A Brisighella il confronto Esposito-Pederzoli: le 4 domande (+1) ai candidati
Viabilità, sostegno alle famiglie e agli imprenditori, rapporto con l’Unione dei Comuni: su questi temi si discuterà il futuro di Brisighella il prossimo 26 maggio 2019. In centinaia di persone hanno assistito lunedì 13 maggio al confronto tra la Angela Esposito e Massimiliano Pederzoli, rispettivamente candidato sindaco di liste civiche di centrosinistra e di centrodestra per il Comune di Brisighella. L’evento è stato organizzato dall’associazione Brisighella Bene Comune che, dopo l’introduzione dei due candidati, ha posto loro quattro domande sulle quali confrontarsi.
Il confronto tra i candidati sindaco promosso da Brisighella Bene Comune
Ambiente
Il 15 marzo si è svolto lo sciopero mondiale per il clima e alcune classi dell’istituto di Brisighella hanno partecipato all’evento. Vi chiediamo cosa intendete fare di fronte a questo appello urgente, e quali scelte immediate e future avete intenzione di attuare per rispondere in modo concreto a questi ragazzi?
Angela Esposito: Penso che l’ambiente sia un investimento fondamentale, da fare per le generazione future. Norme e sanzioni non sempre portano i frutti dovuti: bisogna infatti lavorare prima sull’educazione ambientale, a qualsiasi livello e fasce d’età. Solo insegnando il rispetto per questi temi si può far sì che nasca una coscienza ambientale. Per me la sostenibilità ambientale non deve essere vista come qualcosa che limita i nostri investimenti. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, appena partita, andrà incrementata nel tempo. Inoltre ci vuole un progetto all’interno della scuola, come per es. dotare gli alunni di borraccia evitando la plastica monouso. Sulla mobilità si deve riuscire a trovare una soluzione funzionale a tutte le esigenze: dal lavoratore all’anziano. Ci vuole un futuro di sostenibilità, attenta alla prevenzione e il presidio del territorio, con la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, ma anche possibilità di bandi per edifici privati. C’è un avanzo di bilancio di 700mila euro da destinare proprio a questo. Sulle verifiche per lo stato ambientale, le certificazioni sulla qualità dell’aria sono strumenti già in atto. Sono tutti questi aspetti che dobbiamo continuare a portare avanti.
Massimiliano Pederzoli: Dobbiamo fare innanzitutto una considerazione: il tema ambientale è molto legato a questioni che tante volte, viste da una piccola comunità, ci passano sopra la testa. Se grandi nazioni, come Cina, India e Usa, non fanno quello che dovrebbero fare e che è stato sottoscritto dai trattati, risulta difficile incidere. Però è anche vero che, almeno noi, dobbiamo dare il buon esempio. Vogliamo agire sul risparmio energetico, ci sono per esempio possibilità importanti con gli ecobonus… Dobbiamo cercare di risparmiare il consumo energetico, anche abbassando la temperatura di edifici pubblici e privati. Inoltre bisogna acquisire prodotti a basso impatto ambientale, favorire un minor utilizzo auto. Vorremmo realizzare la pista ciclabile e aumentare la raccolta differenziata. Vogliamo collaborare con l’Ente Parco tutelando gli agricoltori. Vogliamo anche favorire consumi prodotti biologici e prodotti a km 0 per la tutela cittadini, amministrazione deve essere vicina agli agricoltori. Sintetizzando, faccio mio la formula “Abbassa, ricicla, cammina, spegni”.
Scuola e Partecipazione
Con quali politiche intendete promuovere scuola e partecipazione valorizzandole?
