4 domande per la neonata pagina Faenzanews
A poche ore di distanza dal nostro editoriale sulla strumentalizzazione di notizie da parte di una pagina Facebook a puri scopi propagandistici, sono apparsi, nelle bacheche di tutti faentini, i post di una nuova pagina, chiamata Faenzanews, che tramite contenuti grafici sponsorizzati critica aspramente uno dei candidati a sindaco della città di Faenza. Vista l’ambiguità della pagina, abbiamo pensato di rivolgere 4 domande aperte ai loro amministratori: speriamo possano essere utili per migliorare e non inasprire gli ultimi giorni di dibattito pre-elettorale.
1 – Faenzanews, che tipo di pagina sei?
Nella descrizione della pagina, gli amministratori definiscono Faenzanews quale uno strumento per “raccontare tutte le novità di Faenza: fatti, eventi, opinioni.” Scorrendo la bacheca troviamo la pubblicazione di alcuni articoli giornalistici con un testo introduttivo che mira a diffamare un solo candidato politico, riportando anche informazioni sbagliate. Questo atteggiamento non solo scredita il lavoro di tutti i giornalisti e delle testate e i blog locali definendosi, appunto, una pagina di notizie, ma inquina il dibattito politico in atto. Amministratori della pagina, decidete chi volete essere: un portale di notizie o una pagina web propagandistica di attacco a uno specifico candidato sindaco?
2 – Faenzanews: conosci la differenza fra satira e denigrazione?
Nella satira l’utilizzo dell’arma del ridicolo non ha il solo scopo di denigrare, quanto quello di veicolare un contenuto con un registro diverso, paradossale e irriverente, verso tutti gli attori del confronto in atto. Creare un post graficamente accattivante e simpatico che attacca una sola parte politica non è fare satira, quanto più sterile propaganda. Viziare il dibattito facendo virare il discorso verso la critica di una delle due parti, quindi non contestando l’idea dell’interlocutore, ma l’interlocutore stesso, è una vera e propria fallacia dell’ars retorica, chiamata Argomentum ad hominem. Lo spiega bene Bruno Mastroianni in un suo articolo: “[…] andiamo sul personale “contro” qualcuno quando siamo proprio noi ad avere una fragilità sul tema. Lo facciamo perché razionalizzare o argomentare ci costringerebbe a guardare in faccia i nostri limiti. E questo ci costa. Anche se poi è la strada per trovare la felicità nel confronto.”
3 – Faenzanews, perché sponsorizzi i tuoi post?
Gli algoritmi dei social network consentono di far vedere i propri post pubblicati solo ai propri amici. Contrariamente, la strategia delle sponsorizzazioni permette di accedere, pagando, alle bacheche di tutte quelle persone non raggiungibili: un meccanismo usato da tutti i brand per promuovere sulla vetrina social i propri prodotti. Ora, la domanda viene spontanea: se sei una pagina di informazione che vuole promuovere i contenuti per farli leggere a tutti, perché hai sponsorizzato post denigratori nei confronti di un solo candidato?
4 – Faenzanews, sei sicura di aver fatto il bene della parte politica per la quale parteggi?
Non conosciamo i tuoi amministratori e non sappiamo se sei un’idea di privati o una strategia politica. Certo avrai letto i commenti di critica dei tuoi utenti sotto i tuoi post e non possiamo che chiederti se pensi sia davvero stato utile abbassarti a questo livello comunicativo, con il rischio che vengano, indirettamente, colpevolizzate le parti politiche che non stai criticando.
Faenza è piccola, ci conosciamo quasi tutti per nome, non è la politica nazionale; questa tua iniziativa si somma ad altre esperienze già esistenti di pagine che strumentalizzano notizie. Tutto questo crea imbarazzo e non fa altro che spingere le persone nella propria enclave, con un atteggiamento da “tifo da stadio”, diametralmente opposto a ciò che ogni dibattito si prefigge: appassionare, motivare e, solo allora, convincere e persuadere della bontà delle proprie idee.
Francesco Ghini e Samuele Marchi