La Giornata mondiale per la disabilità dell’ I.C. San Rocco di Faenza: “E’ normale essere differenti”
In occasione della Giornata mondiale per la Disabilità dello scorso 3 dicembre l’ Ic San Rocco di Faenza ha proposto, alla presenza dell’ass. a Scuola, Formazione e Sport del Comune di Faenza Martina Laghi, il tradizionale progetto di istituto “ E’ Normale essere differenti”. Il tema di questa edizione sviluppa il concetto della vicinanza e della lontananza traendo ispirazione da Wontanara, parola della Guinea. La giornalista Claudia De Lillo conosciuta anche con il sinonimo di Elasti, scrittrice,curatrice di una rubrica su D di Repubblica e di un blog personale oltrechè presenza su Rai Radio 2 nella popolare trasmissione Caterpillar ha indicato e spiegato la parola Wontanara in un suo articolo.
Wontanara: “non sei solo”
“Wontanara” letteralmente significa “tutti insieme”, ma in realtà è molto di più. Wontanara si dice a qualcuno che è angosciato per qualcosa, che ha un problema, che è triste o si sente perso; vuol dire: “Non ti preoccupare, non sei solo, ci siamo e insieme risolveremo tutto; insieme si supera ogni cosa”. L’ispirazione nasce dal desiderio di tutti di ritrovare lo spirito di amicizia, di vicinanza, di ristabilire connessioni umane, di sentirsi parte di una comunità, mutata dagli eventi e che in qualche modo risulta dissonante rispetto al passato. Vuol dire che tutto o quasi è rimasto al posto di prima, ma che niente funziona più esattamente come prima. E che tutto sembra più instabile e precario. Ritrovare la vicinanza mantenendo la distanza , recuperare la vicinanza, dopo tanta distanza può risultare complesso ed anche incutere timore. Dunque, nello spirito di Wontanara, gli alunni dei tre ordini di scuola dell’istituto hanno realizzato
cartelloni, manufatti, collane dell’amicizia ispirati da letture e video su questo tema, proponendo il rito Kula delle Isole Trobriand: uno scambio di oggetti, rituale usato come mezzo di costruzione e rafforzamento di rapporti amicali e relazionali tra persone. Gli elaborati esposti costituiscono la mostra allestita nell’atrio dei vari plessi. La scuola secondaria ha realizzato una traduzione in CAA (linguaggio aumentativo) della lettura di ispirazione, illustrata da alcuni studenti mentre gli alunni dell’istituto si sono collegati via meet con l’aula magna della scuola secondaria Bendandi per partecipare alla lettura di alcuni brani tradotti nelle lingue originarie da parte di una rappresentanza di alunni stranieri.