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Due spettacoli di Accademia Perduta al Giffoni Film Festival

Il Centro di Produzione teatrale ravennate Accademia Perduta/Romagna Teatri sarà ospite alla 49^ edizione dello storico e prestigioso Giffoni Film Festival che si terrà dal 19 al 27 luglio a Giffoni Valle Piana (SA).  La compagnia sarà presente con ben due produzioni: lo spettacolo Chi ha paura di Denti di Ferro?, nuvoa creazione della formazione Tcp Tanti Cosi Progetti, in scena al Giardino degli Aranci domenica 21 luglio, e la co-produzione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e Ker Thèâtre Mandiaye Ndiaye Thioro. Un Cappuccetto Rosso senegalese – recentemente insignito dell’Eolo Award come “miglior progetto produttivo” – con due repliche: giovedì 25 luglio al Giardino degli Aranci e venerdì 26 luglio in Piazzetta Scarpone.

Gli spettacoli sono inseriti nell’ambito del Giffoni Street Fest, il festival itinerante gratuito, parallelo al concorso principale, dedicato a tutta la famiglia e che abbraccia l’arte in tutte le sue declinazioni, trasformando ogni parte della città in open space teatrali mirando a una partecipazione a 360°. L’attenzione del Giffoni è per Accademia Perduta/Romagna Teatri un’ulteriore consacrazione che ne proietta la creatività su orizzonti internazionali, in un anno di grandi soddisfazioni, consensi e riconoscimenti a livello produttivo (oltre al già citato Eolo Award, ricordiamo anche il Premio Hystrio Twister per lo spettacolo L’abisso di Davide Enia).

Chi ha paura di Denti di Ferro?

Chi ha paura di Denti di Ferro? è uno spettacolo interpretato da Danilo Conti, uno dei nomi di punta del teatro ragazzi italiano, scritto in collaborazione con Antonella Piroli. La pièce esplora il mondo della fiaba di magia, con particolare attenzione alla composizione di oggetti, figure, pupazzi, musica, attori, luci, quali note di uno spartito che intende restituire al pubblico la trama della storia che contiene tutti i tratti caratteristici della tradizione popolare sulla magia: la strega, il bosco, l’avvertimento del pericolo, l’esplorazione, l’esperienza della scoperta, la crescita.

Thioro: un Cappuccetto Rosso senegalese

Thioro, co-prodotto da Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e Accademia Perduta/Romagna Teatri in collaborazione con Ker Thèâtre Mandiaye Ndiaye, è uno spettacolo nato in Senegal. La pièce – originalissima ideazione del regista Alessandro Argnani, Simone Marzocchi e Laura Radaelli – mette in “corto circuito” la fiaba europea di Cappuccetto Rosso con la tradizione africana e vede in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou Diop (attori e musicisti) e Simone Marzocchi (compositore e trombettista). Thioro evoca soltanto il popolare racconto della bambina che indossa un cappuccio rosso e che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna. Infatti, questo viaggio dal ritmo pulsante – grazie all’intreccio di diverse lingue, strumenti e immaginari – porta ogni spettatore alla scoperta non del bosco, ma della Savana, e all’incontro non con il lupo ma con Buky la iena, in un ideale percorso immaginifico e “bruciante” attraverso l’Africa.

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