Giardino degli Angeli a Castel San Pietro Terme (BO), 47° classificato al censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 con 6.815 voti. Si tratta di un parco urbano ricco di fiori e piante, realizzato – su un’area in precedenza
incolta – in memoria di Sara, scomparsa nel 2006 all’età di 14 anni, a causa di una malattia. Il giardino, che vuole
essere un’oasi di bellezza e serenità, è nato dalla collaborazione spontanea di un gruppo di volontari, che se ne
prendono cura in modo continuativo. Accessibile liberamente e gratuitamente, è inoltre sede di iniziative ludiche e
culturali, grazie al supporto del Comune e di numerosi sponsor, con lo scopo ultimo di sostenere progetti riguardanti
le malattie pediatriche più gravi e/o rare. Nell’area verde si trovano tulipani, ibiscus, iris, ma anche salici, platani,
frassini e un laghetto di ninfee. Le varie ambientazioni comprendono aiuole, specchi d’acqua, alberi e composizioni
di sassi. Il comitato “Gli Amici del Giardino degli Angeli” ha partecipato al censimento del FAI per farlo scoprire
da sempre più persone. Il progetto finanziato da FAI e Intesa Sanpaolo, che ben si sposa con la grande attenzione
che il FAI mette nella promozione della “cultura della natura”, permetterà di arricchire ulteriormente questo luogo
emotivamente denso di significato, ampliandone il pubblico. Verrà infatti realizzato un percorso dedicato a disabili
visivi e uditivi, progettato dall’Istituto dei Ciechi Cavazza di Bologna.

Portovecchio a San Martino Spino, Mirandola

In Emilia-Romagna si trova anche l’unica richiesta di istruttoria accolta dal Fai, che riguarda la zona militare di
Portovecchio a San Martino Spino, frazione di Mirandola (MO), 139ª classificata con 3.020 voti. Il palazzo ha
ospitato il fulcro del Comando Militare del V Centro Allevamento Quadrupedi dal 1883 al 1954, in continuità con la secolare tradizione locale dell’allevamento di cavalli di razza allo stato semibrado. È situato in un’area di 1.500 ettariche appartenne alla famiglia Pico della Mirandola, poi al Ducato Estense e infine allo Stato italiano. La foresteria, il magazzino dei cereali, le tettoie e gli edifici di servizio sono manufatti edilizi unici nel loro genere e rappresentano la memoria storica del luogo che merita di essere conosciuta e preservata. Il sisma del 2012 e una tromba d’aria nel 2013 hanno provocato ingenti danni alle strutture già in stato precario. Oggi il sito è inaccessibile al pubblico. Il
comitato “Salviamo Portovecchio”, che ha promosso la raccolta voti al censimento 2020, è formato da molte associazioni locali e dai cittadini che desiderano salvare il Palazzo di Portovecchio e gli edifici di maggior pregio presenti nell’area. Dal 2014 sono a disposizione del complesso 3,8 milioni di euro, nell’ambito dei fondi per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma, ma tutto è fermo in attesa di un progetto di restauro. Per questo motivo è stata approvata la richiesta di istruttoria senza contributo, proposta dal comitato, che prevede il supporto del Fai per facilitare la creazione di un tavolo tecnico di progettazione del recupero e della rifunzionalizzazione del complesso.