Massimiliano Pederzoli: Per far partecipare alla vita sociale i cittadini bisogna coinvolgerli. Quando è stato deliberato il trasferimento dei servizi all’Unione non mi risulta che i cittadini siano stati coinvolti: per noi bisogna agire dunque in modo diverso. Quello di trasferire tutte le funzioni all’Unione è un caso più unico che raro. Sul tema scuola vogliamo si finisca quella di Marzeno. Vorremmo quindi fare verifiche e collaudi nelle varie scuole, testando il consolidamento strutturale. Credo che si debba intervenire sul trasporto scolastico, con uno scuolabus che arrivi anche sulla parte più alta della vallata. Proporremo vacanze studio per studenti meritevoli e ridaremo vita al consiglio comunale dei ragazzi. L’associazionismo è fondamentale e i volontari lo sono ancora di più: lavoreremo molto su questo.
Angela Esposito: Il Patto per la scuola che abbiamo nel programma lega l’istituto comprensivo, le famiglie e le amministrazione in un progetto di scuola innovativa, per una scuola maggiormente aperta e attrattiva. Con il progetto sul territorio non ci vogliamo sostituire al percorso didattico, ma implementare il percorso dei ragazzi facendoli uscire dalla scuola e andando sul territorio conoscendo e collaborando con le associazioni. Già oggi tante associazioni collaborano con la scuola e con il progetto sul territorio vogliamo dargli continuità dal nido alla terza media. Gli studenti possono così toccare i prodotti del territorio, i patrimoni culturali, studiare il museo diffuso. Ne approfitto per ricordare che l’istituto comprensivo non c’entra con l’Unione, è indipendente e si propone una progettualità concordata con i volontari di Brisighella. Poi lavoreremo anche a livello strutturale sugli istituti scolastici.
Sviluppo economico
Sullo sviluppo economico, secondo voi quali sono i punti deboli e le opportunità da cogliere? In quali settori pensate di intervenire, in che modo e con quali risorse?
Angela Esposito: La criticità maggiori che ravviso sono la lontananza dalla rete viaria principale, lo stare al passo nel digitale, e la necessità di lavorare sul distretto agricolo.
Sul primo punto è arrivata una grande opportunità che dobbiamo cogliere, ossia la fibra ottica.
Sul nostro territorio abbiamo ricevuto un investimento importante a cui dobbiamo aggiungere un ultimo tratto di vallata per far sì che tutti ne abbiano a disposizione, permettendo ai privati di inserirsi. Oggi grazie alla fibra si può lavorare con qualsiasi altra parte del mondo. La comunità sostenibile può creare un distretto dove viene dato valore alle eccellenze del territorio. Coldiretti in passato ha messo molti paletti nel biologico, però accolgo positivamente che ora venga considerato un valore aggiunto. Sicuramente un altro punto di forza è rappresentato dagli incentivi per gli esercizi polifunzionali che offrono servizi di base importantissimi per la cittadinanza, rappresentano infatti un punto di riferimento e di incontro per il territorio. Oltre a vendere prodotti, questi spazi possono avere anche uno sportello polifunzionale con la presenza di una persona a settimana e una macchina per pagare le bollette. A questo si affianca la parte artigianale: dobbiamo essere di sostegno degli imprenditori con la riduzione tassazione in particolare della Tari.
Massimiliano Pederzoli: Il biologico è una cosa seria: ci vogliono certi tipi di garanzia. Ecco perché Coldiretti pone dei paletti. Venendo allo sviluppo economico, il nostro Comune è andato molto indietro in questi anni: ora vengono proposte tante cose che si potevano fare negli ultimi cinque o dieci anni. I negozi non decollano. Abbiamo una bella agricoltura, ma se non gli diamo i servizi giusti diventa un problema. Bisogna intervenire sulle infrastrutture per svilupparsi le aziende, è stato fatto errore anni fa: l’area industriale doveva essere fatta più vicina all’autostrada e non tra Brisighella e Fognano. Noi vogliamo che questo Comune torni a risplendere: diremo anche dei “Sì” agli imprenditori e non solo dei “No”. La solidità del nostro territorio dipende dalle Pmi agricole o commerciali. Ci impegniamo a chiudere lo Ztl alle 12.30. Gli agricoltori devono fare invasi, mentre il piano paesistico vincola territori assurdi. Porteremo acqua del Po a Brisighella con il sistema di invasi dal canale emiliano-romagnoli. Vogliamo fare il mercato contadino e sul turismo dobbiamo incrementare soggiorni.
