Coldiretti Donne Impresa: a Ravenna confermata alla guida Laura Cenni
Un convegno dedicato alla tutela del Made in Italy per il 2018 – Anno del cibo italiano nel mondo – e per rinnovare le cariche Coldiretti di Donne Impresa Ravenna per il quadriennio 2018-2020. Al termine dell’incontro, svoltosi a Ravenna, “Una etichetta vera per il cibo vero!” il Forum ha proceduto al rinnovo delle proprie cariche provvedendo a eleggere le componenti del coordinamento provinciale, la responsabile provinciale e le vice rappresentanti. Alla guida del Movimento è stata confermata Laura Cenni, delegata uscente, che nel suo intervento ha ringraziato tutte le colleghe presenti per la fiducia, invitandole a lavorare assieme al fine di sviluppare i temi della modernizzazione delle imprese e della valorizzazione delle produzioni del territorio. Laura Cenni, 59 anni, conduce a Riolo Terme un’azienda zootecnica che conta oltre cento capi di Razza Romagnola.
Questa la composizione del coordinamento di Coldiretti Donne Impresa Ravenna per il quadriennio 2018-2022: Laura Cenni (Delegata), Alessandra Ravagli (vicedelegata), Rita Contessi (vicedelegata), Amadori Paola, Bianchi Roberta, Chiarucci Daniela, Brienza Teresa, Di Placido Lina, Ferrini Marisa, Gardi Lea, Grementieri Valentina, Medri Paola, Monducci Donata, Neri Daniela, Pula Franca, Ricciardelli Roberta, Vannini Susanna, Vespignani Angela, Zanoni Barbara, Ancarani Paola.
L’Anno del Cibo italiano nel mondo
«Il 2018 è un anno importante, se non fondamentale, per il nostro agroalimentare Made in Italy – spiega Coldiretti in una sua nota. – Il 2018, infatti, è l’Anno del Cibo italiano nel mondo, l’anno del ‘cibo vero’, frutto della qualità del lavoro dei nostri imprenditori agricoli e dei nostri agrichef capaci di coniugare tradizione, innovazione, rispetto per la natura, il territorio, le materie prime. Con l’Anno del Cibo italiano si punta, in particolare alla valorizzazione dei riconoscimenti Unesco legati al cibo come la Dieta Mediterranea, ma allo stesso tempo saranno attivate iniziative per far conoscere e promuovere, anche in termini turistici, lo stretto legame tra cibo, arte e paesaggio. E’ un’occasione d’oro, dunque, per far conoscere in tutta Italia e in tutto il mondo anche il patrimonio agroalimentare della nostra provincia composto da decine e decine di specialità alimentari tradizionali censite sul territorio regionale (terzo in Italia per numero di specialità riconosciute), perché ottenute secondo regole protratte nel tempo per almeno 25 anni. Un’offerta molto ampia che è stato possibile far tornare sulle tavole anche grazie alla rete di vendita diretta dei mercati, delle fattorie e degli agriturismi di Campagna Amica, quella rete che ha nelle donne impegnate in agricoltura una forza propulsiva unica».
Coldiretti: come tutelare il Made in Italy nel mondo
E proprio il Forum delle imprenditrici agricole aderenti a Coldiretti Donne Impresa ha promosso alla Camera di Commercio di Ravenna l’incontro “Una etichetta vera per il cibo vero!” dedicato sia alle novità previste per valorizzare il cibo italiano (dalle opportunità dello ‘street food’ alla connessione cibo-turismo) che a quelle normative, utili per tutelare l’agroalimentare Made in Italy, come ad esempio le nuove etichette d’origine per latte, pasta, riso e pomodoro, illustrate dal responsabile sicurezza alimentare di Coldiretti Emilia-Romagna, Dennis Calanca. «Senza una etichetta trasparente, come quelle che nell’ultimo anno Coldiretti con il suo pressing asfissiante è riuscita ad ottenere – ha spiegato Calanca – non è possibile compiere scelte veramente consapevoli e prevenire le speculazioni sul cibo che danneggiano sia chi produce che chi consuma».