Progetti Fai in Italia

Alla Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, 1ª classificata con 75.586 voti, vengono assegnati 55mila euro, con i quali
il Fai realizzerà un video-racconto di territorio, da allestire in due siti simbolici, uno in Piemonte e uno in Liguria,
per promuovere i luoghi di eccezionale valore storico e ambientale che questo treno attraversa e congiunge, e che
solo questo treno – se si incrementano le corse – può salvare da un progressivo isolamento. Al Castello di Brescia,
al 3° posto con 43.469 voti, spettano 30mila euro che permetteranno di riattivare il suggestivo percorso della Strada
del Soccorso, che potrà essere riaperta al pubblico valorizzata da una nuova illuminazione. Saranno invece 20mila
euro i fondi destinati alla Chiesa di Ignazio Gardella ad Alessandria, opera prima del grande architetto razionalista e luogo più segnalato nella classifica dei Luoghi storici della salute con 30.391 voti, che verrà messa in sicurezza attraverso l’impermeabilizzazione delle coperture, e all’affascinante Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ), legato alla memoria di Celestino V, e vincitore del premio in palio per la classifica Italia sopra i 600 metri con 22.442 voti, il cui progetto è ancora in via di definizione. Resta invece congelato il contributo di 45mila euro per il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), al 2° posto della classifica nazionale con 62.690 voti, la cui attuale situazione proprietaria – a fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle Srl, uscita da una procedura di fallimento, società di cui non sono noti programmi di lungo termine e in particolare l’intenzione di mantenere una fruizione pubblica, anche parziale, dell’edificio – non consente l’erogazione di finanziamenti de “I Luoghi del Cuore”.

Altri 16 progetti finanziati

Oltre a questi quattro, riceveranno il contributo messo a disposizione da Fai e Intesa Sanpaolo altri sedici progetti, scelti nell’ambito del Bando per la selezione degli interventi promosso al termine della 10ª edizione del censimento. Dei 225 luoghi che avevano ricevuto almeno 2mila voti (soglia minima per poter partecipare al bando), 85 hanno presentato al FAI una richiesta di sostegno, candidandosi a ottenere un contributo economico per un progetto di restauro o valorizzazione oppure istruttorie condotte dagli uffici della Fondazione per tutelare contesti minacciati. Le domande sono state valutate da una commissione multidisciplinare interna al FAI composta da architetti, storici dell’arte, archeologi, paesaggisti, esperti di restauro e valorizzazione, secondo 8 parametri: numero di voti raccolti, qualità e innovazione delle proposte, possibilità di effettuare un intervento duraturo, valore identitario dei luoghi, così come quello storico-artistico, archeologico o naturalistico, costruzione di reti e partnership, attività di comunicazione previste e urgenza di intervenire. I sedici interventi selezionati potranno contare su un finanziamento complessivo di 200mila euro, che vanno a sommarsi ai 170mila euro destinati ai luoghi sul podio della classifica nazionale del censimento e ai vincitori delle due classifiche speciali. A questi vanno aggiunti gli oltre 420mila euro di cofinanziamenti raccolti dagli enti che hanno presentato i progetti al FAI: Comuni, Parrocchie, Poli Museali, Associazioni, in diversi casi in collaborazione
con Università o altri enti scientifici.

Oltre il Fai: i finanziamenti

L’opportunità del bando “I Luoghi del Cuore”, infatti, innesca sul territorio processi virtuosi che vanno ben oltre l’azione del FAI: per attuare i progetti si creano nuove reti di portatori di interesse, che attirano ulteriori finanziamenti e fanno convergere attenzione, idee ed energie sui luoghi votati. Oltre la metà delle richieste accolte riguarda progetti di valorizzazione, che hanno l’obiettivo di raccontare i luoghi e il loro rapporto con il territorio, estenderne la conoscenza, renderli più noti e semplici da fruire. Diversi luoghi selezionati hanno una vocazione naturalistica e comunque promuovono quella “cultura della natura” che sta particolarmente a cuore al FAI, per cui l’ambiente è un inscindibile intreccio tra natura e storia, di cui l’uomo è responsabile, in passato come oggi, e non mancano progetti legati a beni storico-artistici o archeologici di rilievo. Con questi 20 interventi salgono così a 139 i progetti finanziati dal 2003 a oggi grazie a “I Luoghi del Cuore”. Inevitabilmente, numerosi luoghi sono stati esclusi dalla selezione effettuata dalla commissione del FAI, anche per l’esaurimento dei fondi disponibili: l’invito è allora a riattivarsi all’undicesimo censimento, che verrà lanciato nella primavera del 2022. Senza contare che, come spesso accaduto nella storia de “I Luoghi del Cuore”, l’aver realizzato un progetto per partecipare al Bando lanciato dal FAI implica la possibilità di candidarlo ad altri finanziamenti e di ottenere comunque il recupero o la valorizzazione di un bene, anche al di là del diretto raggio di azione della Fondazione.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.