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Brisighella, minacce a scuola e insegnanti da parte dei “No Vax”

Una situazione insostenibile, quella che negli ultimi tempi avviene, quasi ogni giorno, alla scuola dell’infanzia di Brisighella, comune in provincia di Ravenna, dove si è arrivati a minacciare gli insegnanti. Tanto da portare la dirigente scolastica, Paola Fiorentini, a diffondere una nota ufficiale. Il D.Legge 73/2017, c.d “Legge Lorenzin” e la successiva legge 108/2018 impongono ai genitori dei bambini in età 0-6 anni l’obbligo di vaccinazioni per l’accesso ai Nidi e alle Scuole dell’Infanzia. Questo obbligo è stato prorogato negli anni fino al 10 marzo 2019. A partire da questa data è fatto divieto di frequenza ai bambini non vaccinati, pur mantenendo l’iscrizione e il permesso di rientro una volta che sia presentata la necessaria documentazione. A ciò si aggiunge il parere della Regione Emilia-Romagna che ribadisce il divieto.

Il caso di Brisighella: i bambini senza vaccinazione non possono essere accolti

«Negli anni i genitori degli alunni non vaccinati dei due istituti Comprensivi che dirigo (I.C. Matteucci-Faenza Centro e, come reggente, I.C. di Brisighella, ndr) sono stati ripetutamente sollecitati da parte del personale di segreteria in carico al settore alunni – spiega Fiorentini – Nei primi tempi hanno fornito domanda di appuntamento all’Ausl, appuntamento sempre disatteso, ma a partire da settembre 2018 non è stata presentato nessun documento in proposito. La scorsa settimana questi genitori sono stati avvisati dalle docenti prima, tramite raccomandata poi, che i bambini non potevano più essere accolti. Ciò nonostante per tutta questa settimana si sono presentati alle scuole, spesso accompagnati da persone che non si sono identificate del movimento No Vax 32 Libertà e salute e, con toni arroganti e minacciosi hanno aggredito verbalmente le maestre».

Offese alle maestre, in diverse mattine sono dovuti intervenire i Carabinieri

«Le offese sono state molto pesanti – prosegue la nota della dirigente – e a ciò si aggiunge che questi estranei non identificati si sono permessi di entrare nelle scuole, registrare e fotografare le docenti, con palese violazione della privacy. Il tutto è avvenuto davanti ad altri genitori e ai bambini del plesso. A Brisighella sono stati convocati i Carabinieri ben tre volte, ma tutte le mattine la situazione si ripete. Inoltre i genitori no vax hanno lasciato i bambini all’interno del plesso, in modo tale che le docenti sono state obbligate a riceverli per evitare l’abbandono di minori».

«Come dirigente statale e soprattutto come cittadino italiano rispettoso delle leggi – conclude la nota . mi chiedo se è possibile offendere delle lavoratrici che applicano la legge. Mi chiedo anche se ha senso proporre ai ragazzi lezioni contro il bullismo quando la scuola è vittima di questi gravi episodi di bullismo, senza rispetto dei lavoratori, degli altri genitori e soprattutto dei bambini che vivono in una atmosfera minacciosa, per non parlare della totale mancanza di rispetto per coloro che per vari motivi sono immuno-depressi e quindi si trovano esposti a pericoli per il totale egoismo di pochi facinorosi».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

2 thoughts on “Brisighella, minacce a scuola e insegnanti da parte dei “No Vax”

  • 23 Marzo 2019 in 10:50
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    Sig. Marchi, la scadenza del 10 marzo 2019 riguarda chi ha presentato l’autocertificazione, come ha ribadito anche la circolare dell’ufficio scolastico regionale del 4 marzo scorso, prot 004007. Nessuno dei bambini esclusi dagli asili citati ha presentato l’autocertificazione; la direttrice Fiorentini ha interpretato erroneamente la legge e le scuole dell’infanzia da lei dirette sono le uniche dove sta accadendo questo. Le accuse di arroganza, attacchi verbali e minacce sono false, e le maestre, bravissime, che hanno cercato di tutelare il benessere dei bambini, lo sanno bene e possono testimoniare, ci sono registrazioni.

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  • 24 Marzo 2019 in 12:35
    Permalink

    Gentile Davide, sul nostro portale potrà trovare pubblicata anche la replica alle dichiarazioni della dirigente del presidente del Comitato Articolo 32 Libertà e Salute. Buona giornata

    Risposta

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