Servizi al cittadino
Stiamo assistendo in questi anni a un preoccupante calo demografico, dovuto anche alla difficoltà di mantenimento dei servizi essenziali. Quali politiche intendete realizzare per rendere il territorio più attrattivo per nuovi nuclei famigliari?
Massimiliano Pederzoli: Il calo demografico è un problema italiano. Il futuro è nelle piccole comunità, che devono fare il possibile per le proprie famiglie. Per questo non deve rimanere un obiettivo campato per aria, ma trasformarsi in azioni concrete per noi che abbiamo radici cristiane. Vogliamo aiutare le famiglie in difficoltà, e modificare i regolamenti di assegnazione di sussidi e case popolari: prima gli italiani. Le case dell’Acer a qualche giovane coppia. Per noi la famiglia è l’asse portante struttura nostra società.
Vogliamo aiutare le imprese a creare posti di lavoro, perché i posti di lavoro se non li creano le imprese chi li crea? Vogliamo tornare a far risplender questo paese.
Angela Esposito: Per correttezza, voglio precisare che lo Ztl chiude già alle 12.30. Le famiglie hanno bisogno di servizi, specie per i bambini. Vogliamo lavorare per avere pre e post scuola per le esigenze delle famiglie e supportare lo spostamento dei bambini anche nelle frazioni che hanno un plesso scolastico. Poi c’è l’assistenza agli anziani: sicuramente nel nostro passato è fondamentale la caratteristica della mutua assistenza tipica della famiglia contadina: in quest’ottica lavoriamo per le collaborazioni con Oss e Ausl e centro volontari di Brisighella. Vogliamo intervenire sul regolamento delle assegnazioni di case popolari per favorire le giovani coppie, e anche qui preciso, gli attuali regolamenti già prevedono che si debba essere residenti da almeno cinque anni. I lavoratori devono essere trattati in maniera dignitosa per poter accedere ai servizi, a volte il Comune è costretto a sopperire per mancanza di reddito e molti lavoratori nel nostro territorio sono persone straniere che lavorano in agricoltura con contratti legati alla stagionalità. Vogliamo offrire alle famiglie occasioni di svago: la biblioteca, il teatro Pedrini: le famiglie hanno bisogno di divertirsi in spazi specifici.
Unione dei Comuni
Dal pubblico è poi arrivata una domanda sull’Unione dei Comuni: perché per Pederzoli rappresenterebbe una ‘perdita d’identità’ per i cittadini brisighellesi? E per Angela Esposito, in cosa consisterebbero i vantaggi concreti dell’Unione?
Massimiliano Pederzoli: Conferendo all’Unione tutte le sue funzioni, dipendiamo ora dal consiglio dell’Unione dei Comuni di Faenza. Abbiamo trasferito lì tutto il personale e non abbiamo più autonomia di scelta. Io in linea di principio approvo l’Unione, ma bisogna vedere cosa poi ci vai a fare. I fondi dell’alluvione del 2014 hanno fortemente penalizzato Brisighella: è evidente ci sia da rivedere qualcosa. Qualche funzione può essere riportata a Brisighella? Di questo ne discuteremo, ma se il disagio supera il risparmio che si ottiene…
Angela Esposito: Penso che l’Unione della Romagna faentina ci permetta di erogare meglio i servizi ai cittadini. Per esempio la carta d’identità elettronica è un servizio che senza l’Unione non avremmo potuto realizzare. Nello specifico, lo Statuto dell’Unione è stato recentemente modificato, con il contributo di tutti, anche le opposizioni, che vengono decise dal Comune. I fondi dell’alluvione del 2014 sono stati stanziati dalla Protezione civile.