Faenza conta i danni della grandine, per Coldiretti l’80% dei raccolti compromessi
Il violento temporale accompagnato da grandine che ha colpito nel secondo pomeriggio di sabato 21 luglio 2018 la provincia di Ravenna, in particolare la collina e la pianura Faentina, da Casola Valsenio a Brisighella, da Granarolo a Reda, ha provocato nuovi danni nelle campagne già ferite e stressate da una primavera e un inizio d’estate caratterizzate da gelate fuori stagione, grandine e nubifragi. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo che in questa fase stagionale ha rovinato le produzioni al momento del raccolto, vanificando, in molti casi, un intero anno di lavoro nelle aziende. Anche se è ancora presto per fare una stima attendibile, si registrano danni ingenti – con l’80-90% dei raccolti compromessi – per la frutta matura e in maturazione, dalle pesche alle albicocche fino a vigneti, uliveti e kiwi. Importanti, purtroppo, anche i danni sul mais, su tutte le colture da seme e sui vegetali.
Coldiretti: “Invitiamo gli associati a segnalare i danni della grandine”
«In questa fase stagionale – commenta Coldiretti Ravenna – la grandine è l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili rischiando di provocare la perdita dell’intero raccolto. Di fronte al ripetersi di queste situazioni, che da imprevedibili sono diventate sempre più ricorrenti, diventa importante rivedere il sistema assicurativo per le colture agricole, a partire dai parametri che sono alla base delle perizie in campo, in modo da renderlo adeguato ai mutati andamenti meteo. Al momento – conclude Coldiretti – sono in corso ulteriori rilevamenti al fine di accertare le effettive perdite economiche e fondiarie. Invitiamo pertanto tutti gli associati a fornire segnalazioni presso i nostri uffici, indispensabili per attivare tutte le procedure del caso con la conseguente individuazione dei benefici di legge applicabili».